L’azienda Conti Sertoli Salis a Milano

Racconti dalle delegazioni
05 novembre 2007

L’azienda Conti Sertoli Salis a Milano

Il racconto della serata dedicata all'azienda Conti Sertolis Salis organizzata dalla Delegazione Ais di Milano

Hosam Eldin Abou Eleyoun, Maurizio Corrarati, Ilaria Santomanco

Una serie di vini pregiati, che danno lustro alla Lombardia, sono stati l’oggetto di una interessante degustazione che si è tenuta il 1° ottobre nella cornice dell’Hotel Westin Palace, a Milano, organizzata dall’Ais, delegazione di Milano.
Protagonista, l’azienda dei Conti Sertoli Salis, con sede a Tirano (SO).
L’azienda non ha bisogno di presentazioni: la sua sede prestigiosa, il palazzo secentesco della famiglia dei Conti Sertoli Salis, merita da sola una visita per il suo pregio architettonico.
La serata è stata condotta da Paola Sertolis Salis, in rappresentanza della famiglia, coadiuvata dall’enologo Vittorio Fiore. Quest’ultimo da novembre dello scorso anno ha ricevuto l’incarico di seguire la produzione vitivinicola, insieme alla giovane Barbara Tamburini. Entrambi vantano un curriculum degno di ogni rispetto, costellato da importanti premi e riconoscimenti professionali. Tra gli ultimi, ricordiamo per Barbara Tamburini il Premio Veronelli 2007 quale Miglior Winemaker dell’anno nella categoria degli emergenti.
Paola Sertoli Salis ha dato inizio alla serata illustrando le origini storiche della nobile famiglia dei Salis, da collocare nel lontano Medioevo, legatasi nel Novecento al ramo dei Sertoli. Il racconto è stato corredato da una serie di splendide immagini, per far conoscere l’azienda al folto pubblico presente in sala, circa una novantina di persone.
Sono stati mostrati i suggestivi ambienti del palazzo di Tirano, che danno il nome a molti dei vini prodotti, i vigneti terrazzati dove crescono le uve Nebbiolo, qui chiamate Chiavennasca, i locali destinati all’appassimento, alla pigiatura e infine le splendide cantine cinquecentesche.

La degustazione, curata da Vittorio Fiore, ha avuto inizio con due Valtellina Superiore Docg della medesima annata, 2003: il primo prende il nome dalla contrada Capo di Terra, mentre il secondo richiama uno degli ambienti più notevoli del palazzo dei Conti Sertoli Salis, la Corte della Meridiana.

A seguire, una interessante verticale di Sforzato Docg: il Canua 2003, 2002, 2001 e infine il 1997. Canua è l’antico nome di un locale fresco, adibito un tempo alla produzione del burro: in esso venivano lasciate le uve ad appassire.
Vittorio Fiore ha corredato l’illustrazione delle caratteristiche dei vini con interessanti note tecniche sulla produzione di ogni singola annata (raccolta precoce nel 2003, tardiva nel 2002, con una produzione medio-alta, medio-tarda nel 2001, mentre il 1997 ha registrato una produzione bassa, contraddistinta da una raccolta prolungata).

La Degustazione

Valtellina Superiore Docg Capo di Terra 2003
Vol. 13%
Il vino è di colore rosso granato intenso, ma con misurata concentrazione e bella consistenza. Al naso si percepisce una intensità non indifferente ed una interessante complessità, un vino fine ed elegante, con note di violetta essiccata, confettura di lamponi, spezie sottili che giocano tra la dolcezza della vaniglia e il vigore della foglia di tabacco. In bocca è vellutato e molto ricco. Colpisce la freschezza, i tannini sono eleganti, la sapidità contenuta. Intenso ed equilibrato, questo vino è dotato di una bella armonia.

Valtellina Superiore Docg Corte della Meridiana Riserva 2003
Vol. 13,5%
A questo vino viene applicata la pratica del “rinforzo”, di antica origine e molto diffusa in Valtellina, che consiste nel far appassire una parte delle uve in solaio, mentre le altre vengono vinificate fresche. Queste uve vengono pigiate e il mosto è fatto fermentare separatamente. Una volta assemblate le due parti, il vino riposa in tonneaux da 500 litri per oltre 18 mesi.
Si presenta nel bicchiere di colore rosso granato molto vivo e consistente. Al naso ha una bellissima intensità e complessità. In apertura si incontrano profumi di confettura, frutti di bosco, specialmente mora e mirtillo, in un secondo momento si avvertono i chiodi di garofano e la cannella, con leggero pepe nero, chiudendo con profumi terziari di cioccolato e cuoio. In bocca si percepisce immediatamente una sensazione calda, seguita da una bella morbidezza; rimane comunque fresco, con tannini molto delicati e sapidità che legano tutte le componenti in perfetto equilibrio. L’intensità e la persistenza gusto-olfattiva creano un’armonia che invita a continuare ad assaggiarlo.

