Allegrini, una tradizione che dura da oltre 150 anni

Il racconto della serata organizzata da Ais Milano dedicata all'azienda veneta Allegrini

Hosam Eldin Abou Eleyoun

Il giorno 19 novembre scorso si è tenuto l’incontro con una delle più importanti aziende del Veneto, l’Azienda Allegrini.
E’ stata fondata nel 1854 ed è ormai alla sesta generazione, guidata attualmente da Marilisa e Franco Allegrini. Nel suo patrimonio viticolo sono presenti grandi cru come La Poja, La Grola, e Palazzo della Torre, oltre a notevoli vigneti nella zona dell’Amarone della Valpolicella Classico. Non dimentichiamo inoltre i vitigni internazionali come quelli impiegati nella produzione del Villa Giona.
La proprietà è di oltre 100 ha e la produzione è di 900.000 bottiglie totalmente nella zona della Valpolicella. In tempi recenti la famiglia Allegrini ha acquistato delle proprietà in Bolgheri, con il nome di Tenuta Poggio al Tesoro.
La signora Marilisa Allegrini che è stata la nostra relatrice, ha scelto di iniziare proprio parlando della tenuta di Bolgheri: la proprietà è di quasi 70 ha e la produzione attuale è di circa 67.000 bottiglie ma è destinata ad aumentare. Prima di iniziare la degustazione la signora ci ha mostrato delle carte geografiche e geologiche per spiegarci la posizione e la composizione del terreno, il microclima e i cloni dei vitigni scelti, i quali tutti assieme determinano la qualità dei prodotti. Attualmente l’azienda produce un vino bianco “Solo Sole”, due rossi “Sondraia” e “Dedicato a Walter” (il nome del secondo vino è dedicato al fratello Walter Allegrini scomparso prematuramente), ed olio extravergine d’oliva.
La degustazione è iniziata dal “Solo Sole” vermentino in purezza, annata 2006, tit. alc. vol 13,8%: nel bicchiere ha un colore giallo paglierino luminoso, al naso ha una bella intensità e complessità fine, note floreali di fiori bianchi e frutta esotica ed albicocca. In bocca è secco e caldo ed abbastanza morbido, molto presenti l’acidità e la sapidità; discretamente equilibrato, entra in bocca con decisa intensità ed è abbastanza persistente. E’ un vino che richiama alla mente il mare e può essere abbinato a piatti di pesce o minestre di verdure o bruschette.
Il secondo vino degustato, sempre della Tenuta Poggio al Tesoro è il “Sondraia” 2004, tit. alc. vol. 14%, che è composto da Cabernet Sauvignon per il 65%, Merlot 25%, Cabernet Franc 10%. Il vino matura per 18 mesi in barrique francesi in gran parte di allier, metà nuove e metà di secondo passaggio e fa poi affinamento in bottiglia per 12 mesi. Si presenta di colore rosso rubino intenso, al naso intenso e complesso; note fruttate: prugna in confettura e frutti di bosco (lampone). Spezie (vaniglia, liquirizia), con un finale di tabacco dolce. In bocca ha grande equilibrio e si sente il vellutato dei tannini. Un vino di corpo. L’intensità in bocca è decisa ed ha lunga persistenza, è però ancora giovane e può dimostrare molto se lasciato invecchiare.
Prima di passare ai vini veneti la signora Marilisa ha illustrato la posizione dell’azienda ed i vari cru, l’importanza dell’escursione termica e l’effetto che si crea grazie alla vicinanza con il lago di Garda ed al fiume Adige che ne determinano la qualità.
Iniziamo con il “Palazzo della Torre” 2004, tit. alc. vol. 13,5%, composto da Corvina 70%, Rondinella 25%, Sangiovese 5%; passa 15 mesi in legno e 7 mesi in bottiglia. Il suo colore è rosso rubino violaceo, al naso è intenso e abbastanza complesso. Di primo acchito richiama le spezie dolci (vaniglia e cannella), seguite da liquirizia e solo successivamente le note fruttate, la mora e la prugna disidratata; equilibrato con una bella persistenza.
La degustazione prosegue con “La Grola” 2004, tit. alc. vol. 13,5%, composto da Corvina 70%, Rondinella 15%, Syrah 10% e Sangiovese 5%; 16 mesi in barrique più 11 mesi di affinamento in bottiglia. Le uve che compongono questo vino vengono dall’omonimo vigneto, molto rinomato per storia e posizione. Il suo colore è rubino molto intenso, al naso ha subito grande intensità e complessità, note di frutti di bosco in confettura, nota balsamica, spezie di tamarindo e ginepro, finale con note di tabacco dolce e leggera nota di caffé. In bocca è equilibrato con leggera predominanza della morbidezza ma i tannini ci sono e la fronteggiano bene. L’intensità e la persistenza lo rendono molto piacevole.
