Bere bene. Bere responsabile

News
04 settembre 2013

Bere bene. Bere responsabile

Come ogni anno, dopo la pausa estiva sono riprese le attività di Ais Lombardia in tutte le delegazioni. Corsi e serate di degustazione a favore dei soci riempiono il ricco calendario di eventi che ci porteranno a chiudere l’anno, il 2013, ancora pieno di soddisfazioni per tutti noi.

Fiorenzo Detti

 

Fiorenzo DettiL'editoriale di Fiorenzo DettiPresidente Ais Lombardia

tratto da Viniplus di Lombardia N°5 - Settembre 2013

 

Anche negli Istituti Alberghieri di Lombardia con i quali collaboriamo, sono ripresi i corsi di sommellerie dove parliamo della cultura del vino e del bere bene, bere responsabile ad un numero sempre maggiore di ragazzi interessati e motivati. Nell’ultimo anno scolastico ben 250 giovani si sono avvicinati ai nostri corsi e siamo certi che in questo prossimo anno scolastico riusciremo a fare ancora meglio.

I corsi di formazione, nel 2013, hanno incontrato ancora un crescente interesse. Sempre più persone, appassionati e addetti ai lavori, hanno voluto frequentare i vari livelli di formazione per approfondire con la nostra Associazione la cultura del vino.
Siamo pronti anche ad andare in stampa con la nuova edizione di Viniplus, la Guida ragionata alle produzioni vinicole di qualità in Lombardia, edizione 2014: abbiamo incrementato ancora il numero delle aziende che hanno aderito, superando le 250 presenze. Le migliori realtà vitivinicole lombarde quest’anno potranno presentare le loro eccellenze al banco di degustazione di novembre che verrà effettuato a Milano in occasione della presentazione della guida.


Un solo rammarico: i consumi di vino in Italia sono sempre stagnanti. Tiene abbastanza bene l’esportazione che assorbe il 60% della nostra produzione, ma in casa si beve sempre meno. È un vero peccato che un paese vitivinicolo come il nostro abbia un consumo pro capite di 100 grammi di vino al giorno. Forse se si riuscisse ad abbassare l’Iva anziché pensare di alzarla ulteriormente, si potrebbe aiutare moltissimo tutto il settore vitivinicolo.
Un comparto, quello del vino, che è bene sottolineare come occupi migliaia di persone lungo tutta la filiera. Si paga un’imposta del 10% sull’uva da vino e poi sul prodotto finale viene più che raddoppiata! Un prodotto che fa parte della nostra cultura, della storia dell’uomo dalla Bibbia ai giorni nostri, è mai possibile che debba pagare la stessa Iva applicata al caviale, ai gioielli o alle macchine di lusso?
Quando i nostri politici riusciranno a capire questo, sarà probabilmente troppo tardi!

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I commenti dei lettori

Fiorenzo Detti
12 settembre 2013 - 07 37
Fiorenzo Detti

Buongiorno Anna,
mi piacerebbe veramente poter scrivere sul nostro sito Ais Lombardia che anche a Pavia l%u2019Associazione collabora con un Istituto alberghiero, portando al suo interno il nostro programma di formazione e cultura sul vino.
Questo per due motivi fondamentali: il primo è che Pavia è la mia città e mi piacerebbe un giorno coinvolgerla nel progetto, il secondo è che in questo modo si farebbe formazione in una provincia vitivinicola che ricopre con il nostro Oltrepò Pavese oltre la metà dell%u2019area vitata di Lombardia.
Conl'Istituto Alberghiero in via San Giovannino in passato avevamo collaborato con alcuni momenti formativi attraverso l%u2019Associazione Commercianti (ASCOM) quando io ero Presidente Provinciale dei Pubblici Esercizi. Chissà che il prossimo Istituto che si unirà ai sei che oggi gestiamo in Lombardia non sia proprio uno pavese?

Presso il Detti & Spiriti di Via Gilardelli, 18 a Pavia potrà ritirare la nostra Guida dei Vini 2013 che Ais Lombardia le omaggia, ringraziandola per la mail.
Un caro saluto.

Anna Orlando
10 settembre 2013 - 14 01
Anna Orlando

Buongiorno a voi tutti , lavoro esemplare come sempre. Gradirei che faceste una visita con la vostra esperienza nell' Istituto Alberghiero Regionale di Pavia , sono sicura che riscontrerete pareri favorevoli e ragazzi pronti a mettersi in gioco. Grazie Anna