Alsazia. Un giardino e i suoi tesori

“L’ Alsace…quel beau jardin”, esclamò Luigi XIV quando la visitò per la prima volta. Una serata alla scoperta dei vini alsaziani di André Scherer, condotta da Guido Invernizzi il 13 giugno 2012 per la Delegazione di Pavia.

Gabriella Grassullo e Ezio Gallesi

Alsazia - MappaIl territorio che va da Strasburgo a Mulhouse è un drappeggio di vigneti, un’infinita ricchezza di fiori di campo, borghi dai colori pastello, campanili appuntiti, patria delle cicogne e tanto altro. La regione è diventata il luogo prediletto dove le culture si incontrano, si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente; gli alsaziani hanno saputo coltivare questo luogo, farlo prosperare per esternare autentici tesori. È conosciuto e apprezzato nel mondo, ed il vino prodotto, è senza dubbio il più prezioso e nobile dei suoi gioielli.

La posizione geografica della regione, a nord-est della Francia, ha comportato frequenti guerre e conflitti di frontiera, con numerosi visitatori, come i Suebi e i Sequani, i Romani e Franchi, ancora duchi feudali e vescovi di Strasburgo, oltre ad Armagnachi e Svedesi; insomma, realtà etniche e culturali, francese e tedesca, che hanno segnato una prima guerra di 100 anni dal 1328 al 1429, e una di 30 anni dal 1618 al 1648, per il possesso della valle del Reno e della Lorena. Sin dall’inizio del XVII sec. l’Alsazia è stata la più grande e rinomata regione viticola del Sacro Impero Romano Germanico. Divenne francese dopo la seconda guerra mondiale; tale situazione ha impresso nella popolazione, nell’architettura delle cittadine cinquecentesche, e nella vitivinicoltura, i caratteri di entrambi i Paesi, dovuta al cambio di nazionalità per ben quattro volte.

Visitando l’Alsazia, oltre al fascino dei vari luoghi, si percepisce questo strano miscuglio franco-tedesco; e possiamo confermarlo quando la visitammo con un viaggio-studio nel 2005; un bellissimo percorso tra cantine storiche come Trimbach, Hugel, Rolly-Gassmann, Klipfel, coi loro vigneti curati in modo maniacale, le cittadine di Colmar, Ribeauville, Riquewir, Rorshwir, Barr, Turkheim e alcuni i tipici ristoranti, Le Sarment d’Or, il Maximilien, il Meistermann. Un luogo da “ascoltare” e scoprire che ti lascia il desiderio di tornare.

La Geologia alsaziana è un vero e proprio mosaico; si trovano suoli con sabbia, ciottoli, marne, loss, calcare, argilla, ardesia (grigia-rossa-gialla-nera) e rocce vulcaniche. Tale varietà ha originato suoli differenti che caratterizzano in modo netto la produzione vitivinicola, tanto che gli esperti riescono a distinguere con una certa facilità i vari riesling e gewürztraminer a seconda della zona di provenienza. Il clima è semicontinentale soleggiato (1800 ore/anno) caldo e asciutto grazie al massiccio dei Vosgi che riparandolo dall’influsso oceanico gli garantisce una delle pluviometrie più basse di tutta la Francia (500-600 mm di pioggia all’anno).

La strada dei vini si stende per circa 170 km. con circa 15.000 ettari di vigneto assai parcellizzato, da Thann a Marlenheim, lungo le colline sotto i Vosgi che vanno dai 18 ai 360 mt., con pendenza dai 25-45 gradi esposti a sud-sud/est; fin dall’epoca Napoleonica l’Alsazia è suddivisa nei due dipartimenti Basso Reno e Alto Reno.

L’espressione francese che “sopra ogni cosa c’è il terroir”, è sicuramente ben mirata in uno scenario simile. L’unica denominazione AOC ALSACE (1962) è la sola in Francia a riportare in etichetta il nome dei vitigni, principalmente sette: sylvaner, pinot bianco, riesling, moscato (3 cloni, bianco, rosato, ottonel), pinot grigio, pinot nero e gewürztraminer. Vitigni con precise caratteristiche e vinificati con stile francese, spesso secchi e senza residui zuccherini, che non mancano mai in eleganza, frutto, freschezza e sapidità. Solo quattro vitigni nobili possono fregiarsi della denominazione ALSACE GRAND CRU: riesling, muscat, pinot gris ed il gewürztraminer. Il sylvaner può ugualmente essere autorizzato sul territorio specifico di Zotzenberg. Altra particolarità: i territori di Altenberg de Bergheim e di Kaefferkopf possono rivendicare l’appellation Grand Cru per un assemblaggio di vitigni nobili definiti e regolamentati.

La AOC Vin d’Alsace prevede anche i termini Vendange tardive, da uve maturate a lungo su proprio ceppo di vite, sèlection de grains nobles, ottenuti da acini attaccati dalla muffa nobile, Edelzwicker, ottenuti da un uvaggio di vari vitigni tra cui lo chasselas, ed il Cremant d’Alsace, elaborato con il metodo della rifermentazione in bottiglia da vari vitigni. Conformemente alla normativa, i vini d’Alsazia (tranne il Crémant) sono sempre commercializzati nella tipica bottiglia per i «vin du Rhin», chiamata «flûte d’Alsace». Dal 1972 devono tassativamente essere imbottigliati nella regione di produzione.

Alsazia - André Scherer - Riesling Reserve ParticuliereLa serata di delegazione del 13 giugno 2012 è stata tenuta da Guido Invernizzi con 6 vini in degustazione dell’azienda André Scherer con sede a Husseren les Chateaux, vicino a Colmar:

Cremant d’Alsace – Brut Tete de Cuvèe (principalmente Pinot Auxerrois) 12% vol: paglierino brillante, perlage abbastanza fine, naso note di lievito, pesca, erbaceo, in bocca è secco, fresco e sapido con un ritorno di agrume.

Edelzwicker – Cuvèe Traditionnelle (Assemblaggio di sette vitigni alsaziani) 12% vol: paglierino, sentori di uva spina, agrumi, rosa, lavanda, il gusto è amaricante, secco non particolarmente persistente.

Sylvaner – 2011 Réserve Particuliére 12% vol: paglierino scarico, olfatto abbastanza neutro dal fruttato discreto, di buona acidità, sapido e un gusto finale ammandorlato 

Riesling – 2010 Réserve Particulière 12,5% vol: paglierino carico, al naso note fruttate e minerali, di buona struttura offre freschezza e bella vivacità, un vino che gioca sull’equilibrio, sulla finezza e persistenza, buona capacità d’invecchiamento.

Muscat d’Alsace – 2011 Cuvée Jean-baptiste (Muscat Ottonel 50%, Muscat d’Alsace 50%) 12,5% vol: paglierino; al naso, pesca, salvia, lavanda, rosmarino. Buona corrispondenza gusto-olfattiva con ritorni di balsamico ed erbe officinali. Intenso ed abbastanza persistente.

Gewurztraminer – 2008 Vendanges Tardives 13,5% vol: giallo dorato carico, all’olfatto frutti esotici canditi, spezie dolci, sfumatura mielata e floreale. Al palato offre degli aromi di frutti della passione, spezie ed una nota balsamica. Di corpo con una buona intensità e lunga persistenza gusto-olfattiva.

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