Il Chianti Classico protagonista a La Rosa Blu

Racconti dalle delegazioni
23 settembre 2013

Il Chianti Classico protagonista a La Rosa Blu

La Delegazione di Cremona e il suo delegato, Fabio Bagno, hanno aperto l’autunno con una degustazione di 6 vini Chianti Docg 2009. Zaccaria Foglio, sommelier e degustatore di lunga data, ha presentato i vini in degustazione e la zona di provenienza.

Camilla Guiggi

Chianti Classico Ais CremonaIl vino del Chianti, e in particolare quello del Chianti Classico, è stato uno dei primi vini italiani apprezzati all’estero.

Un personaggio fondamentale per la nascita di questo vino è stato Bettino Ricasoli, detto il “Barone di ferro”, che, nelle sue tenute a Brolio, iniziò ricerche e sperimentazioni, con l’obiettivo di produrre in queste terre un vino di alta qualità, capace di competere con i grandi vini francesi, all’epoca protagonisti indiscussi.
 Era alla ricerca del vino perfetto e nel 1867, grazie a suoi sforzi, il vino di Brolio ottenne la prima medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di Parigi. Nel 1872 il Barone ne fissa la formula in una famosa lettera indirizzata al Prof. Cesare Studiati dell’Università di Pisa: “… Mi confermai nei risultati ottenuti già nelle prime esperienze cioè che il vino riceve dal Sangioveto la dose principale del suo profumo (a cui io miro particolarmente) e una certa vigoria di sensazione; dal Canajuolo l’amabilità che tempera la durezza del primo,
senza togliergli nulla del suo profumo per esserne pur esso dotato; la Malvagia, della quale si potrebbe fare a meno nei vini destinati all’invecchiamento, tende a diluire il prodotto delle due prime uve, ne accresce il sapore e lo rende più leggero e più prontamente adoperabile all’uso della tavola quotidiana …”

Il primo vino servito è stato Chianti Riserva Nipozzano 2009 Azienda Marchesi de’ Frescobaldi, l’unico che si discosta per la Docg di appartenenza. Un prodotto fresco di pronta beva con una spiccata acidità; un classico vino gastronomico, che dà il meglio di sé in abbinamento al cibo.

Seguono poi cinque etichette Chianti Classico Docg; la zona storica e d’origine di questo prodotto.

Chianti Classico Riserva 2009 Azienda Banfi, un vino rosso granato sull’unghia, con un profumo esile ed elegante dove, oltre alla frutta a bacca nera, troviamo mineralità e speziatura con una perfetta corrispondenza gusto olfattiva. Una delicata nota di vaniglia è regalata dall’uso delle grandi botti per l’affinamento.

Chianti Classico Ais CremonaChianti Classico Ser Lapo 2009 Azienda Mazzei, un blend di 90% Sangiovese e 10% Merlot. Un rosso rubino intenso, con note predominanti di marasche e more in composta, che lasciano poi il posto a sentori speziati e tostati. Un vino caldo e tannico.

Chianti Classico Riserva di Famiglia 2009 Azienda Cecchi, un rosso rubino che regala, oltre a classici sentori fruttati, sfumature minerali, di pietra focaia, e note balsamiche. Un tannino importante e un finale leggermente ammandorlato.

Chianti Classico Riserva Il Grigio 2009 Azienda San Felice, un color rosso rubino scarico, tipico del Sangiovese. Un naso importante e variegato, che regala un bouquet che spazia da note fruttate a note resinose, da note di spezie dolci a note di humus. Un vino elegante, fresco, tannico e di piacevole beva. Quello che potrebbe esser definito il “Classico Chianti Docg”.

Chianti Classico Riserva Marchesi Antinori 2009 Azienda Marchesi Antinori, un vino corrispondente ed elegante in tutta la sua degustazione. Un prodotto piacevole dove, a livello gustativo, si percepiscono, oltre a note floreali, come la viola, note fruttate che ricordano l’amarena e una sfumatura “burrosa”, forse dovuta alla fermentazione malolattica svoltasi in barrique.

Interessante è stata la discussione sui vini e come Il Grigio 2009, Sangiovese in purezza, si è fatto notare, soprattutto se confrontato con gli altri prodotti dove i vitigni internazionali, Cabernet Sauvignon e Merlot, facevano sempre capolino.

I vini sono stati accompagnati da tre portate create dallo Chef Gualtiero Invernizzi: un antipasto di salame di fegato accompagnato da una piccola quiche, un risotto con i funghi e uno stracotto con polenta.

Una serata splendidamente riuscita grazie anche al team di sommelier della delegazione di Cremona e Alberto Sironi proprietario del ristorante La Rosa Blu.

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