In crescita i vigneti Bio in Lombardia

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08 aprile 2014

In crescita i vigneti Bio in Lombardia

Un nicchia in crescita. Diversi produttori lombardi hanno, infatti, scelto di convertire le loro coltivazioni tradizionali in biologiche. Le maggiori estensioni in provincia di Pavia (500 ettari, 44 produttori) e Brescia (285 ettari, 41 produttori).

Redazione

Vini Bio«Anche se l’adesione al biologico è ancora a livello di nicchia di mercato è innegabile che si tratti di una tendenza da considerare con grande attenzione». È il commento di Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, durante la 48esima edizione del Vinitaly di Verona.

Diversi produttori lombardi, infatti, hanno scelto di convertire le loro coltivazioni tradizionali in biologiche. La provincia con la maggiore estensione bio in Lombardia è quella di Pavia, con più di 500 ettari di vigneti biologici e che rappresenta il 58% del totale delle coltivazioni bio della Lombardia. Quasi un quinto di queste vigne sono state convertite nell’ultimo anno. Al secondo posto la provincia di Brescia, con 285 ettari, pari al 32% del totale regionale: un dato in forte crescita, visto che l’area destinata a vigneti bio è cresciuta del 50% negli ultimi 12 mesi.

Anche come numero di aziende si conferma la prevalenza delle due provincie citate: prima Pavia, con 44 produttori, mentre in provincia Brescia se ne contano 41. Seguono, ben distanziate, Mantova (17 cantine, 38 ettari vitati bio, il 20% dei quali in conversione) e Bergamo (11 cantine, 25 ettari, 8% i vigneti in conversione).

«Il passaggio al biologico può rivelarsi decisivo per espanderci in alcuni mercati importanti, come quello tedesco - è il commento di Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia -. Inoltre, rappresenta anche un forte impulso per la ricerca di livelli qualitativi sempre più alti in una produzione che, già oggi, conta in Lombardia quasi il 90% dei vini prodotti a denominazione di qualità».

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