Arte e vino. Il mito di Maleo si rinnova

Racconti dalle delegazioni
03 settembre 2008

Successo della manifestazione a Villa Trecchi giunta alla quarta edizione, con serata inaugurale condotta dal Presidente dell’AIS Lombardia Luca Bandirali...

Marzia Pinotti

Anche quest’anno Maleo non ha mancato l’appuntamento estivo con la cultura, riproponendo a Villa Trecchi la manifestazione che ogni anno coniuga arte e vino. Giunta alla quarta edizione, ARTE VINO ha saputo mantenere le promesse degli scorsi anni pur presentando qualche novità.

La più significativa riguarda sicuramente il passaggio del testimone per quanto riguarda l’organizzazione delle degustazioni e dei banchi di assaggio. Lo scorso febbraio infatti, dopo tre anni di sapiente guida, Giulio Castelvecchio (uno degli artefici di questo sorprendente progetto senza il cui apporto la manifestazione Arte Vino non sarebbe mai nata) ha lasciato il testimone ad Angelo Bertoli, giovane sommelier di Maleo, consigliere della Delegazione AIS di Lodi. Bertoli, che aveva seguito Castelvecchio nelle fasi organizzative sin dal primo anno, ha ricevuto l’incarico direttamente dal Sindaco ed è riuscito a riorganizzare la parte dedicata al vino nonostante il poco tempo a disposizione, apportando inevitabilmente qualche cambiamento nell’assetto generale.

Grazie al sostegno dell’amministrazione locale, in particolare degli Assessori Maggi e Dragoni, e dei volontari della VIRTUS MALEO e della Cooperativa AUSER, Bertoli ha dato particolare rilievo agli esercenti locali (Albergo Il Sole, Bar Tiffany, Trattoria Luna Rossa e Bar Bistrò) aprendo però le porte a due enoteche presenti in altre realtà (‘Maison du Cognac’ di Piacenza e ‘Emporio Vino e Sapori’ di Cremona) là dove gli esercenti non riuscivano a coprire il panorama enologico nazionale e internazionale, e aggiungendo l’allestimento di due stand gastronomici, uno della Premiata Pasticceria Cornali di Codogno e uno della Formaggi Chiodo di Crema.

Altra novità è stata la partecipazione gratuita della Delegazione AIS di Lodi al completo. In virtù del sodalizio tra Arte Vino e AIS, nato lo scorso anno, il Delegato Carlo Milani e alcuni consiglieri hanno partecipato attivamente alle riunioni organizzative, garantendo la presenza non solo alla serata di inaugurazione (12 giugno) ma anche durante tutta la manifestazione nei due weekend successivi (13-14-15 e 20-21-22) con uno stand aperto dalle 18 alle 24 con libri, riviste del settore e bottiglie in vendita per beneficenza.

Giovedì 12 giugno, in occasione dell’inaugurazione, si è svolta la serata di gala (totalmente offerta dagli sponsor e dal comune) nelle splendide cantine della villa. Dopo una breve conferenza stampa nel parco, le autorità hanno aperto ufficialmente la manifestazione con una presentazione della Collezione Rosa Mazzolini, mostra curata per il quarto anno consecutivo dallo scrittore e critico d’arte Tino Gipponi, l’altra anima di Arte Vino. Questa raccolta privata comprende quasi novecento opere, tra le quali Gipponi ha selezionato una settantina di dipinti dei pittori più significativi del ‘900. La collezione, donata nel 2005 alla diocesi di Piacenza-Bobbio, comprende opere di De Chirico, De Pisis, Carrà e Sironi, solo per citarne i più famosi.

Al termine il pubblico presente si è trasferito nelle cantine della villa, dove lungo la scala lo attendeva la delegazione AIS al completo in divisa. Come sempre, nella navata centrale è stata allestita la degustazione di sei vini accompagnati da piatti in abbinamento.

Altra novità della quarta edizione è stata la scelta dei vini a tema. Da quest’anno infatti si è scelto di degustare i vini di una regione e per l’edizione 2008 la scelta non poteva che ricadere sulla Lombardia e sui vini premiati dalla guida Viniplus.