Sforzato di Valtellina Docg Canua 2003
Vol. 15,5%
Il vino nel suo elegante abito granato apre la fase più attesa della degustazione: la verticale dei Canua. Gli archetti densi che si formano ruotando il bicchiere dimostrano la consistenza di questo vino: grazie a questo movimento già arrivano al naso i primi profumi con una intensità molto piacevole e invitante. Profumi di frutti di bosco a bacca nera, fiori di sambuco e violetta sono seguiti da spezie dolci come cannella e liquirizia, e un aroma finale di cioccolato. In bocca è molto potente, ma con eleganza fa sentire il caldo e la morbidezza legati a freschezza e tannicità, segnali che si tratta di un vino che può vivere a lungo; alla fine dell’esame gusto-olfattivo torna una nota balsamica di menta molto piacevole. Il vino è equilibrato, in bocca intenso e persistente, armonico.

Sforzato di Valtellina Docg Canua 2002
Vol. 15%
Vino esemplare per la tipologia e per l’espressione dell’annata, che viene definita tra le migliori in Valtellina. Di colore rosso granato intenso e molto vivo, che colpisce per la brillantezza, il vino è consistente, con lacrime che scivolano lentamente ed archetti molto ravvicinati. Al naso i sentori di violetta sono netti, con note leggere di sambuco, di prugna in confettura e secca, frutti di bosco molto leggeri, liquirizia, ed un bellissimo ventaglio di tabacco, anice stellato e cannella; chiude con profumi di cioccolato fondente. Il vino è caldo e morbido, dotato di bellissima freschezza e giusta tannicità, ha sapidità contenuta. È molto equilibrato, con intensità piacevole e lunga persistenza. L’armonia di questo prodotto rimane nel pensiero e nel palato, ma soprattutto nel cuore.

Sforzato di Valtellina Docg Canua 2001
Vol. 14,5%
Colore rosso granato netto e intenso, bellissima consistenza. Al naso è intenso e complesso e molto avvolgente, si avvertono in modo molto sottile i primi sentori floreali e una vena balsamica. Successivamente si apre verso confetture di prugne e frutti di bosco, con un leggero profumo di terra che ricorda i funghi; a poco a poco si palesano le spezie: cannella e liquirizia, la foglia di tabacco e una leggera nota di caffè e cioccolato creano un bouquet ricco ed elegante. Questo vino richiede molta pazienza per poterlo apprezzare appieno, perché si apre lentamente. In bocca ha una grande struttura e bellissimo equilibrio tra le morbidezze e le durezze, ottime l’intensità e la persistenza, grande l’armonia.

Sforzato di Valtellina Doc Canua 1997
Il vino più atteso di tutta la serata, anche per i sommelier in servizio, molto attenti durante l’apertura delle bottiglie nel controllare i tappi, che si sono rivelati integri e in perfette condizioni.
Il colore rosso granato con leggeri riflessi aranciati, una certa lentezza nel muoversi nel bicchiere creando archetti fitti e lacrime che scivolano dolcemente sulle pareti fanno presagire di essere di fronte a un grande vino. I profumi sprigionati dal calice sono il sogno di ogni produttore e di ogni appassionato. Al naso è molto intenso e ampio, contraddistinto da una finezza rimarchevole; l’espressione perfetta di questo vitigno nobile nella terra della Valtellina. Profumi di miele di castagno, prugna in confettura, spezie dolci che si esprimono in liquirizia e cannella accompagnate da una leggera noce moscata. I profumi salgono a strati, si aggiungono foglie di tabacco, caffè, cioccolato, cuoio lavorato e muschio; un finale di terra molto piacevole rivela sentori di funghi prima nascosti. In bocca grande è l’equilibrio: la potenza dell’alcol, la morbidezza sono supportati da una bella freschezza e un velluto di tannicità. L’intensità e la persistenza di questo vino sono indimenticabili; una grande armonia finale chiude questa memorabile degustazione.

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori