Nuova serata all'insegna del Nebbiolo in quel di Lecco

Racconti dalle delegazioni
21 dicembre 2016

Nuova serata all'insegna del Nebbiolo in quel di Lecco

Dopo il Boca DOC, Ais Lecco ritorna (finalmente) nella vicina Valtellina, dove il nebbiolo prende il nome di Chiavennasca.

Emanuele Consonni

Una valle che corre da est verso ovest dove la viticoltura, esposta rigorosamente a sud, è positivamente influenzata dalla Breva che soffia dal lago di Como ed è protetta da due costiere: quella nord delle Alpi Retiche, che mura i venti freddi del continente e quella sud delle Alpi Orobie, che difende dalle nebbie e dall'umidità che arrivano dalla vicina Pianura Padana. Siamo in una delle zone dove il concetto di viticoltura eroica assume il suo pieno significato: più di un migliaio di ettari di terreno strappati all'incolto della montagna, con i tipici terrazzamenti e i muretti a secco, dove la manualità e la fatica sono l'unica via per la realizzazione di grandi vini.

Ad ospitare la serata l'elegante ristorante "La Tessitura" di Merate (LC).

Ais Lecco | Serata ValtellinaPrima di partire con la degustazione vera e propria, il locale ci offre un ampio aperitivo a buffet, in sintonia con il tema della serata: Bresaola con scaglie di Casera, Sciatt, torta salata con funghi e castagne, lasagnetta al saraceno con fonduta di bitto e ragù di cervo, involtino di verza con lavarello e pane alle mele e normale. Ad accompagnarli Olè della cantina Dirupi del 2015. Vino luminoso, straordinariamente scarico di colore, con l'unghia che arriva al rosa. Intenso, con sentori di frutti di bosco appena raccolti. Abbastanza tannico e persistente. Un gran bell'inizio, insomma.

Ci si siede ai tavoli e la serata ha il suo vero inizio.

Introduce il delegato Ronnie Penati , spiegando le ragioni del ritorno - il continuo affermarsi di nuovi piccoli produttori di grande qualità - e la scelta della tipologia: il Valtellina Superiore DOCG è il vino che meglio degli altri rappresenta la tipicità territorio, ancora meglio dello Sforzato.

Lascia la parola, poi, al relatore della serata Graziano Nani: Valtellinese di Lanzada, copywriter di professione e wine blogger per Intravino e per sé.  E' titolare, infatti, del blog dal nome più che originale: gutin.it 

Come annunciato sarà una degustazione alla cieca, ma Graziano ci spiega che avrà un elemento in più. A rendere più intensa e coinvolgente la degustazione, ci sarà la musica. Ad ogni assaggio, infatti, verrà proposta una canzone, da lui scelta, in abbinata al vino che si sta sorseggiando. Una canzone, dunque, che sia in grado di esprimere in qualche modo il "sound" del vino.

Graziano ci introduce il suo territorio, partendo dalla sua storia. Cita Mario Soldati e il suo Vino al Vino, dove sottolinea che già Carducci e Virgilio molto prima di lui, menzionavano il vino della "Rezia", delle Alpi Retiche appunto. Ci illustra le sue 5 sottozone: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella con le loro diverse sfumature. Ci ricorda le condizioni microclimatiche, le peculiarità dei terreni e la leggenda del '900 che voleva la Chiavennasca particolarmente limpida per il freddo che il vino prendeva durante il trasporto verso la confinante Valle di Poschiavo in Svizzera.    

Si inizia a degustare, ecco i 5 vini.

Primo Vino: Ar.pe.pe. - Stella Retica 2011 Uve 100% Nebbiolo della Sassella, coltivate su vigneto inerbito tra i 400 e 450mt. Vendemmia a metà Ottobre. Macerazione in tini di legno da 50hl per 6 giorni. Affinamento di due anni in legno da 50hl, poi cemento e bottiglia. Rubino scarico con unghia granata, intenso, di grande finezza e complessità. Si colgono note di frutta matura, liquirizia e una decisa nota speziata: pepe. A chiudere una nota balsamica. Caldo e morbido e allo stesso tempo fresco, sapido e con il tannino perfettamente integrato nel tessuto del vino. Armonico, a parere praticamente unanime. La canzone scelta da Graziano in abbinamento è Comfortably Numb dei Pink Floyd. Musica che più l'ascolti e più ti piace, come il vino appunto. 

