Vù, il primo olio extravergine DOP della Basilicata

Vù, il primo olio extravergine DOP della Basilicata

Non solo vino
di Camilla Guiggi
24 settembre 2015

Diciotto frantoi del Vulture uniti sotto un’unica etichetta con il nome di “Frantoiani del Vùlture”. La presentazione a Milano con la degustazione guidata da Luigi Caricato

Olio Vù Dop - BasilicataIl 22 settembre, presso lo store di Arclinea in Corso Monforte a Milano, si è tenuta la degustazione e presentazione ufficiale di Olio Vù, il primo olio extravergine di oliva DOP della Basilicata. L'introduzione alla serata è stata curata dalla padrona di casa Marillina Fortuna, responsabile comunicazione dell'azienda di famiglia Arclinea, e dall'architetto Alberto Bovo. Ma protagonista indiscusso è stato l'Olio Vù e la parola non poteva che passare a Giuseppe Masturzo, Presidente dei Frantoiani del Vùlture e di Federolio.

Tutti e diciotto i frantoi del Vùlture si sono uniti sotto sotto un'unica etichetta con il nome di "Frantoiani del Vùlture" per difendere la qualità dell'olio di questa terra, promuovendone lo sviluppo e l'innovazione, nel rispetto della millenaria tradizione di questa attività. Il termine "Frantoiani" è stato scelto per valorizzare le persone che lo producono e si è voluto redigere un disciplinare rigido per poter salvaguardare la qualità. Vùlture, richiama l'omonimo monte, un antichissimo vulcano ormai spento, sulle cui pendici crescono gli uliveti dei vari produttori.

Nasce, così, "Olio Vù", una nuova etichetta per un olio extravergine d'oliva a denominazione di origine protetta, espressione di un terroir e di cultivar olivicole tipiche della regione. 

L'olio extravergine di oliva Vùlture DOP è ottenuto dalla frangitura delle olive delle seguenti varietà: per almeno il 60% cultivar Ogliarola del Vùture, dal gusto delicato; possono concorrere anche: Coratina, Cima di Melfi, Palmarola, Provenzale, Leccino, Frantoio, Cannellino, Rotondella, Nocellara, Ladolia, in misura non superiore al 40%, da sole o congiuntamente. Un altro punto su cui Giuseppe Masturzo ha voluto porre l'accento è stata l'acidità, espressa in acido oleico, ≤  0,5% ,una delle più basse in assoluto.                                          

La degustazione è stata guidata da Luigi Caricato, oleologo, curatore di Olio Officina e autore di vari libri sull'olio l'ultimo dei quali è stato l'Atlante degli oli italiani

Moreno Cedroni, Luigi Caricato, Presentazione Olio VùAll'olfatto, Vù si presenta con freschi profumi di media intensità, dai richiami erbacei, di erbe di campo e mandorla. Al gusto l'impatto è morbido e vellutato con una bella corrispondenza gusto-olfattiva, chiude con delicate note amare e piccanti. Questo impatto dolce lo rendono un prodotto molto "moderno", risulta versatile e riesce a conquistare anche il consumatore meno esperto. Grazie al suo fruttato di media intensità non copre i sapori di altri cibi e la leggera nota amara e piccante si armonizza perfettamente con le varie preparazioni.

La serata è terminata con lo show-cooking dello chef stellato Moreno Cedroni che ha realizzato tre diversi piatti per enfatizzare le caratteristiche di quest'olio utilizzandolo sia a crudo che in cottura.

Dopo aver decantato le lodi di questo primo olio DOP della Basilicata mi sembra doveroso indicare che per il momento si potrà acquistare solo on line sul sito.

Giuseppe Masturzo conclude con due cenni sulla campagna olivicola in corso che sarà leggermente anticipata e che nel Vùlture dovrebbe iniziare verso fine ottobre.