Olio Officina Food Festival. Olio e non solo

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26 gennaio 2014

Olio Officina Food Festival. Olio e non solo

Si è appena conclusa “Olio Officina Food Festival” a Milano. Tre giorni dedicati all’olio e non solo. Tante le conferenze sull’olio, i suoi vari impieghi, in cucina e fuori, come nel campo medico. Provocatoria e ricca di spunti la presentazione del libro “Osti sull'orlo di una crisi di nervi” di Valerio M. Visintin, critico del Corriere della Sera e ViviMilano

Camilla Guiggi

Olio Officina Food Festival 2014I seminari hanno dato anche spazio alla bellezza di alcuni paesaggi rurali caratterizzati dalla presenza di ulivi secolari, così tipici di alcune campagne italiane.

Forse non tutti sanno che in Toscana, una delle principali zone olearie italiane, sorge l'olivo (o ulivo) più vecchio al mondo. A Magliano, appena fuori dal paese, vicino alla Chiesa della Santissima Annunziata, si trova un vecchio uliveto dove si può ammirare l'incredibile "Olivo della Strega", censito tra gli "Alberi Monumentali della Toscana", la cui età stimata è di oltre tremilacinquecento anni. Questo lo colloca tra i più vecchi olivi conosciuti al mondo, ancor più vecchio di quelli dell'orto del Getzemani. La pianta presenta un enorme tronco, che ha una circonferenza di circa otto metri e mezzo. La parte viva dell'albero si trova rivolta a sud; nel corso dei secoli le parti più antiche sono morte e sono state sostituite da altre più giovani.

Al di là delle storie di streghe, è emozionante trovarsi al cospetto di questo albero millenario circondato da altri vecchi ulivi.

Olio Officina Food Festival 2014

Rispetto alla precedente edizione si è dato molto più spazio anche all'aceto Balsamico e all'aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Incontri, seminari e degustazioni, curati dall'Acetaia Giuseppe Cremonini, per sfatare false convinzioni e miti su questo prodotto che si è conquistato l'appellativo di "oro nero", visti, anche, i prezzi che le piccole ampolle sfiorano. Tra i vari argomenti trattati si è puntato molto sulla differenza tra l'aceto Balsamico e l'aceto Balsamico Tradizionale, tra DOP e IGP, che sta non solo nella tecnica di produzione, ma anche nella concentrazione del mosto, del gusto e la loro diffusione su scala italiana ed internazionale.

Tra le varie degustazioni di olio in programma troviamo anche quella dell'olio del Garda, a cura del Consorzio di Tutela dell'Olio Extra Vergine di Oliva DOP Garda. Questa DOP comprende i territori delle province di Brescia, Verona, Mantova e Trento e si divide in tre zone, la sponda trentina, quella bresciana e quella orientale, con gusti e sapori differenti. Sul sito del Consorzio è possibile scaricare anche il libro "Extra vergini del Garda - Istruzioni per l'uso" di Luigi Caricato, ideatore e direttore Olio Officina.

Olio Officina Food Festival 2014Interessante e provocatoria è stata anche la presentazione del libro "Osti sull'orlo di una crisi di nervi" di Valerio M. Visintin, classe 1964, giornalista e critico gastronomico per il Corriere della Sera e ViviMilano. Presenti sul palco anche Luigi Caricato, Aldo Palaoro e Ilaria Santomanco, che ha descritto benissimo la "filosofia" del libro nell'articolo pubblicato sul sito AIS Italia. Non mi soffermerò, quindi, sul libro, ma sulla critica provocatoria che è stata fatta alla classe dei giornalisti, dei pubblicisti ed dei blogger, gli ultimi arrivati dal mondo del web.

Ovvero, queste persone scrivono veramente o fanno dei semplici copia e incolla? Fanno solo recensioni positive in base ai vantaggi che possono ottenere o hanno il coraggio di esprimere un proprio giudizio? Gli italiani conoscono la propria lingua e, cosa ancora più dubbia, la grammatica di quest'ultima? Sono ancora attratti da un buon libro, per il suo contenuto, o solo dall'immagine stampata sulla copertina? I seguitissimi programmi televisivi o i best seller dei libri avrebbero lo stesso successo anche se fossero stati scritti da persone non famose?

Chiudo con una domanda che mi sorge spontanea: dovremmo, forse, tutti girare in incognito, come Visintin, per poter esprimere liberamente un nostro giudizio? E come giudicare, infine, il popolo del web che vive solo per autoreferenziarsi sui social network o sui blog?

Con queste domande, a cui cercare di dare una risposta, non resta che darsi appuntamento al prossimo anno per nuovi seminari, conferenze e trattati culinari incentrati sull'olio che rappresenta uno dei grandi patrimoni nazionali.

 

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