Alla scoperta della Tenuta Frecciarossa

Racconti dalle delegazioni
24 febbraio 2010

Alla scoperta della Tenuta Frecciarossa

Siamo a Casteggio, in Oltrepò Pavese. Alla scoperta della Tenuta Frecciarossa attraverso un'affascinante verticale del pinot nero Giorgio Odero. Il racconto di Ais Varese...

AIS Varese

Tratto dal Blog: http://aisvarese.blogspot.com/

Tenuta Frecciarossa si trova sulle colline di Casteggio nell'Oltrepò Pavese, le sue origini risalgono al 1770 anche se la Famiglia Odero acquista la Tenuta nel 1919. Tra il 1920 ed il 1930, sotto la guida di Giorgio Odero, l'azienda viene ristrutturata con una nuova impostazione dei vigneti e l'utilizzo del marchio Frecciarossa. Dobbiamo aspettare il 1990 per assistere ad una nuova ristrutturazione della cantina con adeguamento alle moderne tecniche di vinificazione e la consulenza del Dott. Franco Bernabei, oltre alla guida energica e competente della Signora Margherita Radici Odero. Con l'inizio del terzo millenio assistiamo all'ingresso in azienda dell'Agronomo Claudio Giorgi e l'inizio della della collaborazione enologica con lo Studio Tecnico Scaglione.

Grazie alla fortuna, o alla prenotazione di Luca Bergamin, siamo arrivati in un pomeriggio di febbraio con un sole stupendo, fatto strano per questo nostro inverno 2009/2010. Come già citato, Luca ci guiderà alla visita dell'azienda ed alla degustazione dei suoi vini. Passiamo dal viale di accesso alla Villa, a cui giriamo attorno, per poter ammirare i vigneti che si estendono ai quattro lati della Tenuta. Ci racconta infatti che recentemente sono stati impiantati vigneti anche alle pendici esposte a Nord per cercare di avere uve con una buona acidità e non troppo esposte al sole. Dopo la visita esterna, con spiegazioni inerenti al tipo di allevamento dei vigneti, Guyot semplice, con densità di impianto di 4.800 ceppi per ettaro, ed i vitigni coltivati, Reasling Renano, Pinot Nero, Croatina, Barbera, Uva Rara e Merlot, si passa alla parte della cantina.

Visitiamo la Barricaia dove ci sono botti provenienti dalla Francia ma anche italiane e precisamente di Gamba, grande azienda in quel di Castel'Alfero (AT), dove stazionano i vini che maturano in legno. Luca ci ricorda che la filosofia aziendale è quella di mantenere il frutto uva nel vino e non di nasconderlo con sentori di vaniglia trasmessi dalle barrique. A grande richiesta ci viene permessa la visita anche alla parte tecnologica della cantina, dove visitiamo il reparto di imbottigliamento, quello di stoccaggio (temperatura costante a 12° centigradi) ed il cuore dell'azienda, le cisterne in acciaio a temperatura controllata. Da un pannello centrale si possono controllare le temperature delle varie vasche e modificarle a secondo del passaggio evolutivo del vino.

Dopo tante spiegazioni, c'era una grande voglia di degustare i vini prodotti con tanta dedizione ed attenzione. La nostra guida ci fa accomodare nella sala di degustazione, ricavata da un vecchio fienile della cascina. Uno spazio ampio e con colori neutri oltre ad un ottima luce per osservare correttamente le sfumature dei vini in degustazione.
Visto che ci troviamo nella "valle del reasilng" il primo vino che ci viene proposto non poteva che essere "Gli Orti" un realing renano ottenuto da uve coltivate a circa 200 metri di altitudine e con esposizione NE-NO. La raccolta delle uve è fatta a mano con attenta selezione e per estrarre la maggior parte di profumi, subito raffreddate a 4° centigradi per circa 48 ore, per poi eseguire una pressatura soffice. Alla vista, il vino, si presenta di un bel giallo paglierino con riflessi verdognoli, stiamo degustando l'annata 2008. Dopo una breve permanenza nel bicchiere per far sprigionare i sui profumi, al naso si percepisce nettamente una nota minerale con piacevoli note di frutta tropicale e fiori bianchi. Al palato rivela tutta la sua struttura ed il suo equilibrio; retrogusto elegante con note minerali e sapide.

Il clou della giornata sta per arrivare. Luca Bergamin ci ha preparato una sorpresa, una mini verticale di tre annate, 2006, 2005 e 2001 del vino di riferimento dell'Azienda il "Giorgio Odero" ottenuto da uve Pinot Nero. I vigneti hanno terreno argilloso-calcareo con esposizione NE, SO ad un'altitudine di 120-160 metri slm, il sistema di allevamento è il guyot semplice, abbiamo 5.000 ceppi per ettaro e la resa e di 5.000/6.000 kg. per ettaro. La raccolta delle uve avviene rigorosamente a mano e dopo una diraspapigiatura soffice abbiamo una macerazione in vasche di acciaio a temperatura controllata. Fermentazione malolattica in barrique. La maturazione avviene in barrique e tonneaux per almeno 12 mesi con travaso soffice ogni 4/5 mesi. Alla fine un affinamento in bottiglia di almeno 18 mesi prima della commercializzazione.

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