Benvenuto Brunello a Brescia

Racconti dalle delegazioni
05 novembre 2009

Benvenuto Brunello a Brescia

L’Ais Brescia,in collaborazione con il Consorzio del Brunello, ha organizzato una degustazione al Museo delle Mille Miglia con protagonista Brunello e il suo territorio. Presenti trentaquattro aziende...

Camilla Guiggi

L’Ais Brescia,in collaborazione con il Consorzio del Brunello, ha organizzato una degustazione al Museo delle Mille Miglia con protagonista Brunello e il suo territorio.

Presenti trentaquattro aziende che con i loro prodotti hanno dato una reale visione di come uno stesso vino può cambiare a secondo della zona di produzione.



Dalla collina che domina il paese, Poggio Civitella, posto a un’altitudine di 661 metri, è possibile dividere la zona in quattro versanti che danno vini diversi tra di loro.

La zona a Nord ha stagioni più nette e da vini più profumati e speziati. La zona a Ovest, ricca d’argilla, esposta alle brezze marine da vini più longevi. La zona a Sud ha temperature più elevate da vini più fruttati e ricchi di alcol. La zona Est, dove è nato il Brunello, ha temperature più costanti e da vini più equilibrati e freschi.



I vini in degustazione andavano dal Rosso di Montalcino 2007, Brunello di Montalcino 2004, Brunello di Montalcino riserva 2003 e il Moscadello di Montalcino.

Nel 1684 il poeta aretino Capalli scriveva: “I vini di Montalcino bevi in doppia brocca/questo è color oro, quello di porpora/sarà un prodigio/Il cielo ci ha lasciato un auspicio:/a me il dolce oro:/la porpora invece a te”.

In tutti i vini si è potuto riscontrare il carattere un po’ scorbutico e “ignorante” del Sangiovese. Un vitigno che ha bisogno del suo tempo per poter essere apprezzato al meglio. Una bella freschezza e struttura che gli danno le garanzie per durare nel tempo.



Il Moscadello di Montalcino prodotto con il Moscato Bianco, è un prodotto apprezzato fin dal tempo dei romani, è stato un po’ offuscato dalla fama del Brunello.

L’essenza di questo prodotto la si può trovare nelle parole di Francesco Redi nel suo Bacco in Toscana “Del sì divino/Moscadelletto/di Montalcino…Un tal vino/Lo destino/Per le Dame di Parigi/E per quelle ,/che si Belle/Fanno rallegrar il Tamigi...

Fra gli estimatori di questo vino troviamo Ugo Foscolo che se ne serve come tonificante per le sue fatiche,letterarie e amorose,durante il soggiorno a Firenze.

Che dire non ci resta che provare.



Santè

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