I piccoli di Champagne e Borgogna

Un excursus, magistralmente condotto dall’enologo Dott. Filippo Parmigiani, dedicato ai piccoli produttori delle zone della Champagne e della Borgogna, organizzato da Ais Monza

Giovanna Pascoli

Un approfondimento che ci ha portato a spasso per la Champagne, che in tutti noi evoca un mito, per mostrarci che, all’interno di una zona che produce oltre 300 milioni di bottiglie l’anno, ci sono molti modi di produrre champagne. Prodotti corretti e ben fatti che si fanno piacevolmente bere, e prodotti che ti colpiscono con tale forza e ti regalano emozioni tali da farti comprendere che, non solo nelle particolari cuvée de prestige delle grandi Maison si trovano tali sensazioni, ma anche in ciò che producono alcuni récoltant manipulant, dove sia la voce del terroir che la mano del produttore imprimono nei loro vini peculiarità notevoli.

Ed è il caso dei prodotti della Maison Alain Soutiran degustati nella serata.

Piccola Maison di Ambonnay, uno dei 17 villaggi con tutti i vigneti classificati come Grand Cru, nata nel 1970, con un vicino di casa assai blasonato e a volte ingombrante, la nota Maison Krugg, ma a cui non hanno nulla da invidiare per qualità e finezza dei loro prodotti.

La zona di provenienza delle uve, la montagna di Reims, una delle zone principi per la produzione dei pinot neri in purezza e che per la particolarità dei terreni dona struttura, longevità, sapidità e robustezza ai vini con esse prodotti.



Proseguiamo questo viaggio virtuale nell’enologia francese e ci spostiamo in Borgogna, in una delle zone più storiche e vocate per il pinot nero, la zona della Côte de Beaune, dove i terreni calcarei e marnosi, danno ai vini caratteristiche di estrema finezza e longevità, di non pesantezza di colore e struttura. La zona dove c’è la più alta percentuale di aziende ‘chiuse’, i famosi Clos.

Beaune, con il suo Hospice, è stata la prima forma di solidarietà e cassa mutualistica con i beni prodotti dall’agricoltura a favore dei bisognosi; qui venivano donati una parte dei vini prodotti nella zona e l’Hospice ne curava l’invecchiamento mettendoli poi all’asta e destinando il ricavato al mantenimento della struttura e dei suoi ospiti.

Il produttore presentato in degustazione è accomunato al produttore dello Champagne nell’avere un vicino di casa blasonato e quotato, con i terreni confinanti e separati da una strada vicinale e dai tipici muretti che circondano le proprietà, ma i terreni hanno le stesse caratteristiche e peculiarità, a cui si aggiunge la mano e la passione del proprietario Pierre Ponnelle.



L’ultimo vino degustato ci porta invece nella zona di produzione del Cognac, ed è un prodotto che ripropone una delle vecchie scuole enologiche che in Francia trovano applicazione non solo nella zona del Banyuls e storicamente anche nella zona del Balzac. Prodotto con il taglio di un vino bianco, lasciato volontariamente con un forte residuo zuccherino, con una buona dose di Cognac(dal 15 al 30%), il risultato è un prodotto interessante proiettato nel futuro. Infatti, questi sono vini che si possono tenere in cantina anche 20 anni e non fanno che migliorare la loro struttura e piacevolezza.



Presenti in sala anche gli importatori di questi prodotti: Santonocito padre e figlio, piccola azienda brianzola che da anni si occupa di trovare oltralpe di piccoli produttori di qualità e di proporli sulle nostre tavole. A loro va un ringraziamento sentito per averci portato questi vini spunto di questo emozionante viaggio sensoriale.



Il Dott. Parmigiani è stato coadiuvato nella degustazione, in un’amichevole staffetta, dal nostro presidente AIS Lombardia Luca Bandirali.



Maison Soutiran - Champagne Gran Cru Brut: colore paglierino carico, bellissima brillantezza e luminosità con un perlage fine e persistente, al naso complesso e fine con note milelose, sentori fragranti di crosta di pane e piccola pasticceria, in bocca una notevole freschezza e sapidità con una bella struttura e persistenza lunga che scema lentamente senza però lasciare sgradevoli note amarognole. Vino da tutto pasto.

Maison Soutiran – Champagne Gran Cru Rosè: 100% pinot noir vinificato in rosato con una permanenza sui lieviti dai 24 ai 30 mesi, un bellissimo color buccia di cipolla intenso brillante e luminoso con un perlage fine e persistente, al naso fine elegante con note di piccoli frutti rossi, con note fragranti, floreale, con accenni di profumi evoluti verso i terziari, in bocca fresco sapido con una tannicità presente ma ben armonizzata nella struttura, perfetta corrispondenza in bocca delle sensazioni olfattive, lunga persistenza che lascia un retrogusto piacevolmente dolce.

Maison Soutiran – Champagne Gran Cru Perlé Noir: Blanc de Noir pinot nero in purezza, permanenza sui lieviti dai 15 ai 24 mesi, bel colore giallo dorato con una brillantezza e luminosità notevole, perlage fine e persistente, al naso fine, elegante intenso e complesso con note terziarie di spezie, miele di castagno, una piacevole nota di idrocarburi, balsamico ed una nota leggermente amaricante, in bocca fresco al palato, sapido, giovane ed irruente ma piacevole, bella struttura e persistenza con una perfetta rispondenza naso bocca dove ritroviamo infine una piacevole nota leggermente amaricante. Perfetto l’abbinamento con le ostriche.

Bourgogne Chardonnay 2007 - Pierre Ponnelle selezione Confrerie Chevalier Tastevin di Clos de Vougeot: Chardonnay in purezza, bel colore giallo paglierino carico, consistente, complesso e fine con sentori di frutta gialla, fiori gialli, una leggera nota vegetale, legno, spezie dolci, miele, in bocca fresco e sapido, morbido e piacevole ma ancora giovane

Bourgogne Savigny le Beaune 2005 - Pierre Ponnelle selezione Confrerie Chevalier Tastevin di Clos de Vougeot: pinot nero in purezza, splendido colore rosso granato brillante e luminoso ma non fitto e intenso, al naso fine e complesso con sentori di piccoli frutti rossi, sottobosco, goudron, fiori leggermente secchi,spezie dolci, vaniglia, liquirizia, in bocca abbastanza morbido, fresco, sapido, giovane, con una leggera nota acerba, tannica ma non fastidiosa, persistente con un finale di liqurizia e dei ritorni di frutta rossa, di amarena, da lasciar affinare in bottiglia ancora qualche anno per trovarlo al meglio delle sue potenzialità

Pineau de Charentes millesimato 2004 - Claude Thorin: vino fortificato a base di succo di uve Colombard con aggiunta di Cognac dell’annata precedente prodotto con le stesse uve; bel colore giallo dorato intenso con una spiccata brillantezza e luminosità, al naso intenso, complesso e fine, con note di frutta cotta, prugne, miele, note etere di smalto, spezie dolci, in bocca sorprendentemente piacevole, abbastanza fresco e sapido, persistente ed avvolgente ma non stucchevole con una nota finale di marron glacè e fico secco, perfetto per chiudere una piacevole serata.

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