Cantine Nervi. Il leggendario Nebbiolo di Gattinara

Cantine Nervi. Il leggendario Nebbiolo di Gattinara

Degustando
di Camilla Guiggi
27 maggio 2013

L’Enoluogo di Civiltà del Bere, giovedì 23 maggio, ha presentato i vini di Erling Astrup, giovane e brillante imprenditore norvegese, proprietario della Cantina Nervi, la più antica azienda vinicola del territorio di Gattinara, fondata nel lontano 1906 da Luigi Nervi.

Nervi GattinaraChe relazione c’è tra Erling e il Gattinara? L’incontro è avvenuto a metà anni Novanta, nel periodo in cui Erling studiava Economia all’Università Bocconi di Milano. Ma dobbiamo aspettare il 2009 quando, durante alcune vacanze invernali sui campi di sci del Monterosa, incontrò gli allora proprietari dell’azienda che, per problemi finanziari, stavano per cederla. D’impulso l’imprenditore decise di intervenire personalmente, con i propri capitali, per salvare la storica cantina. La proprietà di Nervi passa, così, nel 2011, in mano norvegese; la famiglia Astrup è la proprietaria di maggioranza, in partenariato con le famiglie Moestue, Wicklund e Skjelbred. Quattro famiglie unite dalla passione per la vite e per il vino italiano.

Erling oggi si occupa di circa 24,4 ettari di vigneti a Gattinara, caratterizzati da terreni acidi (pH 4), argillosi e ricchissimi di minerali derivati dallo sgretolamento degli antichi vulcani.

Un terroir unico, costituito da terreni sciolti di porfidi vulcanici, ricchi d’argilla, che donano straordinaria finezza e mineralità al Nebbiolo (chiamato localmente "Spanna"), da un microclima asciutto e fresco delle colline pedemontane e dalla vicinanza del Monte Rosa, che protegge i vigneti dai venti freddi del Nord, garantendo salubrità ai grappoli e un eccellente sviluppo degli aromi varietali.

Nervi Gattinara Erling AstrupIn cantina, seguendo le tradizioni locali, si predilige la raccolta manuale e l’uso di grandi botti di rovere, sia per la fermentazione sia per l’affinamento. L’enologo, Enrico Fileppo, segue la storica casa vinicola fin dal 1984; dopo quattro anni di studio e formazione all’interno della cantina è entrato a far parte della regia produttiva come enologo.

In degustazione le tre punte di diamante dell’azienda Nervi: Gattinara Docg, un vino che si distingue per equilibrio e pulizia; Molsino, Gattinara Docg, storico e importante cru, prodotto dal vigneto più vocato dell’azienda, situato in un anfiteatro naturale tra i più belli ai piedi delle Alpi piemontesi; Valferana, Gattinara Docg, altro cru di grandissima personalità e mineralità, ottenuto da una vigna, già nota nel 1242, citata in atti municipali del comune di Gattinara.

Gattinara Docg 2005

Rosso granato, con un bouquet elegante, da aspettare nel bicchiere per cogliere tutte le sue sfaccettature. Il primo naso è fruttato con sfumature di marasca e mirtilli che lasciano lentamente il posto a note di cipria, camino e a eleganti profumi terziari. L’esame gustativo ci mostra un vino austero e non immediato, un vino che piano piano si apre nel bicchiere per poi regalare il meglio di sé.

Molsino, Gattinara Docg 2004

Molsino, che vuol dire morbido nel dialetto locale, rispecchia in pieno le caratteristiche di questo vino. Al naso il pot-pourri di rosa è suadente, delicate note cipriate e profumi eterei, si fanno, poi, spazio delicatamente in un bouquet elegante e raffinato. In bocca è morbido e avvolgente, con una persistenza importante. 

Nervi GattinaraMolsino, Gattinara Docg 1999

Un color granato “scarico”; ricordiamo che nel Nebbiolo abbiamo una prevalenza di peonidina, un antociano meno stabile rispetto alla malvidina. Anche in questo vino ritroviamo il profumo dei petali di rosa che lasciano poi spazio a spezie dolci, come liquirizia, cannella e vaniglia. Notevole la corrispondenza gusto-olfattiva. Un classico vino che si può definire “da meditazione”.

Valferana, Gattinara Docg 2005

La presenza del manganese nel terreno regala al vino una grande morbidezza; nel bicchiere si presenta con sfumature rosso-granate più cupe rispetto agli altri campioni. L’esame olfattivo rivela una grande mineralità, con delicate note di piccoli frutti di sottobosco e scorza di arancia amara; un prodotto più immediato e di facile “comprensione” rispetto agli altri. Avvolgente e straordinariamente elegante come risulta anche dall’esame gustativo.

Valferana, Gattinara Docg 1978

Un vino che si può definire “celebrale”. Il colore richiama quello del Valferana 2005. Il naso è articolato e va da note minerali e ferrose, che ricordano la “carne alla griglia”, a note di chinotto, finendo, poi, con tutte le sfumature dei profumi terziari. Nonostante il millesimo, l’acidità è ancora ben presente, come in tutti i prodotti degustati. Un vino difficile da descrivere così come difficile sarà ritrovarlo in degustazione.

Concludendo possiamo citare il motto di Luigi Nervi, “Nectar in Tempore”, che racchiude in sé il rispetto delle tradizioni e il gusto di saper aspettare un elegante e raffinato Gattinara.

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