Grappe Berta. I sommelier di Monza alla scoperta dei segreti della sosta in barrique

Nel corso di una serata svoltasi presso il ristorante Capovolto di Misinto, il responsabile commerciale della distilleria Berta ha guidato i Sommelier della delegazione di Monza e Brianza scoperta di questi prodotti unici.

Paola Brambillasca

 BertaL’obiettivo era chiaro e preciso. Paolo Berta voleva superare il concetto di grappa bianca per ottenere un prodotto diverso, più complesso e con una personalità più marcata. Fu così che nel 1947 iniziò a fare invecchiare le grappe all’interno delle botti utilizzate negli anni 50 e 60 in Sicilia per conservare il Marsala all’uovo. Il risultato fu sorprendente: profumi nuovi, note torbate, gusto più marcato e un colore ambrato, frutto della sosta in legno. La strada ormai era segnata e il successo pure. A distanza di 65 anni dalle prime sperimentazioni nelle botti inizialmente usate per conservare il Marsala qualcosa è cambiato, ma la grappa Berta continua sul percorso tracciato: invecchiamenti in botti francesi di media tostatura (cambiate ogni 18 mesi) realizzate con pregiato rovere francese di Tronçais d'Allier, ideale per grandi distillati. All’interno di queste pregiate barrique la grappa riposa da 1 anno fino ai 20 nel caso del distillato di punta.

La media tostatura conferisce al prodotto un colore ambrato, un sentore inebriante di vaniglia e tabacco, accompagnato da un aroma fruttato inconfondibile. 

Di Lidia.

25% Moscato, 75% Barbera. Tre anni in botte.

Una grappa secca, austera. Un distillato dal sapore complesso che unisce l’aromaticità del Moscato alla struttura tipica del Barbera.

Tre soli Tre.

Nebbiolo. Nebbiolo da Barolo, Nebbiolo da Barbaresco

Al naso ha un impatto gentile, meno alcolico rispetto alla Di Lidia. Il profumo è ampio con tutte le belle sfumature della frutta matura, del miele, del cacao e dell’albicocca secca. In bocca è elegante. E’ la preferita dei sommelier presenti in sala per la grande personalità, l’impatto al naso non disturbato dall’aggressività dell’alcol e per la piacevolezza in bocca.

Roccanivo

Barbera. Otto anni in botte.

Al naso arriva subito il sentore tostato del legno. Poi la marasca, il cioccolato e la vaniglia. Prodotta da vinacce di Barbera della zona.

Bric del Gaian

Moscato. Otto anni in botte.

E’ la più dolce al naso fra tutte le grappe in degustazione. I profumi sono chiari, si sente tutta la delicata aromaticità del vitigno accompagnata da note di the, salvia e vaniglia. In bocca è delicata e femminile.

Riserva del Fondatore Paolo BertaPaolo Berta.

Barbera e Nebbiolo. Invecchiata 20 anni in botte.

E’ degustata in un bicchiere particolare, appositamente studiato per rendere più piacevole l’esperienza e la conoscenza di questa grappa unica. L’assenza dello stelo costringe la mano ad avvolgere il bicchiere scaldando, di fatto, la grappa versata. E’ un prodotto complesso, austero. Ogni volta che il naso si avvicina al bicchiere emergono sensazioni nuove. Prima si percepisce il sentore della frutta matura, poi del tabacco, della vaniglia fino alle note dolciastre del miele. A bicchiere vuoto si sente un caldo profumo di tabacco da pipa. 

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori