Franciacorta Pas Dosé e Satèn

Il marcatore comune che caratterizza tutti i campioni degustati è il territorio Franciacorta come espressione di una personalità tipica dove le note di freschezza vanno a comporsi di volta in volta su una trama floreale, fruttata, speziata o tostata a testimonianza del fatto che la matrice comune del Franciacorta si declina poi in molteplici aspetti che portano la firma dei singoli produttori.

Satèn (degustazione di due batterie di cinque campioni ciascuna)

Il Satèn è una tipologia peculiare del Franciacorta, perché proprio qui è stato coniato questo nome, ad indicare uno prodotto morbido e setoso derivante da una sensazione tattile di setosità. È un Blanc de Blancs le cui uve sono Chardonnay in prevalenza e Pinot Bianco in quantità massima 50%. Morbidezza e cremosità derivano da una più bassa pressione rispetto agli altri Franciacorta, intorno alle 4.5 atmosfere, comunque mai superiore a 5.

La tipologia del Satèn è sempre Brut e anche rispetto a questa caratteristica, come abbiamo potuto appurare durante la degustazione, sta ovviamente al produttore la scelta di un residuo zuccherino più o meno evidente che inciderà sull'equilibrio e sul profilo organolettico complessivi.

Una delle caratteristiche che abbiamo riscontrato è una piacevolezza immediata, che rende questa tipologia più sensibile all'evoluzione nel bicchiere, a testimonianza del fatto che si tratta di un prodotto dall'equilibrio delicato, volutamente morbido e caratterizzato da una minore espressione delle asperità delle bollicine.

Le caratteristiche sensoriali principali che abbiamo trovato nei Satèn degustati sono note di agrumi, mela cotogna, nespole e giuggiole, mandorle e nocciole, e ancora acacia, dove la frutta va ad integrarsi con l'espressività del lievito, in certi casi anche insieme ad alcune sensazioni di note verdi e clorofilla.

Pas Dosé (degustazione di due batterie di cinque campioni ciascuna)

Il Pas Dosé, detto anche Brut Nature o Dosage Zero, è quella tipologia di spumante che sta alla base della classificazione fatta in funzione del residuo zuccherino, in questo caso inferiore ai 3 grammi litro. Sono spumanti che non hanno avuto addizioni di Liqueur d'Expedition dopo la presa di spuma e l'unica operazione effettuata al momento della sboccatura è l'aggiunta di vino delle stesse caratteristiche per ristabilire il livello. Per questo motivo, i Pas Dosé sono espressione diretta del prodotto della rifermentazione in bottiglia e presentano una struttura ben definita.

Le degustazioni ci hanno presentato delle caratteristiche tutte in questa direzione, soprattutto se confrontati con i Satèn precedenti. Nei dieci campioni degustati sono molte le sensazioni che abbiamo riscontrato, alcune riconducibili anche a note solari e mediterranee svolte su profumi di fiori e frutta maturi.

Alcuni campioni hanno coniugato struttura e mineralità, altri si sono messi in evidenza per PAI molto significative e note terziarie di caramello e tostatura, mandorle e cacao. Su alcuni campioni le sensazioni retro olfattive hanno fatto emergere chiare note di miele di castagno e balsamiche offrendoci un mix di speziatura, tostatura, mineralità e struttura, a conferma di una tipologia di Franciacorta dal carattere deciso.

Al termine di questa sessione di lavoro possiamo concludere con soddisfazione di aver aggiunto un altro importante tassello alla nostra conoscenza del Franciacorta.

La degustazione in questa sessione è stata importante per l'approccio con cui sono stati condotti i lavori, con la possibilità sia di analizzare individualmente i campioni degustati, che per il confronto e il dibattito sul giudizio e sul punteggio nel percorso comune di crescita del gruppo.