Secondo Vino: Mamete Prevostini - Sommarovina 2013 Uve 100% Nebbiolo della Sassella, coltivate a Guyot  tra i 350 ed i 450mt. Vendemmia nella seconda metà di Ottobre. Fermentazione e macerazione di 15 gg. 12 mesi in fusti di rovere e infine 10 mesi in bottiglia. Si cambia completamente stile e genere. Rubino carico, molto intenso e con profumi decisi, quasi sfacciati: marmellata di fragole, caffè, tabacco, liquirizia nera. Tannico e di buon equilibrio. Il vino più immediato e pur mantenendo la tipicità, il meno austero dei vini in degustazione. La canzone abbinata è Don't Be Cruel di Elvis Presley. Musica e vino di gran ritmo, che ti colpiscono da subito.

Ais Lecco | Serata ValtellinaTerzo Vino: Dirupi - Valtellina Superiore 2013 Uve 100% Nebbiolo di due sottozone differenti: Grumello ed Inferno coltivate tra 400 e 650mt. Vendemmia in Ottobre. Macerazione lunga tra i 15 ed i 35 giorni. Affinamento in botti da 20/30hl di rovere francese per 18 mesi con piccole parti che invece, affinano in barrique. I vini provenienti da vigneti diversi seguono percorsi diversi fino alla creazione del blend ed all'imbottigliamento. Rubino scarico ma vivace. Fruttato con sentori di ribes, ma ancor più floreale ed erbaceo con note di fieno.  Sapido e persistente, con il tannino perfettamente maturo. Facilità di beva ed eleganza convivono perfettamente in questo vino decisamente austero. Pronto e dal grande potenziale. La canzone scelta in abbinamento è Satisfaction dei Rolling Stones. Elettricità ed eleganza in un tutt'uno.

Quarto Vino: Alfio Mozzi - Grisone 2012 Uve 100% nebbiolo della Sassella. Un luminoso rubino ne caratterizza il colore.  Elegante al naso con sentori di frutti di bosco maturi e note balsamiche. Carnoso in bocca, con sentori animali ed ematici. Discreta sapidità e buon tannino. Abbastanza persistente ed equilibrato. Graziano sceglie With a Little Help from my Friends dei Beatles, per accompagnarlo. Non ti stancheresti mai di ascoltarla (o di berlo!).

Ais Lecco | Serata ValtellinaQuinto Vino: Barbacan - Söl 2012 Uve 100% Nebbiolo della Valgella, coltivate tra i 405 ed i 500mt. Allevamento a Guyot con un solo capo a frutto, con vendemmia nella seconda metà di Ottobre. Fermentazione e macerazione secondo necessità. Affinamento in piccoli fusti di Rovere con malolattica spontanea. 6 mesi in acciaio e 6 in bottiglia. Il più classico dei rossi rubino. Luminoso. Straordinariamente elegante al naso con note di lamponi maturi, viola, note balsamiche ed una decisa nota minerale. Fresco, persistente e bevibilissimo. Le note scelte per accompagnarlo sono di Purple Haze di Jimi Hendrix. Energiche ed enigmatiche come ciò che si ha nel bicchiere.

A fine degustazione, è tempo di svelare i nomi dei produttori e scatta la divertente competizione a chi li indovina. Gli indizi di Graziano, ma soprattutto la grande preparazione dei partecipanti , non lasciano scampo ai dubbi ed i vini vengono tutti battezzati velocemente e correttamente. A chiusura della serata viene servito dello spezzatino di capriolo con polenta uncia, mentre ospiti e relatore continuano a discutere con passione su questa incredibile valle e sui suoi grandi vini, fino all'ora di chiusura.

Per saperne di più:
Vini di Valtellina  http://www.vinidivaltellina.it/

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