Didattica della comunicazione

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06 novembre 2013

Didattica della comunicazione

Il 14 e 15 settembre si è svolto il seminario “Comunicazione e programmazione didattica” presso la sede centrale dell’Associazione Italiana Sommelier di Milano. Un seminario gestito a quattro mani dai relatori Rossella Romani (Responsabile Nazionale Area Formazione) e Antonello Maietta (Presidente Associazione Italiana Sommelier).

Matteo Galiano

Rossella Romani e Antonello MaiettaUna tappa fondamentale per chi desidera intraprendere il percorso di relatore A.I.S. e un utile ripasso per chi il compito di relatore lo svolge da tempo all’interno dell’associazione. Giunto alla sua 27ma edizione, il seminario ha attraversato l’Italia formando molti sommelier delle varie delegazioni. Durante la sessione di benvenuto Rossella Romani ha sottolineato come in dieci anni di incontri itineranti l’esperienza sull’argomento sia aumentata grazie allo scambio reciproco e all’aggiornamento continuo sulle nuove tecniche di comunicazione che nel corso degli anni sono state scoperte e rese note nella bibliografia disponibile sul mercato. Gli argomenti trattati hanno riguardato le tecniche di comunicazione efficace in tutti gli aspetti: scritto, parlato e visivo. Ad esempio: come rivolgersi al pubblico, presentare un argomento, cogliere l’attenzione e mantenerla viva. Il seminario prevedeva anche la simulazione delle lezioni dei tre livelli di formazione per aspiranti sommelier, l’approfondimento degli argomenti con un occhio di riguardo alla tecnologia che, al pari della comunicazione, si è evoluta introducendo l’uso di computer e software come Microsoft PowerPoint. Il modo più indicato e diretto per presentare la lezione al pubblico, l’organizzazione degli argomenti, un numero corretto di slide che corrisponda alla profondità dell’argomento trattato e sia proporzionato al tempo a disposizione del relatore; quali informazioni fornire a video e quali argomentare a voce; l’utilizzo di poche immagini selezionate e che rispecchino l’argomento trattato. Questi i principali punti sviluppati.

Molto interessante è stato il confronto di alcune presentazioni create in passato da alcuni colleghi diventati in seguito relatori: com’erano prima e come sono diventate dopo un’attenta analisi e correzione. Il prima e dopo la cura. Lo stesso metodo è stato applicato anche alle presentazioni create per l’occasione da alcuni partecipanti al seminario. Insieme ai relatori e ai corsisti hanno potuto analizzare e impostare al meglio le proprie slide applicando la teoria appena ascoltata. Un lavoro di snellimento, organizzazione puntuale e scorrevole dei concetti al fine di aumentare la fruibilità delle informazioni giungendo infine al controllo del tempo di esposizione. Un aspetto fondamentale che più degli altri può avere effetti negativi sull’attenzione, sullo svolgimento della presentazione e sulla fase di degustazione dei vini che normalmente termina le lezioni. L’aspetto pratico del corso è stato completato con la degustazione di alcuni vini durante entrambe le giornate, ma con particolare attenzione all’uso della corretta terminologia e alla spiegazione dei singoli termini al pubblico.

Fonte foto: www.enonews.it

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