Riesling Rheingau

Una piccola isoletta ricoperta di vigneti, in mezzo ad un fiume e sulle rive un antico castello circondato da vigne storiche che si specchiano nelle dolci acque: siamo in Germania, nel suggestivo Rheingau

Gabriele Merlo

Il castello è lo Schloss Reinhartshausen vera e propria istituzione nella Valle del Reno ed i vigneti sono di riesling, che domina incontrastato le rive esposte a sud e ad ovest del grande fiume. A chi affidare la conduzione di questo viaggio “enologico” se non a Nicola Bonera, appassionato conoscitore di riesling e di Germania, in compagnia di Doriano Pozzetta, instancabile e preparatissimo enologo che qui vive e lavora.

Sin dal Medioevo il Rheingau è la vera e propria culla del riesling “renano”. Ben il 79% dei 3000 ettari di vigneti è dedicato a questo vitigno, qui sono nate le sue diverse tipologie: dapprima lo Spätlese, a cui sono seguite l’Auslese, il Beerenauslese, il Trockenbeerenauslese e l’Eiswein. Narra la leggenda che il messo che avrebbe dovuto portare l’uva matura del monastero di Schloss Johannisberg in assaggio al Vescovo di Fulda, così da poter iniziare la vendemmia, nell’anno 1775 non fece più ritorno. Dopo aver atteso diversi giorni, i monaci decisero di vendemmiare lo stesso per non sprecare “il dono del Signore”, vinificarono un’uva leggermente appassita, creando un vino abboccato, lo Spätlese appunto. Il vino piacque molto e, successivamente, prolungando ulteriormente la vendemmia, vennero prodotte le altre tipologie. In questa meravigliosa terra di monasteri, castelli e pittoreschi villaggi circondati da vigneti, che si estende longitudinalmente da Wiesbaden a Rüdesheim, per poi risalire fiume sino a Lorch, a pochi chilometri da Francoforte, il riesling ha trovato la perfetta armonia. I suoli ricchi di löss e ardesia ed il clima fresco, mitigato dal Reno, donano ai vini grande struttura ed eleganza. Qui come in Francia, i vigneti sono stati suddivisi in veri e propri Grand Cru, gli Erstes Gewächs: appezzamenti classificati in base all’esposizione, al tipo di terreno, alle ore di sole ed alla quantità di pioggia e la cui potatura e la successiva vinificazione seguono regole severe.

Schloss Reinhartshausen si colloca in questa realtà come la cantina privata più grande ed importante della Westin Palace Milano - Degustazione Rieslingregione, possedendo ben 82 ettari coltivati a vite. Tra i tanti vigneti spiccano ben 15 Cru e alcuni dei più importanti Erstes Gewächs: su tutti Marcobrunn, conosciuto e apprezzato da Goethe e Brahms, che dona ai vini grande potenza e struttura; quelli invece che derivano da Schlossberg, il vigneto “monopolio” del castello, risultano classici ed eleganti, i vini di Siegelsberg, posto un poco più in alto rispetto ai precedenti, sono potenti ed intensamente fruttati. Tra i suoi possedimenti vi è anche la pittoresca Isola di Mariannenaue, dedicata alla più importante proprietaria del castello, la principessa Marianne di Prussia, esiliata qui dal marito nel 1855 a causa del suo un tradimento. Il suolo calcareo e sabbioso dell’isola mal si adatta alla coltivazione del riesling per produrre vini d’eccellenza; la grande fertilità ed il particolare microclima permettono invece alle vigne di pinot bianco, chardonnay, e sauvignon di esprimersi in vini intensamente freschi e profumati.

Ma ora lasciamo spazio agli “Ori del Reno” di wagneriana memoria, i seducenti Riesling di Schloss Reinhartshausen, in una degustazione capace di tornare indietro nel tempo:

Riesling Qualitätswein Trocken 2012

È il vino “base”, una cuvée proveniente da diversi cru, esprime sensazioni agrumate e floreali, fragrante, all’assaggio, colpisce per freschezza e mineralità.

Erbacher Siegelsberg Riesling Trocken 2012

Prodotto dal un singolo Cru di Erbach, il Riesling Siegelsberg si presenta da subito spigoloso e dotato di grande balsamicità, su tutti prevalgono sentori di menta ed eucalipto, per poi evolvere in floreali e fruttati di ribes bianco.

Bottiglie RieslingErbacher Schlossberg Riesling 2008/2007/2002

Vini provenienti dai 3,5 ettari dell’Erstes Gewachs di Schlossberg, il vigneto del castello, posto in un terreno in leggera pendenza e ricco di löss.

L’annata 2008 non è stata affatto semplice nel Rheingau a causa delle continue piogge. Il vino prodotto in queste difficili condizioni emana effluvi di uva matura e toni dolci di frutta che pian piano lasciano il posto  a note cremose, burrose e persino caramellate, per terminare con cenni di lievito. Un vino fermo, riflessivo che avrà bisogno di anni per potersi tranquillizzare.

Le annate 2007 e 2002 sono state meno complicate della precedente e molto simili tra loro. Il Riesling Schlossberg 2007 mostra subito sia al naso che all’assaggio un’impronta minerale molto marcata, salmastra, quasi salata; con un lieve accenno amarognolo.

L’assaggio dell’annata 2002 è invece incentrato su profumi dolci, di miele, frutta sciroppata, per poi dare a spazio alla cera, alla vernice e ad una lieve balsamicità. In bocca ritornano il fruttato e la dolcezza che mitigano l’acidità comunque presente.

Wisselbrunnen Riesling Kabinett 2009

Le sensazioni olfattive che regala questo Riesling del Cru di Wisselbrunnen ricordano molto i profumi di Siegelsberg: balsamicità soprattutto, sentori floreali, agrumati e buona mineralità. Assaggiandolo si nota una leggera e particolare abboccatura che gli dona grande bevibilità.

Wisselbrunnen Riesling Auslese 2003

Un vino di grandi eleganza ed armonia sia olfattiva che gustativa, nuances dolci di frutta tropicale, che all’assaggio sono ben equilibrate da un’acidità espressiva. Un classico riesling ottenuto da vendemmia tardiva.

Erbacher Schlossberg Riesling Auslese 2003

Un brillante giallo dorato è preludio di un olfatto in cui emergono preponderanti note di frutta gialla e tropicale mature, dolci di burro e caramello e su tutte lo zafferano, il classico profumo che regalano i grappoli botritizzati con cui è stato prodotto questo magnifico nettare che strizza l’occhio a blasonati Sauternes.

Ed ora tutti sull’aereo, destinazione Francoforte, per ammirare coi propri occhi quest’incantevole fiume e le colline che lo circondano, patrimonio dell’Unesco, ed assaggiare nuovamente i suoi ammalianti gioielli dorati.

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