Morbegno in Cantina e Gustosando: un esempio da imitare

Si è conclusa positivamente questa sera la tre settimane enogastronomica di Morbegno e della Bassa Valtellina. Da “Morbegno in Cantina” a “Gustosando” un successo strepitoso dove sono stati battuti tutti i precedenti record.

Natale Contini

Per non parlare della rinnovata e veramente indovinata Fiera del Bitto.

Una ulteriore dimostrazione che quando ci sono le idee giuste il successo non manca. Il salto di qualità di questa kermesse del gusto c’è stato alcuni anni or sono e oggi giustamente gli organizzatori sono orgogliosi del nuovo traguardo raggiunto.

Si discute tanto di turismo in crisi, si ascoltanto le più svariate ricette (come quella pazzesca della tassa sul turista, tanto per raggranellare quattrini!) a Morbegno si è visto invece anche quest’anno l’importanza del filone enogastronomico.

E perciò la direzione da battere e verso la quale indirizzare maggiori sforzi e risorse.



Di turisti ce n’erano tanti- migliaia e migliaia - provenienti dall’Alto Lago, dalla Svizzera e dal milanese. Abbiamo incontrato olandesi, tedeschi, svedesi e belgi tutti attratti da questa manifestazione che giustamente può essere indicata ad esempio di come si possono unire la quantità alla qualità. Una dimostrazione, insomma, di dove bisognerebbe orientare le scarse risorse destinate alla promozione del turismo.



Anche perché un turismo maggiormente indirizzato verso questo filone vorrebbe dire un forte beneficio con positivi ritorni economici e d’immagine per tutta la filiera agroalimentare, del vino e dei prodotti tipici della nostra Valle assieme alla ristorazione e al commercio.

In questo ragionamento l’Associazione Sommelier si ritrova positivamente garantendo la propria presenza per dare un tocco in più nella qualità dell’offerta. Così è stato anche quest’anno a Morbegno dove per tre settimane una cinquantina di sommelier hanno messo in campo classe, stile, competenza e professionalità contribuendo a promuovere con le loro informazioni il consumo ragionato del vino di qualità della nostra terra.

Ad essi e ai coordinatori del servizio nelle 10 cantine del circuito rosso, Peppino Curti e Angelo Leusciatti,un caloroso ringraziamento da parte della delegazione Ais di Sondrio.

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