L’espressione del territorio nei vitigni più vocati dell’Oltrepò Pavese: il Pinot Nero ed il Riesling

Degustatori AIS Lombardia
30 gennaio 2013

L’espressione del territorio nei vitigni più vocati dell’Oltrepò Pavese: il Pinot Nero ed il Riesling

Dopo la fine delle sessioni di degustazione per la realizzazione della guida Viniplus, i Degustatori AIS Lombardia si sono ritrovati nell’autunno scorso per un nuovo incontro di approfondimento sui vini lombardi.

Cristina Maggi

Vignenote FranciacortaÈ il 10 Novembre e ci troviamo presso la Cantina Vignenote, situata a Timoline di Corte Franca all’interno di un caratteristico borgo di metà Ottocento. L’azienda, una realtà giovane del panorama franciacortino, coniuga qualità e cultura lungo tutta la filiera produttiva. La cultura musicale, per esempio, qui è di casa, e viene considerata un valido aiuto per avvicinare i giovani al vino e al territorio che li produce. Proprio per questo motivo l’azienda organizza eventi musicali molto interessanti durante l’anno.

Il tema della giornata è l’Oltrepò Pavese con due dei suoi più importanti vitigni: il Riesling e il Pinot nero. Ospite della giornata Roberto Gerbino, enologo dell’azienda Le Fracce, che accetta di degustare “alla cieca” con noi.

Questa volta i commenti iniziali, le motivazioni ed i criteri di valutazione seguiti durante la degustazione, vengono formulati in contemporanea da Gerbino e Luigi Bortolotti che coordina la degustazione come sempre. Il dibattito è di grande spessore professionale e stimolante per tutti.

Complessivamente vengono degustati 17  vini suddivisi in 3 batterie. Il primo campione di ciascuna batteria è utilizzato anche come vino di taratura per consentire di cogliere al meglio le differenze qualitative e di punteggio con i vini degustati immediatamente dopo.

Roberto GerbinoSi inizia con 6 Cruasé

Roberto Gerbino spiega che si tratta di un prodotto giovane, che non ha ancora raggiunto una sua identificazione precisa. Il colore cambia di anno in anno e queste variazioni sono determinate dalla filosofia produttiva, dalle differenti “vocazionalità territoriali” e dalla stagionalità. Durante la degustazione è stata apprezzata la pulizia gustativa dei campioni e valutate le sensazioni organolettiche complessive che premiano la fragranza e le caratteristiche fruttate che il Cruasé normalmente esprime.

La seconda batteria: cinque Riesling.

Breve introduzione di Roberto Gerbino che ci illustra come il Riesling italico differisca dal renano per alcune caratteristiche del grappolo e della foglia. Un vitigno, il renano, che, a seconda dei terreni sui quali viene coltivato, può esprimere complessità olfattive molto differenti e regalare aromi tipici di mineralità e di idrocarburi. Anche in questo caso le valutazioni dei vini sono state simili con la sola differenza di un campione che a giudizio della maggioranza non esprimeva la tipicità dei Riesling dell’Oltrepò; è stata colta una somiglianza con i Riesling “nordici” per la presenza di un leggero residuo zuccherino, una buona sapidità e sfumate sensazioni di erbe aromatiche. Molto stimolante il dibattito.

Ultima batteria: sei Pinot nero in purezza.

L’enologo ci aiuta a capire come il territorio influisca sulle caratteristiche finali del prodotto. Generalmente, infatti, il Pinot nero è un vitigno esigente, per terreno e clima, difficile da lavorare e che rappresenta da sempre una sfida. Nel tempo sviluppa aromi che vanno più verso sensazioni terziarie che non sul frutto rosso. Per questo, se si ha prevalenza di sentori fruttati, secondo alcuni, il vino perde un po’ in eleganza. Dalla degustazione, invece, è emerso come quando queste note fruttate sono eleganti, complesse, ben integrate nelle caratteristiche gusto-olfattive del vitigno e nella mineralità del territorio, si possa ottenere un risultato di grande interesse. Un risultato che può portare a definire una personalità tipica del pinot nero dell’Oltrepò Pavese non ispirata passivamente a caratteristiche d’oltralpe. In questa batteria si sono potuti apprezzare vini di grande interesse con profumi fragranti di piccoli frutti rossi e di fragolina, con una persistenza aromatica caratterizzata da sentori più complessi di spezie e di pellame, profumi che si sono mantenuti sempre fini ed estremamente eleganti.

Una giornata, nel complesso, molto interessante e ricca di importanti spunti professionali.

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