Ais Lodi. Non poteva concludersi in un modo migliore l’attività 2012

Racconti dalle delegazioni
20 dicembre 2012

Ais Lodi. Non poteva concludersi in un modo migliore l’attività 2012

E non ci riferiamo solo e principalmente alla qualità della serata e ai vini proposti, ma soprattutto al finale……di serata.

Gianpiero Viotti

Ais Lodi e la serata con Gianfranco FinoQuella che all’inizio sembrava solo un’iniziativa a margine, si è poi brillantemente conclusa con una sottoscrizione a premi che ha così consentito una raccolta di fondi tra i presenti, devoluta poi alla “Scuola Bergognone", una vivace realtà associativa lodigiana, che opera nel campo del sostegno alla disabilità e attualmente è alle prese con qualche problema di natura finanziaria.

Si è così consolidata la tradizione di un’Ais Lodi attenta anche alle istituzioni benefiche operanti nel territorio, alle quali fornire un aiuto, anche minimo, ma comunque sincero.

Detto ciò passiamo alla serata: tema conduttore di "Una cena da Notte degli Oscar", sono state “le stelle di Bibenda”, ovvero i tre grandissimi vini premiati con l’Oscar sulla guida DUEMILAVINI di Bibenda.

Ospite d’onore della serata, accompagnato dalla moglie Simona, Gianfranco Fino, premiato nel 2010 dal Gambero Rosso come miglior viticoltore dell’anno per il suo notissimo Primitivo di Manduria ES 2010 che fa parte inoltre dei migliori 50 vini d’Italia secondo la prima edizione di “Best Italian Wine Awards - I migliori 50 vini d’Italia” (www.biwawards.it), e dalla delegazione con un piatto della “VECCHIA LODI”, come si può vedere nella foto.

Un Franciacorta Non Dosato, Gualberto 2005 (Ricci Curbastro) e un Verdicchio dei Castelli di Jesi, classico superiore, Il Coroncino 2009 (Fattoria Coroncino), gli altri vini proposti nel corso della cena-degustazione.

Riserviamo un commento particolare al vino di Gianfranco Fino ES 2010 – Primitivo di Manduria, e a tal proposito non possiamo che riprendere quanto già scritto e pubblicato su questo sito (vedi qui). Esprime tutta l’intensità della terra da cui proviene. Nasce su terreni rossi, ricchi di ossido di ferro, tufo e roccia ipogea; la zona è caldissima, la vendemmia avviene in pieno agosto. Non subisce filtrazione e nonostante ciò è di un bel color rubino, limpido. Al naso è piacevole, non manifesta l’imponente alcolicità al 17%. Le note rimandano a frutta molto matura, ciliegie sottospirito in particolare. In bocca l’equilibrio è sorprendente, la nota fresca mitiga le accentuate morbidezze di un purosangue di razza come il primitivo. La nota tannica è molto fine e conferma l’equilibrio. Una sola aggiunta: da provare. La degustazione aiuta a capire quanto le parole non riuscirebbero comunque ad esprimere.

Altre piacevoli ed interessantissime iniziative ed eventi sono in avanzata fase di programmazione per il 2013: seguiteci su questo sito.

A tutti i nostri amici che ci seguono, ed anche a chi non ci segue, auguriamo un felice Anno Nuovo.

 

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