Degustiamo ora il “Villa Giona” 2004, tit. alc. vol. 14%, composto da Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 40%, Syrah 10%; maturazione in barrique per 18 mesi e affinamento in bottiglia per 10 mesi. Il nome del vino viene dall’omonima villa rinascimentale e dal vigneto della tenuta. La villa è un vero gioiello di architettura dell’epoca che la signora Allegrini ci ha dimostrato attraverso delle foto e ci ha spiegato che è utilizzata per eventi enogastronomici molto importanti. Tornando al vino, il nostro prodotto ha un colore rosso rubino carico e molto fitto. Al naso ha grande intensità e complessità, in primis si liberano i profumi speziati, dai chiodi di garofano alla vaniglia, passando attraverso la cannella e la liquirizia, leggera nota pepata. Successivamente note fruttate di frutti di bosco a bacca nera, mirtilli e more, prugne in confettura. In bocca l’equilibrio è stupendo, il vino è intenso con lunga persistenza, rimangono sempre queste note fruttate molto piacevoli.
Passiamo a “La Poja” 2003, tit. alc. vol. 14,5% composto da Corvina 100%; 20 mesi in barrique e 15 mesi di affinamento in bottiglia. La signora Allegrini ci ha rivelato che l’idea dell’utilizzo del monovitigno è stata del padre Giovanni Allegrini che ha capito la capacità del vitigno e la particolarità del terroir. Il vino è di colore rosso rubino intenso, al naso ha grande intensità e complessità, è molto fine, le prime note sono confettura di lamponi e fragoline di bosco, ciliegia e mora, piacevole nota di violetta, le spezie si presentano con profumi di cannella e noce moscata, finale di cioccolato e leggera nota di tabacco. In bocca entra con vigore, dimostra la sua intensità, i tannini sono presenti e non cedono facilmente; presenta grandi prospettive di invecchiamento.
Si arriva ora al momento più atteso della serata, la degustazione dei due amaroni, ma prima la signora Allegrini ci spiega in modo molto dettagliato come sono effettuati il raccolto e l’appassimento dell’uva sottolineando la scelta dell’utilizzo delle cassette di plastica per fare riposare l’uva durante l’appassimento naturale nei fruttai e come si pone la massima cura nel controllo dell’aerazione e della temperatura circostante.
L’Amarone 2003: tit. alc. vol. 15%, Corvina 80%, Rondinella 15%, Oseleta 5%. Passa in legno per 18 mesi e affina in bottiglia per 14 mesi. Questo prodotto era molto atteso dopo che l’annata 2002 ha visto l’azienda Allegrini ed altri produttori importanti prendere la decisione di rinunciare ad immettere sul mercato i loro prodotti di punta a causa dei motivi climatici. Pochi produttori tra cui Allegrini sono riusciti ad interpretare al meglio la caldissima annata 2003. Colore rosso rubino, naso intenso e ampio, un bouquet di grande finezza, le prime note di petali di rosa, vengono seguite da frutti di bosco e prugna disidratata con un finale di tabacco e cioccolato fondente. In bocca ha equilibrio sorprendente per la sua giovane età, un vino robusto godibile subito ma che riserverà soddisfazioni se lasciato invecchiare. Un prodotto fine e armonico, merita un applauso chi ha saputo creare questo nettare.
L’Amarone 2001: tit. alc. vol 15%, Corvina 75%, Rondinella 20%, Molinara 5%. Passaggio in legno per 18 mesi ed affinamento in bottiglia per 14 mesi. Il colore rosso rubino denso comincia a prendere delle sfumature granato, molto austero al naso con grande personalità. Al naso dapprima spiccano le note speziate di liquirizia, macis e pepe bianco, in seguito escono note molto piacevoli di frutti di bosco in confettura, violetta candita e nel finale tabacco e cioccolato. In bocca regna l’armonia, perfetto in tutte le sue parti, un grandissimo vino degno di concludere questa degustazione. Alla fine della serata la signora Allegrini ha risposto alle domande ed alla curiosità dei partecipanti che a loro volta hanno mostrato con un lungo applauso il loro apprezzamento per la passione e la qualità espressi da questa azienda.
Un ringraziamento da AIS Milano all’Azienda Allegrini per la bellissima serata ed alla Società Rossi & Bianchi per la collaborazione nell’organizzazione.

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