Enoteca on line. Pro e Contro

News
15 marzo 2012

Enoteca on line. Pro e Contro

Nessuno dà il benvenuto quando si varca la soglia del negozio. Non c’è alcuna voce rassicurante che consiglia e le bottiglie non possono essere prese in mano, ruotate e soppesate prima dell’acquisto. Nelle enoteche online si deve andare a colpo sicuro, i vini vanno conosciuti prima di essere acquistati.

Paola Brambillasca

www.boboqiu.com

Tratto da Viniplus di Lombardia N°2 - Marzo 2012

Occorrono una certa sicurezza e padronanza della materia per scegliere e acquistare sul web. E poi bisogna fidarsi del rivenditore online in questione. Qualche servizio in meno, un consiglio che non c’è nell’immediato ma che può essere richiesto per telefono o via mail, e per qualcuno la mancanza di quella magia dell’ambiente, quell’atmosfera suggestiva di scaffali impolverati carichi di bottiglie. Nei negozi online ci sono però altri vantaggi. Come il prezzo che può raggiungere il 5-10% in meno rispetto a un qualsiasi negozio reale. Nell’era dell’e-commerce, in cui via web è possibile acquistare davvero tutto, quando la riscoperta delle vecchie botteghe di quartiere e il rapporto tra compratore e venditore si confrontano con la praticità e il risparmio economico dell’acquisto online, tanti sommelier puntano all’apertura di enoteche sul web sfidando il mercato solido e ben radicato delle rivendite fisiche che in Lombardia sono circa 600 (153 nella sola provincia di Milano), con un giro d’affari stabile che, secondo l’associazione di categoria Vinarius, mantiene gli standard del 2010 nonostante il periodo di crisi.

Una classifica francese, condotta dalla Bordeaux Management School la scorsa estate, ha messo in fila i maggiori siti di vendita di vini online coinvolgendo 3.000 utenti di internet di sette Paesi diversi e chiamandoli a giudicare i vari portali a seconda dei criteri di sicurezza, navigabilità, offerta e affidabilità. Sul podio un sito americano, www.wine.com, al secondo posto l’inglese www.laithwaites.co.uk, seguiti dalla new entry cinese www.boboqiu.com. Il primo sito di vendita online italiano nella classifica, al quarto posto, è www.wineshop.it con il considerevole fatturato di 700.000 euro l’anno e oltre 50.000 bottiglie vendute. Il primo sito francese è invece al sesto posto. Uno specchio della realtà, che dipinge Paesi emergenti nel mondo del vino impegnati in innovazioni tecnologiche e una sicura Europa ben radicata alle sue origini e alle tradizioni, anche di vendita.

e-bay

eBay, il più grande negozio online del mondo, ha reso noti alcuni dati relativi alla vendita dei vini. Ogni 7 minuti viene acquista una bottiglia di vino rosso. Nel mese di novembre 2010 si è registrato un picco nelle vendite di vini rossi e spumanti, con una spesa pari a più di 430 mila euro in un solo mese per i vini rossi e oltre 100 mila per gli spumanti, a testimonianza che con l’avvicinarsi del Natale e delle feste tanti italiani hanno deciso di brindare su eBay. I vini toscani sono quelli più apprezzati (71%), seguiti da quelli piemontesi (11%), da quelli veneti (3.6%), pugliesi (2.5%) e siciliani (2.2%). I dati che arrivano dal sito di e-commerce più grande della rete segnalano che si sceglie il canale web anche per vini importanti, come una bottiglia di Petrus 2004, venduta alla cifra di 1.487 euro.

Francesco BonfioParola di Vinarius

Se da una parte l’online si prospetta come un’alternativa economica credibile rispetto alle enoteche tradizionali, c’è chi dice no. Come Francesco Bonfio, alla guida di Vinarius, associazione che riunisce gran parte delle enoteche italiane. “C’è grande confusione in Italia. Non esiste alcun genere di regolamentazione relativa all’utilizzo del nome enoteca. Paradossalmente, anche un fruttivendolo che vende qualche bottiglia di vino può esporre questo termine fuori dal suo negozio. Se a questo affianchiamo i siti Internet che vendono vini, allora il discorso si fa ancora più complesso. I costi non sono sempre limitati, anzi, spesso nelle enoteche tradizionali si ha la possibilità di risparmiare. E poi il vino ha la sua fisicità, le bottiglie vanno toccate, le etichette vanno lette e il negoziante (meglio ancora se sommelier) ha la possibilità di interagire e piegare le varie tipologie di vino al cliente che, in questo modo, verrà gratificato”. In un solo caso, secondo il presidente di Vinarius, le enoteche online possono essere considerate una valida alternativa ai negozi tradizionali: “Se la vendita online è supportata da un’enoteca reale, allora le cose cambiano, perché l’online diventa semplicemente la versione web di qualcosa di vero ed esistente. Si tratta in questo caso di uno strumento utile per vendere anche all’estero”.

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori

angelica di trapano
29 marzo 2012 - 19 09
angelica di trapano

Il Signor Francesco Bonfio per me è un mito!Sempre molto gentile e professionale ma, soprattutto, sa guidarti nell'acquisto. Non potrei fare a meno di lui qui a Siena.