I grandi passiti d’Italia e il Moscato di Scanzo

Racconti dalle delegazioni
04 novembre 2015

I grandi passiti d’Italia e il Moscato di Scanzo

Si è tenuta al Ristorante “Il Tesoro Living Resort” di Rivalta Sul Mincio la serata organizzata da Ais Mantova, che prosegue la rassegna di cene-eventi con i sommelier, dedicata ai grandi vini passiti ed in particolare al Moscato di Scanzo

Cristina Maggi

Manuele Biava e Luigi BortolottiAd introdurre la serata, insieme al nostro delegato Luigi Bortolotti, Manuele Biava, titolare dell'omonima azienda e punto di riferimento dell'intera area di Scanzorosciate. In effetti l'azienda Biava è situata in quella che da sempre è considerata la culla del Moscato di Scanzo con i vigneti che ricoprono la zona più alta del Monte Bastia sotto la chiesetta che sovrasta la collina. La particolare formazione rocciosa detta "sas de luna" in cui affondano le radici le vecchie vigne e la superba esposizione al sole portano ad una produzione estremamente ridotta del prodotto ma che dà origine ad un vino particolarmente ricco di aromi e di forza straordinaria. 

La degustazione, in abbinamento ai piatti preparati dallo chef Marco, è iniziata con Le Tense Sassella Valtellina Superiore DOCG dell'Azienda Nino Negri. Questo vino è ottenuto da uve Nebbiolo (Chiavennasca) in purezza dalla sottozona Sassella. Dopo la vinificazione "in rosso" con una breve macerazione ed una breve sosta in acciaio, un quarto di vino si affina in botti grandi di rovere francese da 32 e 57 Hl per 20 mesi ed il resto in barriques di rovere francese ed americano per 16 mesi. Segue un affinamento in bottiglia per 4 mesi prima della commercializzazione. Di colore rubino scuro al naso si presenta con sentori molto complessi con suadente fragranza di confettura di lamponi, fondo di prugna essiccata e con ricordi di rosa di macchia, amarena matura e spezie. In bocca risulta morbido, di buona struttura e sapidità con un finale armonico, molto equilibrato e persistente. 

Si sposa molto bene con il primo piatto di Maccheroncini al Ragù d'Anatra e Mousse al formaggio DOP "Strachitunt". Prodotto da Guglielmo Locatelli è l'unico formaggio della Val Taleggio, a latte crudo di mucche brunalpine rigorosamente d'alpeggio, ad erborinatura naturale prodotto in quantità ridotta di fatto "progenitore" del gorgonzola.  Presenta un sapore aromatico ed intenso con connotazioni piccanti più o meno pronunciate a seconda della stagionatura. 

Dopo il primo vino rosso si è passati alla degustazione dei passiti bianchi in abbinamento con un tris di paté artistici pensati dallo chef accompagnati da composte di frutta e assaggio di Strachitunt. 

Due annate in degustazione del vino da tavola passito Giallo dell'Azienda Agricola Biava  e più precisamente il 2010 ed il 2007 ottenuto da uve moscato bianco appassite per almeno 6 mesi. Di colore giallo con riflessi ambrati, molto aromatico, complesso all'olfatto e con una buona persistenza al gusto supportata da una bella freschezza e dolcezza con evidenti note di moscato. Le due annate si differenziano tra di loro per una maggiore struttura rilevata sull'annata del 2007 rispetto alla più giovane. Ottimi prodotti ottenuti per la maggiore grazie al grande impegno durante tutte le fasi di lavorazione di Manuele durante tutte le fasi di lavorazione.   

L'altro passito bianco in abbinamento è stato l' Exenthia sempre dell'Azienda Biava, annata 2006, conosciuto storicamente come "vino del vescovo", la cui vinificazione è frutto di una ricetta antica. Si ottiene da uve moscato bianco, moscato fior d'arancio e in piccola parte da moscato di scanzo appassite per almeno sei mesi su graticci all'aperto. Color ambra, molto aromatico e al palato supportata da una buona struttura la morbidezza la fa da padrona pur mantenendo una buona acidità. Ottimo vino molto complesso con lunga persistenza gusto-olfattiva. 

Con i passiti rossi lo chef ha proposto Mousse di Cioccolato extra-bitter con bacon caramellato e torta sbrisolona con cioccolato fondente. 

Annata 2011 per il Recioto della Valpolicella Classico D.o.c. delle Cantine Buglioni di colore rosso rubino carco e con profumi intensi di frutta surmatura, ciliegie, prugne sotto spirito e nei profumi terziari si riconoscono sentori di cacao, vaniglia e tabacco. In bocca la dolcezza è ben amalgamata alle note di lieve acidità. Gusto avvolgente, buona morbidezza e finale di buona persistenza. 

Annata 2009 invece per il Recioto della Valpolicella Classico D.o.c. della Azienda Agricola Nicolis. Splendido vino da dessert ma che si sposa molto bene anche con formaggi teneri e saporiti. Di colore rosso granato carico al naso si avvertono sensazioni molto intense di violetta, rosa selvatica e giaggiolo unitamente a sfumature di vaniglia. In bocca questo vino si presenta di ottima struttura, vellutato e con una cremosa dolcezza. Sul finale esprime tutto il suo carattere con una lunga persistenza gusto-olfattiva. 

Moscato Di Scanzo - Biava

Si è passati poi a una "mini-verticale" di Moscato di Scanzo D.o.c. dell'Azienda Agricola Biava nelle annate 2011, 2010, 2007 e 2005, vera e propria perla del nostro panorama enologico. Le prime due annate, nonostante la diversità a livello gustativo tra di loro, si presentano di colore rosso rubino carico e brillante con sentori molto nitidi di frutta matura e spezie. Si riconosce soprattutto nell'annata 2010, insignita della Rosa d'Oro nella guida Viniplus 2014, la nota di rosa appassita, cannella e miele di acacia. Le successive annate si presentano di un colore più intenso ed al naso si riconosce maggiormente la nota di incenso tipica di questo vitigno. Il 2007 in bocca è pieno e si riconoscono al gusto i profumi avvertiti all'olfatto di marmellata di frutti rossi maturi, chiodi di garofano e note balsamiche. Elegante, armonico e con un finale lunghissimo. L'ultima annata del 2005 esprime maggiormente le note di frutta rossa matura, marasca nella fattispecie, e note balsamiche e minerali con un tannino preponderante ma ben equilibrato ed una ricca dolcezza sostenuta da una buona acidità. Vino da meditazione assolutamente da provare. 

Foto in alto: Manuele Biava e Luigi Bortolotti durante la premiazione della Guida Viniplus 2015