Festa di Bollicine a Misinto

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20 ottobre 2010

Festa di Bollicine a Misinto

"Bollicine in Festa" spegne sette candeline e si riconferma, anche quest'anno, un evento atteso dagli appassionati del Metodo Classico. Oltre trecento persone hanno affollato le sale del Municipio di Misinto, domenica 17 ottobre, per degustare gli spumanti delle trentasei aziende scelte dalla delegazione di Monza e Brianza.

Giordana Talamona

Bollicine in Festa 2010 - MisintoPiccoli viticoltori di nicchia e grandi nomi della spumantistica italiana hanno fatto sfoggio di alcune tra le etichette più interessanti della loro produzione, con qualche inaspettata chicca che ha colpito anche i palati più smaliziati.

I nomi sono stati quelli di Anteo, Antinori, Arunda Vivaldi, Azienda Mirabella, Ballabio, Bellavista, Berlucchi, Bersi Serlini, Botromagno, Cà dei Frati, Cà del Bosco, Cà di Frara, Caminella, Cantina di Montecchia di Crosara, Cantine Bacchini, Cantina d'Isera, Cellagrande, Cobue, Costaripa, D'Arapri, Ferghettina, Ferrari, Fiamberti, Il Mosnel, Kettmeir, Le Marchesine, Medici Ermete, Monterossa, Monzio Compagnoni, Negro, Quadra, Quaquarini, Ricci Curbastro, Solive, Terrazze di Montevecchia e Villa Crespia.

La parte del leone l'ha fatta nuovamente la Lombardia, col maggior numero di aziende presenti, a cui si sono affiancati Piemonte, Trentino, Alto Adige, Emilia, Veneto e Puglia.

Il Cruasé Metodo Classico, che ha fatto quest'anno la sua entrata ufficiale in società, non poteva che essere presente anche a Misinto, col suo Pinot nero vinificato in rosato che diventerà, secondo il Consorzio, il prodotto di punta dell'Oltrepò Pavese. Anche la Franciacorta, rappresentata dalle più importanti aziende della zona, non ha deluso le aspettative con una serie di prodotti fini ed eleganti. A completare il panorama lombardo ricordiamo anche la presenza di una piccola azienda a conduzione familiare, Terrazze di Montevecchia, già conosciuta durante altre edizioni della manifestazione.

Bollicine in Festa 2010 - MisintoTutti prodotti interessanti, compresi i Trento Doc ed una serie di spumanti del territorio, piccole rarità di nicchia vinificate da uve autoctone, che si sono rivelate delle scoperte. Su tutti l'Arneis, l'Erbaluce, il Bombino e addirittura il Nebbiolo con cui l'Azienda Negro ha prodotto un Rosé Extra Brut che ha incuriosito per l'insolita declinazione di un vitigno che, generalmente, si conosce in altre vesti.

Centottanta bottiglie aperte in un solo pomeriggio, un appuntamento che ha chiamato pubblico non solo dall'hinterland, ma anche dalle province di Milano e Bergamo. Appassionati, senza dubbio, che riconoscono a questa manifestazione un pregio di qualità che, negli anni, l'ha fatta diventare un appuntamento imperdibile.

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