Centro vitivinicolo Riccagioia e Azienda Agricola Travaglino

L’Oltrepò Pavese è una regione viticola di grande estensione e dall’enorme peso produttivo ed è considerata la terza area Doc più importante d’Italia dopo il Chianti e l’Asti. L’Oltrepò costituisce il bacino di produzione e valorizzazione del pinot nero più grande d’Italia.

Ferrari Simona e Terribile Laura

 

RiccagioiaLa nostra giornata inizia a Casteggio con la visita del centro di Riccagioia, dove ci attende sorridente il direttore del Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, dott. Carlo Alberto Panont.

Il Centro di Riccagioia è una delle sedi territoriali di ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste), specializzato in attività di ricerca e servizi per il settore vitivinicolo e l'agricoltura collinare appenninica.

Il Centro occupa una superficie di 50 ha, coltivata a vigneti, frutteti e seminativi, dispone di una cantina per prove di micro e mesovinificazione e di un laboratorio enologico, è dotato di serre utilizzate per le attività del Nucleo di premoltiplicazione del materiale viticolo, organizza e realizza le attività didattiche relative al progetto formativo del corso di laurea in viticoltura ed enologia della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano.

Il direttore Panont ci illustra la storia del Centro e ci guida nella visita della nuova ala ristrutturata che ospita le aule didattiche, i laboratori dove vengono effettuate le analisi chimico-fisiche e batteriologiche spiegandoci che nel centro è possibile trovare una delle più vaste collezioni di varietà e cloni di uva da vino presenti in Italia.

Infine ci accomodiamo nella biblioteca del centro, dove sono presenti riviste scientifiche di tutto il mondo che parlano di viticoltura ed enologia ed accompagnati dal dott. Panont iniziamo la degustazione dei vini della nuova tendenza produttiva dell’Oltrepò, i CRUASE’.

 

Cruasè è un marchio di Metodo Classico Docg, di proprietà del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, vinificato in rosato per la prima volta da un’unica uva a bacca nera: il Pinot Nero e con estrazione del colore in pressatura. Cruasé è un neologismo ricavato da Cru (selezione, piccolo appezzamento di terreno) o, meglio ancora, Cruà, antico nome per eccellenza nel XVIII secolo del vitigno/vino dell’Oltrepò Pavese, e Rosé. Cruasé non è, quindi, una fredda invenzione del marketing, ma la veste moderna e di grande appeal di un’antica tradizione vitivinicola lombarda.

Il primo cruasè che degustiamo è del podere San Giorgio in località Santa Giulietta, a seguire il cruasè dell’azienda Scuropasso in località Pietra de’ Giorgi, il terzo cruasè della cantina di Canneto Pavese in località Canneto Pavese, il quarto cruasè dell’azienda Torrevilla in località Torrazza Coste, il quinto cruasè dell’azienda Cà di Frara in località località Mornico Losana e l’ultimo cruasè è prodotto da Piccolo Bacco dei Quadroni in località Montù Beccaria.

Nonostante le differenti impronte di ogni singolo produttore, dalle degustazioni emergono le caratteristiche salienti del cruasè che sono: presenza di suoli con tessiture fini, localizzate prevalentemente in aree alte e fresche, il frutto di una pressatura soffice, di una leggera macerazione delle bucce col mosto, della lenta fermentazione in bottiglia, del gusto seducente ed elegante, gusto fruttato e minerale e dal sapore deciso e persistente.

Infine degustiamo tre pinot neri dell’Oltrepò, il primo delle cantine Francesco Montagna, in località Broni, del 2009, presenta un colore rosso rubino di ottima trasparenza, intenso e dove si avverte una leggera rosa e frutti di bosco. A seguire il pinot nero dell’azienda Verdi bruno di Paolo del 2007, in località Canneto Pavese con maturazione di 10 mesi in barrique di rovere, dal colore Rosso abbastanza scarico con riflessi lievemente aranciati e per finire il pinot nero dell’azienda agricola Montelio, del 2007, in località Codevilla anch’esso di in colore rosso rubino scarico, abbastanza complesso e con una discreta freschezza.

