Summa 11

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26 maggio 2011

Summa 11

Rivolta a un pubblico selezionato e qualificato di clienti, operatori e giornalisti italiani e stranieri invitati da Alois Lageder, alfiere di una viticoltura integrata con metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente, la manifestazione si è svolta a Magrè. Il racconto...

Giovanna Moldenhauer

Summa 1133 le nuove annate delle due linee di Alois Lageder, presentate presso la sede di Tòr Lowengang, e 48 i viticoltori ospiti nelle sale del palazzo seicentesco Casòn Hirschprunn. La visita nei vigneti è stata proposta con un calesse trainato da cavalli tipici dell’Alto Adige. E’ stato possibile effettuare una visita guidata della cantina situata in un edificio di recente attuazione integrato nel complesso storico della Tenuta. Il progetto e la costruzione, avvenuti tra il 1995 e il 1996, sono stati realizzati secondo criteri ecologici e materiali bioedili, come legno e pietra, con l’intento di rispecchiare l’orientamento adottato in viticoltura. L’intero edificio, che comprende anche gli uffici, è stato pianificato come costruzione a basso consumo energetico. Sono state sfruttate tutte le possibilità di risparmio energetico e le fonti alternative: dai pannelli radianti a soffitto a bassa temperatura, al recupero del calore nell’impianto d’aerazione, ai collettori solari per il riscaldamento dell’acqua, alla centrale fotovoltaica sul tetto. L’obiettivo di Alois Lageder di vinificare le uve in modo più naturale possibile è stato raggiunto utilizzando, nel progetto e nella realizzazione della cantina, la forza di gravità e la forma circolare. La forza di gravità è stata applicata nella costruzione della torre di vinificazione su un’altezza di 15 metri che permette, sfruttando il dislivello, di trasportare le uve, il mosto e il vino per semplice caduta senza mezzi meccanici e un utilizzo minimo di pompe. La forma circolare si ritrova nella disposizione in cerchio dei tini di vinificazione attorno al punto in cui scende l’uva rendendo minime le distanze. In questo modo, la vinificazione conserva intatta la qualità iniziale delle uve. L’edificio è stato costruito lasciando un’intercapedine tra la parete posteriore e la naturale parete rocciosa che fiancheggia la costruzione. Questa intercapedine, che scende fino agli spazi più profondi della cantina, permette all’aria esterna di entrare attraverso una griglia d’aspirazione, scorrere lungo la parete rocciosa ed essere distribuita in tutta la cantina da tre ventilatori (posizionati nel punto più basso dell’intercapedine) ottenendo una climatizzazione naturale. La visita comprendeva anche le diverse cantine dove i vini sono messi a riposo in botti di diverse dimensioni.

Summa 11Tra tutti i nuovi millesimi proposti erano particolarmente emozionanti il Rain riesling e il Vogelmaier moscato giallo di Alois Lageder entrambi del 2010: il primo vino si presentava nella degustazione con profumi fruttati, minerali, secco, di corpo, fresco, armonico e persistente. Il moscato giallo ottenuto da uve molto mature, con zuccheri completamente svolti, era molto secco, con decise note floreali e fruttate, armonico con retrogusto fresco. Dalla linea Tenutae Lageder spiccavano la prova di botte Porer pinot grigio 2010 e il Lowengang chardonnay 2008: il primo dava al naso profumi speziati alternati alla frutta, in bocca corrispondevano coniugati a intensità, freschezza e una buona persistenza. Il secondo fermentato e maturato in piccole botti di legno era ricco e complesso con note fruttate alternate a delicate note di burro e vaniglia: vino fresco, elegante, equilibrato, persistente, di spiccata finezza e armonia. Tra i vini rossi delle Tenutae erano da segnalare: il Romigberg Kaltersee classico 2010 ottenuto da uve schiava, il Krafuss 2008 da pinot nero, il Cor Romigberg 2006 da 95% di cabernet sauvignon con un 5% di petit verdot. Il Romigberg al naso proponeva spiccate note di ciliegia e frutta bacca rossa, in bocca era rotondo, equilibrato, con tannini morbidi, un nota ammandorlata e un decisa persistenza. Il Krafuss ottenuto da vigneti situati a San Michele Appiano, dava alla degustazione olfattiva note fruttate e speziate, al palato era intenso, equilibrato, di corpo, fresco, con tannini presenti. Il Cor Romigberg presentava nell’analisi olfattiva profumi fruttati, floreali e speziati, in quella gusto-olfattiva una struttura importante, una grande persistenza ed equilibrio. E’ necessario evidenziare che i vini sono prodotti dai vigneti di 50 ettari della Tenuta coltivati con i criteri della biodinamica e da altri 100 conferiti da viticoltori di fiducia che applicano tecniche di coltivazione naturali e sostenibili. La produzione nel 2010 è stata di 1,6 milioni di bottiglie di cui il 70% è costituito da vini bianchi.

Summa 11Le aziende ospiti era soprattutto tedesche con 16 partecipazioni dal Rheingau e Rheinhessen, Mosel, Ahr, Pfalz, Nahe, Franken, Baden, 9 austriache, una dal Portogallo e una dalla Francia. Dall’Italia provenivano soprattutto dalla Toscana, Piemonte e Friuli con qualche viticoltore dalla Lombardia, Veneto e Lazio. Tutti esponevano le loro eccellenze e qualche rarità. Tra di loro dalla Lombardia Cavalleri proponeva tra l’altro come novità un Franciacorta Pas Dosé Récemment dégorge 2006 da uve chardonnay con 4 anni sui lieviti e base fermentata al 10%, dall’Alto Adige la Tenuta Klaus Lentsch un Veltliner Eichberg 2009 con note di frutta e spezie, delicatamente aromatico, fresco e minerale da vigneti a terrazza in Val d’Isarco, dalla Toscana, in provincia di Pisa, Sada un Baldoro 2008 intenso, fruttato con note di bacche dei boschi, vellutato, intenso ed espressione del territorio, prodotto da uve di cabernet sauvignon, montepulciano e alicante. I tre vini erano degni di nota e di grande livello nella degustazione.

Summa 11 è stato, senza ombra di dubbio, un’opportunità per conoscere l’ampia gamma dei vini dell’azienda e degli ospiti e per visitare un’azienda vitivinicola straordinaria per la costante ricerca della qualità eccellente in un contesto e territorio affascinanti.

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