L’Ais Milano si fa in quattro

Quattro aziende dell’Oltrepò Pavese hanno ospitato, nell’arco di un weekend, la prima lezione del nuovo ciclo di formazione in vigna

Ilaria Santomanco e Giordana Talamona

La viticoltura è un argomento di grande richiamo per chi ama il vino e il suo mondo. Andare in vigna con esperti enologi e osservare da vicino le fasi vegetative della vite è una tappa fondamentale per la formazione di un vero esperto di vino. Ma è, allo stesso tempo, qualcosa di molto di più. È la riscoperta delle nostre radici, di una cultura contadina che per millenni ha contraddistinto la vita dell’uomo e che ora, ahimè, è patrimonio per addetti ai lavori.



Ecco spiegato il grande successo di pubblico degli appuntamenti in vigna proposti da AIS Milano, che hanno visto la presenza di soci provenienti anche da fuori regione. “Certo che muoversi da Ghemme per fare un corso sulla viticoltura sembra proprio un paradosso!” – ha commentato con bonaria ironia un sommelier piemontese a una collega di Borgosesia. Paradosso o no, questo testimonia, una volta di più, quanto il bisogno di conoscere il vino passi inevitabilmente dalla terra e da momenti formativi come questi.



Al corso hanno partecipato, tra sabato 17 e domenica 18 aprile, 140 persone, attente a non perdere una sola parola delle spiegazioni dei competenti enologi, nonostante la pioggia che impregnava i terreni, infangava calzature e inumidiva taccuini. Le aziende coinvolte in questo primo weekend di studio sono state quattro, tutte dell’Oltrepò Pavese.

Presso l’azienda Fratelli Agnes, a Rovescala, è stato l’agronomo Cristiano Agnes a condurre la lezione in vigna e a mostrare ai corsisti come si effettua un innesto a doppio spacco all’inglese, mentre la degustazione è stata condotta da Sergio Agnes che ha presentato, fra l’altro, una grappa realizzata in collaborazione con Fiorenzo Detti, delegato AIS di Milano. Da Montelio, a Codevilla, il gruppo è stato assistito da Mauro Maffi, grande enologo e relatore AIS proprio per le lezioni di viticoltura. A Casteggio è stato il direttore dell’azienda Frecciarossa, Claudio Giorgi, a mostrare ai partecipanti i sistemi di allevamento della vite adottati, motivandone scelte e pregi. Infine la Tenuta Mazzolino, a Corvino San Quirico, ha fatto scendere in campo Jean-François Coquard, enologo e direttore dell’azienda.

I quattro esperti hanno spiegato l’impianto delle viti, le forme di allevamento e i criteri adottati, mostrando dal vivo quanto si è appreso sui libri, come il taglio del passato, il numero di gemme da proteggere, l’arte della potatura e il germogliamento, nella fase di risveglio della vite.



Al termine delle lezioni in vigna, la degustazione guidata dei vini di punta prodotti da ogni azienda è stata accompagnata da un ricco e abbondante buffet, che ha ritemprato gli astanti, infreddoliti ma entusiasti.



Nei prossimi mesi i partecipanti proseguiranno la propria formazione con altri tre appuntamenti in vigna, che riguarderanno

- allegagione, scacchiatura, legatura verde, potatura verde (cimatura) e trattamenti (malattie della vite).

- maturazione degli acini, invaiatura e operazioni di diradamento (vendemmia verde).

- le operazioni vendemmiali, vinificazione e pratiche di cantina.



Alla prossima puntata.

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I commenti dei lettori

Giampaolo Guffanti
31 agosto 2010 - 19 19
Giampaolo Guffanti

Bravi: esperienza più che positiva, iniziativa da completarsi e ... sicuramente da ripetersi!!! Più che formativa e vissuta nel miglior spirito della condivisione associativa.
grazie Giampaolo