Lino Turrini: un grande chef al ristorante Corte Brandelli di Dosolo

Racconti dalle delegazioni
25 novembre 2009

Lino Turrini: un grande chef al ristorante Corte Brandelli di Dosolo

Serata dedicata alle ricette dell’amore: Luigi Bortolotti, delegato AIS di Mantova, ha reso possibile l’evento organizzando cena e degustazione al ristorante Corte Brandelli di Dosolo...

Maria Grazia Grazzi

Lo chef è Lino Turrini che ha appena pubblicato una raccolta di sue ricette, che si rifanno ai cibi ritenuti afrodisiaci nel passato. Ma la sua personale opinione è che il vero afrodisiaco sia la donna! In cucina ogni sua ricetta è basata su due elementi in contrasto tra loro e un terzo stimolatore. L’equilibrio dei piatti è fondamentale. Il dott. Bortolotti ha poi aggiunto dicendo che i “piatti dell’amore” sono quelli che fanno innamorare il palato, che fanno capire anche al neofita che cucinare a certi livelli è arte oltre che piacere. Il cuoco comunica la sua cultura e sensibilità attraverso i suoi piatti. La cucina di Turrini è anche un modo per comunicare emozioni ed allora il passo è breve per arrivare alle emozioni dell’amore, nelle sue varie e più alte forme. La cena è stata aperta da antipasti d’eccezione serviti sotto il porticato del ristorante
  • Fiori di zucca con ricotta, olive, limone;
  • Graten di Parmiggiano
  • Insalata di avocado alla Mediterranea.
  • Ciliegie ripiene alla salsa di acciughe ed altre stuzzicherie

    In sintonia l’abbinamento ai calici:
    -Trento Brut Perlè 2003, Ferrari; paglierino con tenui riflessi dorati, spuma abbondante e perlage fine. Profumo intenso e fine; al gusto secco, pulito, elegante, morbido.
    -Brut Rosè Costaripa (Chardonnay/Pinot Nero) ; dall'intrigante color buccia di cipolla, all'olfatto regala intense note di fragola vivacizzate da un fragrante profumo di crosta di pane; al gusto è subito evidente la freschezza, ammorbidita da sensazioni di cremosa vaniglia e frutta matura.

    A seguire un particolare:
    -Riso cremoso alle pesche Bellini (con champagne, pesche e salmone affumicato ai legni di bosco). Incredibile la pulizia di gusto e l’equilibrio dei sapori che passano dalle note fruttate a quelle sfumate del legno valorizzando al massimo la qualità del riso e del salmone. Grande piatto.
    Perfettamente abbinato a
    -Franciacorta Riserva Brolese Rosè extra brut 2003 F.lli Muratori; (Pinot nero/Chardonnay); rosa cerasuolo, propone aromi di prugna, lampone, radici, noce e mollica di pane. In bocca è rotondo, equilibrato, persistente e sapido. Bel prodotto veramente.
    Poi un piatto sempre gustoso e intrigante, che fa parte ormai della storia dello chef Turrini:
    -Guancialino di maiale brasato e salsa alle marasche. E’m un piatto intenso, giocato sul contrasto dei sapori delle marasche con quello della carne appoggiati su un letto di purea di patate a fare da ammortizzatore consenziente. E’ un piatto che offre un’idea precisa della cucina dei contrasti e che ben si sposa con
    -Amarone della Valpollicella, Corte Bra, Sartori, Classico 2003, 15°. (50% Corvina Veronese, 40% Rondinella , 10% Molinara). Vino di colore rosso intenso con lievi riflessi granati tendenti al mattone con l'invecchiamento. Profumo caratteristico con ricordi di confettura di frutta rossa e note speziate. Sapore pieno e vellutato, di corpo persistente con tipici sentori di ciliegia e di marasca arricchiti da note di vaniglia e cocco.
    La scelta di questo Amarone è stata assolutamente azzeccata, poiché con la gradazione, non molto elevata, e certe note caratteristiche di gioventù non hanno sovrastato la personalità del piatto.
    In crescendo, per chiudere adeguatamente la cena, è stato servito un dolce che ha stupito ogni commensale per la sua particolarità,
    -Torta meringa e gelato al gorgonzola e pistacchi di Bronte. Un dolce dal gusto delicatamente intenso e di infinita persistenza giocato sul contrasto dei sapori e sulle differenti sensazioni tattili per la diverse natura e la diversa temperatura dei componenti.
    In abbinamento è stato pensato un
    -Recioto di Soave, 2007, Vernus, Sartori, 13,5°.(90% Garganega 10% Trebbiano di Soave). Dorato intenso; al gusto albicocca sciroppata, miele, scorza di limone candita, dattero. Fresco e piacevole.
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