Lo Chenin Blanc, un vitigno dalla personalità sfaccettata.

Racconti dalle delegazioni
08 febbraio 2012

Lo Chenin Blanc, un vitigno dalla personalità sfaccettata.

La serata sullo Chenin Blanc, promossa dalla delegazione di Monza ed organizzata da Stefano Cesana, patron del ristorante “Il Chiodo” di Usmate, non poteva aprire in modo migliore la nuova stagione 2012.

Giordana Talamona

“Tutti i vini degustati questa sera sono stati di un livello eccelso” – ha commentato Guido Invernizzi, ringraziando Stefano Cesana per la selezione dei prodotti. Lo Chenin Blanc, vitigno autoctono della Valle della Loira, è stato proposto, durante la serata, in versioni diverse, dallo spumante metodo champenoise, ai vini da uve botritizzate, passando attraverso la sfaccettata personalità di quelli secchi.

Lo Chenin Blanc è un vitigno ricco di acido tartarico e citrico, sostanze che gli conferiscono un alto potenziale di invecchiamento, secondo solo a quello dei Riesling renani. Oltre alla forte acidità, lo Chenin è caratterizzato da un buon grado zuccherino, con elevato potenziale alcolico, che aumenta ulteriormente la sua serbevolezza.

Versatile, di grande carattere, questo vitigno si adatta bene a climi e terreni diversi, tanto da essere stato coltivato anche in Sud Africa, portato a fine Ottocento dal professor Perold, lo scienziato che realizzò anche il Pinotage.

Nella Loira la sua coltivazione è concentrata nella zona di Anjou-Saumur e nella Touraine, con clima oceanico, inverni miti, estati calde e basse escursioni termiche. I terreni di queste zone  sono composti da ardesia, un minerale – lo stesso che troviamo in Germania, nella zona del Reno e della Mosella – responsabile della mineralità di questi vini, oltre a scisti composti da depositi carboniferi e da tuffeau di origine vulcanica.

Nella zona dell'Anjou, sulla sponda destra della Loira, lo Chenin Blanc si esprime bene nella versione secca, mentre nella sponda sinistra in quella botritizzata. Questo vitigno è infatti caratterizzato da una buccia sottile che può essere facilmente attaccata dalla botrytis cinerea, la muffa nobile, che nella zona del Coteaux du Layon dà vini di grande livello, nelle denominazione Bonnezeaux Coteaux du Layon e Quarts-de-Chaume. L'incontro tra i due fiumi, il  Layon e la Loira, crea infatti le condizioni ideali per la formazione delle nebbie che aiutano il proliferare della  botrytis, che può attaccare totalmente o parzialmente il grappolo dello Chenin Blanc.

Nella zona del Savennières, la più famosa per lo Chenin Blanc,  si trovano due cru di alto livello, la Roche-aux -Moines e il celeberrimo Coulée-de-Serrant, di Nicolas Joly, antesignano dell’agricoltura biodinamica in Francia.

Nella Touraine, sulla riva destra del fiume, si trova Vouvray la denominazione più nota per lo Chenin Blanc che viene prodotto in tutta la gamma, dai vini secchi, agli spumanti sino a quelli dolci botritizzati. Sulla riva sinistra del fiume si trova un'altra denominazione, la Montlouis, considerata minore, a torto, dov'è possibile trovare dei prodotti dall'ottimo rapporto qualità-prezzo.

I vini degustati durante la serata, da Guido Invernizzi.

Vouvray Methode traditionelle reserve – Clos Naudin – 2002: giallo paglierino intenso brillante con bollicine fini, numerose e persistenti. Naso complesso con note di frutta matura (pesca), lievito, crosta di pane, miele, frutta secca. In bocca colpisce la freschezza che fa immaginare un'ulteriore potenzialità di invecchiamento.

Saumur “Entre deux voyes” - Blanc P'tit Domaine – 2008: giallo paglierino, intensi profumi eterei (trielina, smalto) su base agrumata e spezie dolci. In bocca è morbido, con ritorni di agrumi e spezie. Lunga persistenza. Il vino non ha fatto la malolattica ed è stato affinato in barriques di terzo, quarto e quinto passaggio.

Fiefs Vendeens Brem – Michon – 2008: giallo dorato carico. Frutta gialla matura, spezie dolci ed una caratteristica nota di distillato. Buona mineralità al naso - data dalla vicinanza al mare – che in bocca si esprime con una elegante sapidità, su un inaspettato fondo di morbidezza.

Anjou Blanc “Les Fouchardes” - Ferme de la Sansonniere – 2007: giallo dorato, limpido. Al naso, il primo profumo atipico che emerge è quello del brodo di castagne, corredato da profumi di fieno bagnato. In bocca è morbido con un finale “metallico” che ricorda il rabarbaro. Un vino che gioca tutto sull'equilibrio dell'ossidazione su base acida, prodotto da un viticoltore biodinamico Triple A. 

Coteaux du Layon Beaulieu – Pierre Bise – 2009: giallo dorato lucente. Soffi di zafferano, mandarino candito ed “atipiche” erbe aromatiche (timo, maggiorana, rosmarino). In bocca è morbidissimo, con ritorni di cedro e il mandarino canditi su base di erbe aromatiche. La buona freschezza non lo rende stucchevole. Elegante con lunga persistenza.

Vouvray Moelleux Reserve – Clos Naudin – 2003: vino parzialmente attaccato da muffa nobile. Giallo ambrato intenso e lucente. Al naso emergono profumi complessi di miele, pesca disidratata, fichi, frutta secca e datteri. In bocca è elegante, dolce su spalla acida. 

Venerdì 10 febbraio, presso il ristorante “Il Chiodo” di Usmate, si terrà un'altra serata di degustazione in compagnia di Guido Invenizzi, dedicata ai “Bianchi e rossi di Chateauneuf du Pape”.

Durante la serata saranno degustati i seguenti vini:

·     Chateauneuf du Pape “clos” -Blanc- Domaine la Roquète - 2009

·     Chateauneuf du Pape -Blanc- Domaine Beaucastel – 2007

·     Chateauneuf du Pape -Rouge- le Vieux Telegraphe - 2009

·     Chateauneuf du Pape -Rouge- Domaine de la Vieille Julienne - 2007

·     Chateauneuf du Pape -Rouge- cuvee Etienne Gonnet - Domaine Font de Michelle - 2002

La serata di degustazione sarà abbinata ad una cena comprendente le seguenti portate:

·     Entree di Risotto al tartufo nero

·     Rognoncini di vitello alla moda di Digione

·     Crostatina di frutta con panna e crema di lamponi

Per prenotazioni potete contattare Stefano Cesana: Cell.3881746966 Tel. 039674275

E-mail ristoranteilchiodo@yahoo.it

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori