Le Piane, la storia di un Boca fuori dal tempo

Le Piane, la storia di un Boca fuori dal tempo

Degustando
di Anita Croci
18 febbraio 2014

Serata emozionante, Christoph Kunzli offre in degustazione i vini della sua azienda Le Piane insieme a quelli storici ed irripetibili di Antonio Cerri. Produttori diversi per una storia comune, che non trova la continuità nel nome ma in un legame molto più forte, quello della passione per un territorio e la sua più antica e nobile espressione: Boca e il vino

Christoph KunzliInfatti, se è vero che il mondo di oggi è abituato ad associare l’idea dei grandi vini da nebbiolo a Barolo e Barbaresco, non possiamo dimenticare che la storia di questo vitigno è radicata nell’Alto Piemonte, offuscata da un declino iniziato a fine Ottocento con il parallelo successo delle Langhe.

Poi la fillossera. Poi lo sviluppo industriale che spopola le campagne. Quando Christoph, importatore svizzero di vini, arriva a Boca negli anni Novanta, gli ettari vitati in tutto il territorio sono appena dieci, immersi tra i boschi che un tempo erano vigneti. La bellezza del paesaggio, lo studio del territorio con l’amico enologo Alexander Trolf e l’incontro con Antonio Cerri, uno degli ultimi produttori di Boca, convincono Christoph  delle potenzialità uniche di questo  terroir e della volontà di investire in esso per produrre grandi vini. Rileva quindi la cantina ed i vigneti di Cerri –anziano e desideroso di un appassionato successore- e fonda l'azienda agricola Le Piane. 
Attorno a questo primo nucleo di vigna, tuttora produttiva, Christoph seleziona zone storiche da recuperare per l’impianto di nuovi vigneti: seminate tra boschi di castagni e querce, su terreni di varia composizione minerale e poste ad un’altitudine che arriva fino a 520 metri, crescono le nuove viti di nebbiolo (in vari cloni proveniente dalla Valle d’Aosta, alla Valtellina, alle Langhe), vespolina ed uva rara, fino a comporre gli attuali 8 ettari dell’azienda Le Piane, che inizia a vinificare dal 2004.
La riscoperta della storia passa anche attraverso il sistema di allevamento che per centinaia di anni ha contraddistinto la viticoltura di Boca e ormai in disuso perché non meccanizzabile: anche per i nuovi impianti si sceglie di mantenere la maggiorina antonelliana (secondo la rivisitazione studiata dall’architetto Antonelli) con tre viti che si sviluppano ai quattro punti cardinali, in quanto ottima per la produzione di qualità e la lavorazione manuale. 
I presupposti per vini eccellenti ci sono tutti: vitigno, terroir, competenza; e poi c’è Christoph, con la sua umanità, il suo legame con la terra, il rispetto per la natura e per la storia, la sua lungimiranza, la sua gioia. Un valore aggiunto difficile da descrivere a parole, ma imprescindibile dai suoi vini. 
Guida la degustazione con il consueto fascino Francesco Albertini.


Boca Le PianeLe Piane - PIANE Vino Rosso 2009

Vino ottenuto dalle migliori uve di croatina, da vigneti di oltre cento anni situati in zone storiche. Non un vino di pronta beva ma una scelta aziendale pensata per rivalutare un’uva tanto caratteristica del territorio quanto poco considerata. Colore impenetrabile, struttura, speziatura e frutta rossa matura farebbero pensare ad un vino del sud. In bocca la corrispondenza è notevole, ma l’elevata freschezza ed il tannino ben levigato, seppure deciso, rivelano i suoi diversi natali. Vino giovane, con l’affinamento in bottiglia ancora da ultimare.


Le Piane - MIMMO Vino Rosso 2010

Un “piccolo Boca” composto da nebbiolo e 30% di croatina, dedicato al ricordo di un grande e caro collaboratore dell’azienda. Vino fine e delicato, di minore spessore rispetto al primo ma che si fa apprezzare per il grande equilibrio, dove la freschezza prevale sul tannino e si coniuga amabilmente alla morbidezza, giocata sulle rotondità del frutto.


Le Piane – BOCA DOC 2008

Frutto di una vendemmia particolare, lenta e impegnativa, mostra un naso già evoluto, con speziatura intensa unita ad erbe aromatiche amare e ad una nota fruttata complessa che spazia dalla nespola ai sentori agrumati. In bocca rivela le sue note di gioventù, con il tannino deciso per quanto ben levigato. Notevole la persistenza aromatica.


Le Piane - BOCA DOC 2007

Naso molto elegante, meno esuberante del precedente ma non meno complesso. Spiccano le erbe aromatiche amare insieme a note di pietra focaia ed anice stellato; il frutto è presente, ma meno rosso. Emerge invece una lieve piccantezza, accompagnata anche da una nota di tabacco amaro. In bocca è piacevolmente tannico e molto fresco, ma l’acidità è ben integrata e non stona, anzi gli regala grande longevità.


Le Piane - BOCA DOC 2006

Nel colore si affaccia una nota granata. Al naso il frutto torna ad essere meno scuro, di susine, lampone e agrume dolce, insieme a tabacco biondo ed erbe aromatiche di cucina. In bocca mostra tutta la succosità tipica del nebbiolo di questo territorio.


Le Piane - BOCA DOC 2004

L’evoluzione del colore si fa più evidente. Al naso il frutto evolve su note delicate di pesca e susina, poi più intense ed agrumate; poi tabacco, talco mentolato, note minerali di grafite ma anche saline e di erbe aromatiche amare. Vino molto variegato dove gli opposti si succedono per amalgamarsi con estrema grazia. Notevole corrispondenza gusto olfattiva, ottimo tannino intenso e rotondo e immensa la persistenza. Un’annata eccezionale, che ha finalmente regalato di nuovo il successo ai vini di Boca.


Antonio Cerri – BOCA DOC 1990

Naso molto elegante, composto da note floreali di ciclamino, rosa canina e viola; note fruttate tipiche di susina, nespola e arancia amara. Note dolci di cioccolato al latte ma anche balsamiche e di erbe aromatiche, ma lievi e ben amalgamate nella dolcezza di un naso accogliente. In bocca mostra invece un grande vigore; il tannino a grana fine, la freschezza e la nota agrumata che ritorna ci rivelano un vino che non ha ancora terminato la sua evoluzione.


Antonio Cerri – Boca DOC 1984

1984, pessima annata ovunque per il vino. Cerri produceva il suo Boca solo nelle grandi annate, sorprende di trovare tra i suoi vini anche questa vendemmia. Eppure ci stupisce di nuovo, con un Boca forse atipico, ma comunque un grande vino. Al naso emergono note animali, ematiche, ferrose. In bocca le note aspre spariscono e torna la succosità tipica di questi vini. Molto piacevole e lungo.


Antonio Cerri – Boca DOC 1970

Chiudiamo con un vino di sorprendente finezza. Le prime note ad emergere sono quelle di anice, mentolo, resina. Il frutto resta sullo sfondo; spicca invece l’eleganza di una chiara nota di lavanda. E poi spezie di pepe bianco e coriandolo, pietra focaia e a sorpresa una nota dolce di zucchero a velo. In bocca domina la sapidità, ben accordata con la tipica succosità. Affascinante.X

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