Malbec a passo di Tango

Una bellissima esperienza multisensoriale per celebrare lo spirito dell’Argentina attraverso due dei suoi simboli: il Malbec e il Tango, un abbinamento tra danza e vino che ha reso speciale questa serata.

Gabriele Merlo

 

Vini in degustazionePer una sera la Sala dell’Hotel Westin Palace di Milano si trasforma in una Milonga di Buenos Aires ed è di scena lui, uno dei balli più sensuali del continente sudamericano, il Tango.

Il tango nasce alla foce del Rio de la Plata come danza popolare, ballata soprattutto dagli immigrati giunti in Argentina da tutto il mondo, verso la fine del XIX secolo; nato come una mescolanza miracolosa di diversi generi musicali, dall’habanera alle musiche andaluse passando per la mazurca, il tango è una danza aperta basata sull’improvvisazione e sull’invenzione continua. La ribalta internazionale del ballo argentino si è avuta a Parigi, durante la Belle Epoque, per poi vivere il suo periodo d’oro durante la seconda guerra mondiale, facendo di Buenos Aires “la città che non dorme mai”. Dopo anni di leggero appannamento, oggi si sta assistendo ad una “rivincita del tango” con la sua diffusione in tutto il mondo.

Questo meraviglioso ballo ha numerose attinenze con uno degli altri simboli dell’Argentina, il vino Malbec. Entrambi sono frutto del genio e della tenacia degli immigrati d’oltreoceano, giunti nel continente sudamericano per cercare fortuna. Il vitigno malbec è infatti originario della Medoc francese e si è diffuso in Argentina dal 1850, nel nuovo continente ha trovato il suo territorio d’elezione nella regione di Mendoza. Il noto enologo Roberto Cipresso ha voluto iniziare la serata raccontando la sua esperienza e la sua “malattia” per questo paese. Ha descritto l’estrema naturalità del territorio di Mendoza: i vitigni sono coltivati su di un altopiano di mille metri d’altezza, circondati dalla cordigliera delle Ande e dal deserto; qui il suolo morenico, con gesso e ceneri, ed il clima continentale determinano la necessità di un’abbondante irrigazione. La grandine, il fortissimo vento Zonda e i terremoti fanno in modo che questi vitigni, spesso a piede franco e tra i più vecchi del mondo, resistano alle più avverse condizioni climatiche e naturali.

Massimo Stasi, innamorato dell’Argentina e del Tango, con un lavoro certosino, durato più di due anni, ha voluto ricercare nei testi delle canzoni del tango i termini che facessero riferimento al mondo del vino e dei distillati. Ha quindi scelto delle opere diverse per musicalità, significato del testo e tipologia di ballo, in un crescendo di sensualità e complessità, da abbinare ai vini presentati durante la serata. La degustazione, guidata dal preparato Nicola Bonera, ha previsto l’assaggio di otto diversi Malbec argentini, suddivisi in gruppi da due vini, accomunati per caratteristiche qualitative ed abbinati a tanghi ballati magistralmente dai maestri Andrea Bassi ed Alice Gaini.

TangoIl primo ballo, denominato “Champagne Tango”, è allegro e ritmato, ed i ballerini hanno voluto esaltare la leggiadria e la vivacità. Ben si abbinava ai primi due Malbec in degustazione: anzitutto, il Malbec Bacán 2008 della Bodega Franceschini-Posenato dalla dolce finezza di profumi fruttati e floreali, che in bocca mostra tannicità setosa ed equilibrata acidità. Caratteristiche ritrovabili anche nell’altro vino, il Malbec Leo 2011 della Bodega Bianchi, dedicato al calciatore Leo Messi, la cui Fondazione ha voluto collaborare con la cantina produttrice per aiutare i bambini meno fortunati. Un vino veloce, immediato, eclettico così come il campione di cui porta il nome, esprime sentori di frutta fresca e fragrante, termina con un finale dolce e tenue.

