Festa d'estate sotto le stelle, con musica, ostriche, Muscadet, Chablis e Champagne

Nel titolo della serata c’è già tutto quello che ci aspetta, perché si tratta realmente e soprattutto di una grande festa a base di musica, ostriche e ottimi vini. In questa circostanza nessun relatore professionista, ma commenti e impressioni scambiati direttamente tra i presenti, sempre molto numerosi e partecipativi, i sommelier di servizio e gli organizzatori dell’AIS Lecco.

Valerio Mondini

Ais Lecco Ostriche, Muscadet e ChablisLo scenario è ancora una volta quello perfetto del Ristorante La Scarpata, tra le vigne della Cascina La Costa a Perego nella valle del Curone. A fare da colonna sonora della serata sono sempre “Gli Imbroglioni”, ormai habitué e binomio imprescindibile con questo genere di eventi.

Per l’abbinamento con le ostriche in questa occasione non solo bollicine, come in passato, ma anche un vino bianco, fresco e leggero come il Muscadet e un classico bianco secco come lo Chablis.

Si comincia con le “Fines de Bretagne”, ostriche che provengono dalla rada di Brest. Sapidità marcata e grande croccantezza delle carni sono le peculiarità che spiccano ai primi assaggi. Colpisce la grande mineralità, accompagnata dal caratteristico sentore di mare.

In abbinamento viene servito lo Chambaudièr Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie 2011 - Bruno Cormerais. Melon de Bourgogne al 100%.

«Le Muscadet dans les us et coutumes est destiné aux comptoirs de bar et à l’accompagnement des fruits de mer et poissons. Les vins que Bruno élabore ont de la matière, ils sont structurés, du caractère, puissants, gras, amples, ronds et fruités, la palette des accords s’élargie. Lors de nos journées de dégustation à la cave, si je reste sur les produits de la mer pour les cuvées d’entrée de gamme, sur les vins plus puissants, pour garder l’équilibre vin et met, il faut des plats plus relevés: épices, viandes blanches, etc … Je ne suis pas une professionnelle de la cuisine, « je bricole » les produits suivant la saison et le vin qui l’accompagnera…et l’intuition. »

Marie-Françoise Cormerais 

Ais Lecco Ostriche, Muscadet e ChablisDi colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, sembra un vino fragile all’apparenza, ma si rivela invece decisamente fresco, molto iodato, floreale e agrumato, abbastanza complesso e persistente. Dopo un inverno passato a contatto coi lieviti si ottiene questo Muscadet, che tradizionalmente si presta molto bene ad essere abbinato ai frutti di mare. Acidità e sapidità da sottolineare.

Vista la grande abbondanza di ostriche, tutte servite al naturale su cestelli di bambù, ci si può sbizzarrire ad assaggiarle in vari modi, compreso il versare un po’ di Muscadet nella conchiglia.

Si passa quindi alle ostriche denominate “Perles de Quehan” provenienti dalla Baia del Quiberon, nel sud della Bretagna. Al palato presentano una sapidità elevatissima, che arriva quasi a coprire la sensazione di grassezza delle sue carni sode e croccanti. Anche in questo caso il sapore di mare è la sensazione più forte che si registra, sensazione difficile da trovare in altre ostriche dello stesso genere.

Per l’abbinamento viene proposto lo Chablis 2011 – Bessin, chardonnay al 100%.

Jean-Claude Bessin Chablis e la moglie Evelyne sono produttori molto stimati e rinomati per il loro Chablis, proveniente da vecchie vigne, dal naso agrumato, con un tocco di iodio marino alla frutta. Acidità molto vivace e gusto rotondo. L’accostamento con un’ostrica dalla salinità così elevata è una prova impegnativa, ma questo Chablis se la cava egregiamente.

In attesa del terzo tipo di ostrica viene servito il ricco buffet con insalatina di lesso,      crostini con pancetta tesa e lardo macinato a caldo di Sartirana, crostini con caprini freschi e stagionati di Montevecchia, lavarello in carpione, polentine con il missoltino, torta salata alle zucchine, insalata d'orzo, salvia fritta, pinzimonio di verdure di stagione, frittatine alle erbe del Parco, grissini fatti in casa con crudo dolce d'Oggiono.

E mentre la maggior parte dei presenti si dirige a degustare tutte le specialità a disposizione, un gruppo ristretto di appassionati rimane inchiodato al tavolo delle ostriche e continua imperterrito a pasteggiare esclusivamente a ostriche e vino.

Ais Lecco Ostriche, Muscadet e ChablisIl rinfresco prosegue con abbondanti razioni di risi e bisi e di risotto alla monzese con luganega tradizionale, innaffiate dai vini già assaggiati con le prime ostriche.

È infine il turno dell’ostrica “Spécial Mont Saint Michel”, proveniente dall’omonima baia, nei pressi della celeberrima abbazia. Decisamente meno sapida della precedente ma con una nota iodata molto equilibrata. Grande carnosità e vaghi sentori di mandorla.  

In abbinamento viene proposto lo champagne Blanc de Blanc - Diebolt-Vallois (www.diebolt-vallois.com), da uve chardonnay al 100%.

Già degustato in precedenti occasioni è un blanc de blanc di razza, dal colore paglierino chiaro in cui spiccano le note fruttate, floreali e agrumate, ma con una spiccata mineralità  che è sufficiente per sostenere la sapidità dell’ostrica e dalla buona morbidezza.

E mentre gli incorreggibili continuano imperterriti a gustarsi alcune decine di ostriche, incrociando gli abbinamenti con i tre vini, dal buio delle vigne si vede ogni tanto sbucare qualche coppia affannata, sicuramente di ritorno da un controllo del grado di maturazione delle viti circostanti.

Appuntamento a settembre con un altro vino francese: lo Chenin blanc.

 

L’astemio: un debole che cede alla tentazione di negarsi un piacere.

Ambrose Bierce

 

Così l’amor fu la perla della sua ostrica, e Venere emerse rossa dal vino.

C. A. Swinburne

Ais Lecco Ostriche, Muscadet e Chablis

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I commenti dei lettori

domenico giudici
05 ottobre 2013 - 10 35
domenico giudici

complimenti per tutto.
Giudici D.
www.ggchampagnes.it