Mille bolle dorate all’Esplanade di Desenzano

Il racconto dell'incontro formativo dei Degustatori Ais che ha avuto come protagonisti alcuni dei più importanti spumanti metodo classico del panorama vitivinicolo italiano. Una degustazione comparativa tra eccellenti Franciacorta Docg e blasonati Trentodoc, con una breve incursione anche in Oltrepò Pavese

Gabriele Merlo

Tratto da Viniplus N°10 - Marzo 2016

Esplenade DesenzanoL’anno 2015 è stato molto intenso ma decisamente entusiasmante e formativo per la sempre più nutrita squadra di Degustatori AIS Lombardia. Il consenso unanime riguardo la nuova Guida Vitae 2016 e lo straordinario successo del Congresso Nazionale tenutosi a Milano, sono stati ottenuti anche grazie alla compattezza e alla preparazione dei Degustatori lombardi. Una volta raggiunti gli obiettivi prefissati, ottenuti gli onori e i complimenti ed essersi posti i nuovi traguardi per l’anno che verrà, cosa resta da fare se non festeggiare? 

I “festeggiamenti” si sono svolti presso il Ristorante Esplanade di Desenzano del Garda sabato 5 dicembre 2015, con l’incontro formativo “Degustazione di Natale: Franciacorta e Metodo Classico”. Una degustazione di altissimo livello non solo per i vini serviti durante la giornata, ma anche per i protagonisti del panorama associativo presenti: Delegati delle principali province lombarde, relatori e sommelier di grande prestigio, direttori di corso e anche qualche giovane new entry. Un nutrito manipolo guidato dal Responsabile dei Degustatori lombardi Luigi Bortolotti e dal suo vice Sebastiano Baldinu, sotto l’occhio vigile e attento del Presidente AIS della Regione Lombardia, Fiorenzo Detti.

Degustatori Ais | Esplenade Desenzano

Un incontro formativo che ha avuto come protagonisti alcuni dei più importanti spumanti metodo classico del panorama vitivinicolo italiano. Una degustazione comparativa tra eccellenti Franciacorta Docg e blasonati Trentodoc, con una breve incursione anche in Oltrepò Pavese, andando a ritroso di alcuni anni, per capire al meglio non solo la personalità di questi straordinari spumanti ma anche la loro evoluzione qualitativa nel tempo. A dimostrazione del fatto che anche dei Metodo Classico di pregevole qualità possono essere conservati, migliorare ed emozionare dopo diversi anni. Grandi vini ma anche grandi produttori ed enologi artefici di queste perle della spumantistica italiana, alcuni di essi presenti all’incontro per raccontare e descrivere il proprio lavoro e i propri sorprendenti risultati.Un percorso suddiviso in cinque parti, ognuna delle quali ha permesso di riflettere e approfondire, anche attraverso interessanti e puntuali scambi di opinioni, alcuni aspetti del presente, delle novità e del possibile futuro dei Metodo Classico italiani e dei principali territori di produzione. 

Luigi Bortolotti | Esplenade Desenzano

I primi tre vini degustati erano esempi di pregevoli Blanc de Blancs italiani prodotti con chardonnay in purezza: il Costaripa Grande Annata Brut Mattia Vezzola 2010, l’Uberti Quinque Franciacorta Docg Extra Brut 2006-2002 e il Ferrari Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004. A seguire due annate di Cavit Altemasi Trentodoc Riserva Graal, 2005 e 2004, blend di chardonnay e pinot nero di ottima fattura e interessante profilo olfattivo. La parte successiva è stata una favolosa escalation nel cuore degli spumanti italiani: due annate di Cà del Bosco Franciacorta Docg Vintage Collection Dosage Zéro, 2008 e 2005, risultato della sapiente unione di venti vini base; le annate 2006 e 2004 de Il Mosnel Franciacorta Docg Pas Dosé Riserva Qde, spumante di travolgente eleganza che affina per almeno 60 mesi sui lieviti; per ultimo, il rarissimo Maso Martis Trentodoc Brut Riserva Madame Martis 2005, nel cui blend è presente anche una piccola percentuale di pinot meunier.

I Blanc de Noirs da pinot nero hanno permesso di confrontarsi sul futuro spumantistico dell’Oltrepò Pavese in paragone alla Franciacorta, una doppia degustazione di Castello di Cigognola More Brut 2011 e 2010 è stata affiancata al Castello Bonomi Franciacorta Docg Cuvée Lucrezia Etichetta nera 2004. Il finale è stato indimenticabile: nei calici brillavano tre vecchie annate di alcune delle eccellenze spumantistiche italiane, il Ferrari Trentodoc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1996, il Cavit Altemasi Trentodoc Riserva Graal 1993 e il Castello Bonomi Franciacorta Docg Cuvée Lucrezia Etichetta nera 1999.

 

Le giornate d’incontro e di formazione per i Degustatori AIS Lombardia sono sempre un importante occasione per confrontare le proprie opinioni e sono utili per creare sempre maggiore affiatamento e oggettività all’interno di una delle più importanti squadre regionali di degustatori di tutto il panorama associativo nazionale.

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