Davanti a un pubblico attento di centoventi persone, tra cui sedevano produttori, delegati, autorità locali e sponsor, sono stati sapientemente presentati e commentati da Luca Bandirali sei vini prestigiosi e pluripremiati abbinati a un menù tipico: DOCG Franciacorta GranCuvee 2004 (Bellavista) e DOC Lugana 2007 (Tenuta Roveglia) con frittata, torta salata e salumi, DOC Oltrepò Pavese Pinot Noir 2004 (Tenuta Mazzolino) con risotto alla lodigiana, DOCG Valtellina Superiore Crespino 2004 (Aldo Rainoldi) e DOCG Sforzato di Valtellina Albareda 2004 (Prevostini) con una selezione di formaggi lombardi tra cui Bitto Valtellina 12 mesi, Gorgonzola piccante dop, Rosa Camuna Valcamonica e Provolone dop Valpadana, e infine Igt Passito Alto Mincio Le Cime (Az. Agr. Ricchi) con sabbiosa e mascarpone.

In sala, la squadra dei sommellier ha provveduto alla mescita dei vini affiancandosi ai volontari della Virtus, che si sono occupati del servizio dei piatti tipici, entrambi mostrando grande professionalità .

Il primo weekend è stato un successo di pubblico. “Abbiamo raddoppiato il precedente record di presenze,” ha dichiarato Angelo Bertoli con soddisfazione, “nonostante il fatto che il tempo abbia fatto un po’ le bizze, soprattutto il sabato, quando c’è stato il concerto jazz del Bassini Trio. Ma quello che mi ha maggiormente colpito è stato l’afflusso dei giovani. Vederne così tanti accostarsi al vino nonostante il momento di recessione economica mi ha fatto ben sperare per il futuro. L’interesse c’è ed è evidente.”

Il secondo weekend è stato un po’ penalizzato dal tempo - la pioggia non ha sicuramente aiutato - e dalla partita Italia-Spagna agli Europei (fissata per sorteggio e non prevedibile a mesi di distanza). “Ma io preferisco vedere il ‘bicchiere mezzo pieno’,” ha dichiarato sempre Bertoli, “abbiamo comunque avuto delle soddisfazioni, come il grande successo delle degustazioni di vini in abbinamento a dolci, cioccolato e formaggi. Ogni anno le bollicine spopolano, sono sempre le più richieste, è prevedibile, ma quello che mi ha stupito, che ci ha stupiti tutti, è l’enorme successo dei vini passiti e liquorosi. Questa sì che è una novità perché solitamente nelle richieste sono i fanalini di coda e invece quest’anno l’hanno fatta da padrone! E questo grazie soprattutto all’Emporio Vino e Sapori, che ha servito gratuitamente vini spagnoli e portoghesi in abbinamento ad autentiche leccornie.”

Durante gli aperitivi e le degustazioni nelle cantine della villa c’è stata un’altra piacevole sorpresa: la partecipazione estemporanea di alcuni produttori del piacentino, tra cui il titolare dell’azienda La Celata, il principe Gonzaga di Torricelle e la proprietaria dell’azienda Barattieri, i quali sono intervenuti portando i loro prodotti in anteprima e facendoli assaggiare al pubblico gratuitamente. Tra questi c’era un’autentica chicca: l’anteprima del Passito di Albarola 1998, vino tanto buono quanto introvabile. Oltre a quella dei produttori c’è stata la massiccia partecipazione dei colleghi sommelier provenienti dalle province a nord di Milano, Sondrio, Lecco, Varese, Como, e da Cremona, i quali si sono confrontati aggiungendo la loro professionalità all’evento.

“Sono molto felice che quest’anno” ha dichiarato Carlo Milani, “abbiamo avuto un ruolo decisivo nella manifestazione. Prima di tutto abbiamo chiamato Luca a presentare e lui, come sempre, si è mostrato disponibile, non solo con la sua professionalità e competenza ma anche procurandoci i bicchieri per le degustazioni e proponendoci la vendita di trecento bottiglie per beneficenza a favore di una associazione che si occupa di bambini in centro America. Le bottiglie sono andate tutte in vendita e mi piace pensare che c’è anche della solidarietà attorno al mondo del vino. Poi, la gente è stata splendida. Tante persone si sono accostate ai sommelier con curiosità, facendo cadere una pioggia di domande, chi un consiglio per un abbinamento, chi un consiglio per un acquisto, chi un quesito tecnico. E’ bello vedere tanto entusiasmo e tanta voglia di conoscere questo mondo così affascinante. Ma ciò che mi riempie veramente di orgoglio è vedere i miei sommelier così uniti e appassionati. La nostra presenza è stata infatti totalmente gratuita ma loro si sono presentati tutti al completo, con grande entusiasmo e grande disponibilità. Vedere tanta dedizione mi rende molto felice. Sono fiero della mia squadra e mi ritengo molto fortunato a lavorare con tutti loro.”

Un nuovo traguardo, dunque, nella vita della delegazione.

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