3x1=Cena&Abbinamento-Vino

Gran bella cena con degustazione quella di venerdì al Ristorante “Edelweiss di Castel d’Ario. Si è trattato di un incontro dove si è messo a fuoco la Tecnica dell’abbinamento secondo il metodo A.I.S. con dei vini che erano veramente notevoli così come i piatti.

Luigi Bortolotti

Si è iniziato con una serie di tre spumanti metodo classico.

Il Sublimis Franciacorta Docg della Cantina Uberti, l’O.P. Classese Millesimato 2000 della CantinaTravaglino e lo Champagne Grand Cru Milles 2000 Franck Bonville. Elegante e piacevole il primo con le note di legno delicate e perfettamente amalgamate con la freschezza e la gradevole sapidità del vino. Sontuoso, intrigante e con un buoquet olfattivo incredibile il secondo che in bocca è risultato morbido armonico e di grande piacevolezza. Bel tosto anche lo champagne che si è espresso sulle note di un’ottima freschezza e decisa sapidà.

Il Piatto per l’abbinamento era una polenta abbrustolita e pancetta nostrana di tradizione della norcineria mantovana.

All’assaggio si è creata una sinergia di sensazioni gusto-olfattive molto interessanti e l’eleganza dei vini è servita ad esternare le caratteristiche di tradizione del piatto, Una piacevolissima ed intensa tendenza dolce esaltata al massimo da una tipica e caratteristica aromaticità veramente di grande piacevolezza.

La seconda serie di vini è iniziata con la Falanghina Doc 2006 Di Maio Norante, un buon vino con un grande frutto ed una garbata freschezza però con una sapidità meno marcata rispetto a quella delle Falanghina della Campania.

Il secondo vino era invece l’Ostrea Grigia Igt 2001 della cantina Mormoraia. Un uvaggio di Vernaccia e Chardonnay di grande personalità e su grandi livelli qualitativi che ha espresso anche interessanti note balsamiche e delicati sentori terziari. Fresco e piacevole nonostante l’età.

Il terzo vino era invece il Convento della Santissima Annunciata T.d.F. Doc 1999 della cantina Bellavista. Un grande prodotto che riassume tutta la positività dello chardonnay quando coniugato con un microclima ed un terreno davvero unico come quello del Mont’Orfano.

Il Piatto, un risotto mantecato con Zucca e Gamberi, era veramente gradevole e insieme alla tendenza dolce la sensazione prevalente che esprimeva era quella della aromaticità e della persistenza con una certa nota di grassezza. Molto valido l’abbinamento con l’Ostrea e con il Convento anche se quest’ultimo tendeva addirittura a prevalere sul piatto.



Nella terza serie, quella dei rossi, si è verificato invece “l’incidente del tappo” due dei tre campioni, il Petra ed il Guado de’ Gemoli, erano appunto inquinati da questo problema. Un vero peccato perché con il prodotto sano abbiamo potuto fare un piccolo assaggio ed erano due vini veramente interessanti, in particolare il Petra. I vini inizialmente previsti erano il Besler Ross Igt 2001 Riserva Pojer e Sandri (Trento), il Guado de’ Gemoli Igt 2001 Riserva Giovanni Chiappini (Bolgheri) e appunto il Petra Igt Toscana Rosso Riserva 2000 Petra (Suvereto).

In sostituzione, di seguito, sono stati serviti altri due grandi rossi la Riserva 2003 della Cantina Terre del Marchesato sempre di Bolgheri e l’Insoglio della Cantina Campo di Sasso di Bibbona. Tutti vini di grande complessità con un’importante caratterizzazione di frutto rosso e note speziate evolute oltre ad una grande struttura e decisa personalità organolettica.

Bellissimo a vedersi anche il piatto, uno stinco di maiale al forno con salsa di mele e cipolla di Tropea. Di grande impatto visivo e di ottima piacevolezza. Perfetto l’abbinamento con l’Insoglio. A seguire Torta Sbrisolona a volontà. Ottima serata e con contenuti di degustazione e di tecnica dell’abbinamento veramente utili e formativi.

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