Ferrari e Villa Margon

La visita alla cantina Ferrari, di proprietà della Famiglia Lunelli, è stata la meta dell’uscita di fine estate del gruppo Sommelier della delegazione AIS di Mantova.

AIS Mantova

Villa MargonLa cantina si trova ai piedi di una splendida collina alle porte della città di Trento. Al nostro arrivo ci accoglie il Dott. Marcello Lunelli  che si occupa della parte tecnica attinente la produzione del vino e della grappa della distilleria Segnana .

Prima di accompagnarci alla visita della cantina, il dottor Marcello Lunelli ci spiega brevemente la filosofia produttiva dell'azienda.

Il Metodo Classico è concepito  e realizzato  secondo l' insegnamento di Giulio Ferrari, fatto proprio dalla famiglia Lunelli . Nel 1952 Bruno Lunelli rileva l'azienda fondata da Giulio Ferrari nel 1902 e dal 1969 sono i tre fratelli, Gino, Mauro e Franco a reggere le sorti dell'azienda.

Nel 2005  l'azienda viene gestita dai tre nipoti, Marcello, Matteo e Camilla, un nuovo passaggio che avviene  nel segno della continuità e nel pieno rispetto della cultura aziendale costruita da più di un secolo sulla qualità.

Il dottor Lunelli si sofferma in modo particolare su quello che definisce il "punto di forza" dell'azienda, cioè la "cura" che viene dedicata alla filiera - dalla vigna alla tavola -;  l'azienda si avvale della collaborazione di 4 agronomi e 8 enologi.

Le uve utilizzate per la vinificazione provengono esclusivamente dal Trentino, tutte coltivate nelle alte colline (sopra i 300 mt) delle zone più vocate . Le uve impiegate sono per il 95% chardonnay mentre  il pinot nero è impiegato in minima parte.

La visita alla cantina è molto interessante, soprattutto il lungo tratto sotterraneo  tra le bottiglie,  in parte accatastate ed in parte sulle pupitres, che contengono il vino base che sta riposando sui propri lieviti in attesa della sboccatura che regalerà limpidezza al metodo classico.

Risalendo, giungiamo al settore  dove si effettua l'imbottigliamento e l'habillage prima dell'immissione al mercato.

Dopo questo  interessante percorso, iniziamo una splendida degustazione condotta dal dottor Lunelli insieme al nostro delegato prof. Luigi Bortolotti: si parte dal Trentino Bianco Superiore  Villa Margon 2007 prodotto con le uve dei vigneti situati attorno a Villa Margon (chardonnay per l'80%, sauvignon, pinot bianco e incrocio manzoni il resto). Vino dal profumo intenso, fragrante e persistente , si percepiscono la mela, la pesca, l'albicocca , l'ananas e la banana; le note di frutta sono esaltate dalla piccola percentuale di vino fermentato in legno. Dotato inoltre di buona acidità, è un vino  che, come sottolinea Luigi Bortolotti,  rispecchia nell'eleganza e nell'equilibrio armonico la filosofia dell'azienda.

Il secondo vino è il Ferrari Perlé 2004, chardonnay in purezza, perlage molto fine, morbido, persistente con acidità sostenuta. Vino molto elegante che se bevuto fra qualche anno, l'ulteriore evoluzione lo renderà ancora più elegante. Passiamo al Ferrari Perlé rosé millesimato 2005 ottenuto con uve per l'80% pinot nero e 20% chardonnay, il dottor Lunelli spiega che questo vino è composto  da tre vini ottenuti dal pinot nero: uno vinificato in rosso, uno in rosé e uno in bianco. Bouquet intenso con note dominanti di piccoli frutti rossi maturi , questo vino presenta una buona struttura che  consente un abbinamento con piatti abbastanza complessi.

Cantine FerrariPer ultimo viene servito il Riserva Lunelli 2003 ottenuto dai vitigni di chardonnay coltivati a Villa Margon: questo vino riposa in botti di rovere da 40 ettolitri sino ad aprile-maggio e poi resta in bottiglia sui lieviti per almeno 7 anni. Vino molto elegante, buona acidità, estremamente delicato grazie al perfetto equilibrio di sensazioni fruttate e di lievito tostato. Retrogusto pulito e lunghissimo, vino di straordinaria struttura da abbinare a piatti particolarmente eleganti.

Lasciamo la sala degustazione per recarci presso la distilleria Segnana di proprietà della famiglia Lunelli dal 1982. 

La distilleria  sorge a fianco delle Cantine Ferrari ed è proprio la brevità del percorso che separa la pressatura dell'uva dagli alambicchi che permette alle vinacce di non perdere nulla dell'originale fragranza e intensità dei sapori. Il sistema di distillazione, nel pieno rispetto della tradizione,  è discontinuo a bagnomaria, ma arricchito di accorgimenti tecnici innovativi: unico è il sistema di conservazione della vinaccia, così come unico e coperto da apposito brevetto è il sistema di ridistillazione delle flemme. La riduzione del contenuto alcolico del distillato, è ottenuta con Sorgiva, acqua minerale naturale che sgorga da una fonte in alta quota del Parco naturale Adamello-Brenta.

La Locanda Margon ci attende.  Immersa nel verde della collina con una vista stupenda della vallata,  il menù elegante e di classe proposto dallo chef Alfio Grezzi prevede come ouverture  Terrina di coniglio olive, sedani e pomodorini , piatto  delicato ed aromatico abbinato perfettamente con  il Ferrari Maximum Brut. Il primo piatto è un riso mantecato ai finferli che al gusto rivela tendenza dolce e aromaticità, il proseguio è il Salmerino alle mandorle con carote, frutto della passione e dragoncello, entrambi i piatti sono accompagnati dal Ferrari Maximum Rosé che, dotato di buona struttura ed eleganza, si abbina egregiamente. Infine viene servita una Torta alle mele caramellate e gelato alla mandorla con il Ferrari Maximum Demi-Sec. Ci spostiamo in terrazza a degustare un'ottima grappa Segnana Solera che si presenta di un bel colore ambrato complessità elegante e raffinata  al naso, finale perfetto per il nostro pranzo. Il dott. Lunelli offre alcuni sigari e delle ottime praline di puro  cioccolato fondente di Modica che in abbinamento con la grappa creano un matrimonio felice ed una perfetta combinazione di sensazioni gustative.

La giornata termina con la visita alla splendida villa Margon, elegante dimora voluta dal notabile Lorenzo Basso verso la metà del XVI secolo, di proprietà della famiglia Lunelli che ha voluto onorare con una sede  di rappresentanza ricca di arte e storia la tradizione ultracentenaria delle bollicine italiane.

Ci soffermiamo brevemente ad ammirare le sale interne decorate con pregevoli affreschi cinquecenteschi perfettamente conservati nei secoli e poi ci incamminiamo per il ritorno appagati dalla tranquillità che ci ha regalato questa splendida giornata.

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