 

Nel primo pomeriggio, ringraziamo il direttore del consorzio dott. Panont per la disponibilità e la cordialità  dimostrata e continuamo la nostra giornata dirigendoci verso l’azienda agricola Travaglino che è situata in posizione centrale dell’Oltrepo viticolo precisamente a Calvignano (PV), borgo delle colline di Casteggio a 25 Km a sud di Pavia e a 40 Km da Milano, dove veniamo accolti dall’Enologo dott. Fabrizio Maria Marzi.

TravaglinoTravaglino produce grandi vini dal 1868, con 80 Ha vitati coltivati con le nobili varietà Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Riesling Renano, Chardonnay e con vitigni autoctoni Croatina, Riesling Italico e Barbera per una produzione annua di 240.000 bottiglie.

L’azienda nel corso degli anni ha raggiunto il connubio tra la tradizione del passato e l’innovazione del presente affiancando alle barriques per l’affinamento dei vini, più moderni vinificatori in acciaio, in quanto è alla costante ricerca del raggiungimento della massima qualità.

Iniziamo con la visita alla Cantina guidati dal Sig. Giuliano, il quale accompagnandoci nel percorso della filiera produttiva dell’azienda ci ha illustrato ogni passaggio, dalla spremitura delle uve fino all’affinamento del metodo classico che riposa sotto le volte sotterranee dell’azienda; si può vedere con molta semplicità l’attenzione dedicata, da chi opera all’interno della Travaglino, alla produzione dei vini.

 

Al termine della passeggiata in Cantina ci accomodiamo nella sala adibita alle degustazioni, ambiente molto accogliente e raccolto.

Il vino scelto per aprire la degustazione è il Montecérésino Cruasé Millesimato Brut D.O.C.G. 2008, questo a confermare che le aziende dell’OltrePo Pavese hanno seriamente intrapreso la “sfida” lanciata dal loro territorio fondando il Cruasé ovvero MODO DI FARE SPUMANTE METODO CLASSICO CHE APPARTIENE ALL’OLTREPO PAVESE.

Rosè ottenuto dalla criomacerazione delle uve, 100% Pinot Nero, subisce una rifermentazione in bottiglia di 24 mesi. Vino di grande struttura, sentori di frutti rossi, floreali di rosa canina sapido e armonico è consigliato a tutto pasto, appartiene alla linea Classici millesimati D.O.C.G. dell’azienda.

Il vino successivo in degustazione è il Grand Cuvée 2006, Pinot Nero 100%, affinamento 36 mesi, a seguito di una spremitura soffice delle uve, sprigiona sentori di fiori di sambuco e guscio di nocciola, suggerito come aperitivo o a tutto pasto, appartiene alla linea Classici millesimati D.O.C.G. dell’azienda.

Come terzo vino abbiamo modo di degustare il Campo della Fojada, vigna storica dell’azienda, vino composto da un blend di Riesling Renano e Italico, all’olfatto profumi intensi erbacei e minerali, grande struttura e buona sapidità, trova i giusti abbinamenti con piatti leggeri a base di carni bianche o pesce, formaggi freschi. Da sottolineare che è il vino più premiato dell’azienda e fa parte della linea Vigne storiche D.O.C.

Passiamo al quarto vino, il “Pernero”, vino appartenente alla linea Varietali D.O.C. dell’azineda è un vino “giovane”, prodotto pensando ad un consumo quotidiano del Pinot Nero. Mantiene i connotati precisi del Pinot, presentando profumo vinoso e di frutta rossa. Abbinamenti consigliati con piatti a base di carni.

Quinto ed ultimo vino che ci viene servito è il Poggio della Buttinera 2006, linea aziendale Riserve D.O.C..

Ottimo vino rosso, ottenuto dalla spremitura di uve Pinot Nero Borgogna, affinamento in barriques per 12 mesi, complesso, intenso e persistente sprigiona sentori terziari, note speziate, vino di buona struttura ed equilibrato si abbina con selvaggina, arrosti e formaggi a lunga stagionatura.

Nel ringraziare l’Enologo dott. Marzi per l’interessante degustazione svolta dei prodotti dell’Azienda Travaglino, restiamo in ascolto di questo territorio, augurandoci che la sfida Cruasé trovi la giusta collocazione nel mondo vitivinicolo nazionale ed internazionale. 

 

 

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