Trasportati dalle note dello struggente tango “La Copa del Olvido”, inizia l’assaggio degli altri due Malbec. Il protagonista di questa canzone è un uomo che scopre il tradimento della donna amata ed il bicchiere di vino è il viatico per dimenticare la tristezza e la rabbia che lo attanagliano. I passi dei maestri di tango appaiono meno ritmati e veloci ma si fanno più aspri ed intrecciati come in una burrascosa lotta tra sentimenti contrapposti. I vini in abbinamento esprimono il medesimo dualismo: Il Malbec Reserva 2010 Bodega Del Fin del Mundo si presenta con sensazioni speziate crude, nere, cupe e profonde che all’assaggio esplodono con un’acidità pizzicante e una potente intensità; è un vino estremo che giunge dalla Patagonia, dalla “fine del mondo”. Il Malbec La Mascota 2010 della Bodega Santa Ana emana intensi profumi di spezie e di terra sabbiosa, al sorso è invece scontroso: acidità ed tannicità devono ancora essere placate dalle morbidezze, occorreranno perciò tempo e pazienza. Sono vini irruenti ed irrequieti che hanno bisogno di tempo per rilassarsi, per calmarsi come il protagonista del tango.

Dopo un veloce cambio d’abito Andrea ed Alice entrano in sala per ballare nuovamente; “Tango y Copas” ci racconta della triste nostalgia legata al ricordo della persona amata. “La nostalgia chiede vino e il vino chiede tanghi…” è una delle tante frasi in cui il vino s’intreccia a questa danza. Il passato e il ricordo sono ben evidenti anche durante il ballo; melanconia e tristezza traspaiono dalla coreografia dei ballerini nonostante il ritmo veloce e marcato. In questo caso i vini degustati appaiono come una soluzione alla nostalgia e al ricordo. IlMalbec 2010 Felipe Rutini è un nettare femminile, accogliente, dal carattere dolce ed appagante con un finale lungo e soave che culla verso la serenità; il Malbec Reserva Bacán 2007 della Bodega Franceschini-Posenato profuma di frutta nera disidratata, di spezie di carruba, è intenso e profondo, “saggio” al naso ma “irruente” in bocca.

TangoIl tango “Los Mareados” non ha un carattere rabbioso o malinconico, narra la storia dell’incontro di una coppia di vecchi amanti in cui si riaccende la scintilla della passione per un’ultima volta e con la frase “Oggi entrerai nel mio passato” l’uomo va dritto per la sua strada senza compromessi. Anche il settimo vino degustato è diretto e non ha compromessi, è il Malbec Reserva Finca Bella Vista 2009 Achaval-Ferrer, dall’estremo carattere fruttato e floreale, mostra grande presenza scenica in bocca, è un vino tutto d’un pezzo, dall’acidità e tannicità marcate che si presentano vigorose, senza ripensamenti.

L’ultimo Tango regalatoci dalla coppia di talentuosi ballerini, è il meraviglioso “Bebiendo contigo”, una musica ed un testo dolcissimi permettono ad Andrea ed Alice di esprimere tutta la loro armonia e complicità attraverso abbracci ed intrecci appassionati. L’ultimo vino non è da meno: nel Malbec Val de Flores 2005 Bodega Rolland i profumi sono dolci d’incenso, di spezie, di caffè e cioccolato, frutta disidratata e secca; assaggiandolo mostra grande avvolgenza e cremosità che ricordano un lungo bacio tra amanti.

Con questo felice connubio termina una serata celebrativa di un paese lontano migliaia di chilometri dall’Italia ma sentimentalmente vicino, che ha vissuto nel passato recente situazioni difficili ed è spesso finito in ginocchio, ma che è sempre riuscito a rialzarsi con forza di carattere dei numerosi popoli che l’hanno creato e in cui armonicamente convivono.

 

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