La biodinamica di Alois Lageder

Racconti dalle delegazioni
09 dicembre 2013

La biodinamica di Alois Lageder

L’armonia, nel lessico del sommelier, è un concetto importantissimo, la sintesi e l’essenza della descrizione di un vino. Armonia richiama alla mente un concetto di perfetto accordo ed è questa la base su cui poggia la filosofia di Alois Lageder, titolare dell’omonima azienda altoatesina, che ci ha appassionato con il racconto del suo approccio produttivo in una bellissima serata organizzata da AIS Monza Mercoledì 27 Novembre.

Carolina Selva

Alois Lageder - Ais MonzaUsando le parole stesse di Alois Lageder: "La biodinamica è un metodo di agricoltura biologica. Operando in sintonia con i ritmi, i cicli e le forze della natura, l'agricoltura riesce a migliorare la fertilità del suolo e la qualità delle uve".

Tutto è racchiuso in questa frase diretta e mirata, ma anche ampia e articolata, poiché racchiude l'essenza della produzione vitivinicola nel più esteso e sinergico abbraccio tra tutte le forze della natura. Secondo Alois Lageder condurre una produzione biodinamica significa svolgere ogni azione nel vigneto ispirandosi a un approccio olistico e sostenibile. Questo si traduce in uno studio dei processi che legano intimamente la terra e la vite, dove sono solo i procedimenti naturali a governare le fasi principali della cura del vigneto, della vendemmia e della vinificazione delle uve. La coltivazione dei vigneti secondo le regole steineriane della biodinamica è certificata dal marchio internazionale Demeter che contraddistingue tutti i vini di Alois Lageder.

Cercando di comprendere un po' più da vicino in cosa si traduca effettivamente l'approccio biodinamico, Alois Lageder ci ha testimoniato come questa pratica agricola risulti più sostenibile e, nel pieno rispetto della natura, dia origine a suoli più ricchi, a piante più sane, robuste e più "efficaci" nelle varie fasi vegetative e di maturazione rispetto ad analoghe coltivazioni condotte con un metodo convenzionale. Ogni trattamento nel vigneto viene eseguito a mano, perché anche la vicinanza dell'uomo alla vite è importante e la risposta della pianta sarà sicuramente migliore.

L'origine dell'azienda di Alois Lageder risale al 1823 quando Johan Lageder iniziò la commercializzazione di vini a Bolzano, seguita immediatamente dall'acquisizione di vigneti e una propria produzione da parte dei suoi successori. Oggi l'azienda persegue l'obbiettivo di conservare il potenziale dei suoi vigneti e delle uve mediante un'attenta opera di zonazione che assegna ad ogni vitigno le zone, i terreni e i pendii più appropriati. Quest'opera continua in cantina con una vinificazione il più naturale possibile che mantenga integro e sostenibile il legame del vino alla propria terra. All'atto pratico questo si traduce in vini che esprimono pienamente il territorio e questo si è potuto appurare durante la degustazione.

Iniziamo con PORER Pinot Grigio 2012. Spiccata è la caratterizzazione varietale del vitigno, al naso una fitta trama che intreccia la nota polverosa della cipria con frutta a polpa bianca e mineralità. Complessità conferita anche dalla permanenza sui lieviti per sei mesi.

Proseguiamo con AM SAND Gewürztraminer 2011. Prima di immergerci nel fine olfatto del vino, non si può non sottolineare la luminosità e la brillantezza del colore che sfuma tra il giallo oro e bagliori verdi. Il naso ci offre con certezza tutta l'aromaticità del vitigno, dalla rosa al litchi fino ad una speziatura delicatissima che si traduce in un vino sottile ed elegante.

Chiudiamo la parte dedicata ai vini bianchi con LOWENGANG Chardonnay 2004. Un vino di grande personalità. Colore e profumi ci ricordano gli Chardonnay di Borgogna. Note di burro e biscotto che persistono a lungo e lasciano spazio solo in un secondo momento alla frutta tropicale. La fermentazione così come l'affinamento avvengono sui lieviti e in barriques di cui la metà nuove. Sicuramente un vino complesso e importante.

IAlois Lageder - Ais Monzaniziamo la conoscenza dei vini rossi a partire da APOLLONIA Pinot Nero 2010. Frutta rossa delicata al naso e al palato con una morbidezza conferita dal passaggio in barriques per dodici mesi.

Procediamo con LINDENBURG Lagrein 2009. Eccellente risultato di espressione del Lagrein su terreni perfettamente vocati. Vino di gran stoffa per profumi e struttura. Le eleganti note olfattive di prugna matura e spezia continuano dopo l'assaggio, finemente supportate da un'abile lavorazione dei tannini del Lagrein tramite una maturazione in barriques per diciotto mesi.

Ahimé, siamo giunti all'ultimo vino... Le aspettative sono alte e altissimo è il riscontro che troviamo! COR RÖMIGBERG Cabernet Sauvignon 2000. Siamo nel cuore del vigneto Römigberg, uno dei migliori cru nell'anfiteatro naturale a nord del Lago di Caldaro. Vino eccellente, a dimostrazione del potenziale delle uve e dei terreni e della maestria nella produzione. La successione dei profumi dalla frutta matura alla spezia conferma la perfetta evoluzione del vino e il gusto denota grande struttura ed eleganza.

La serata volge al termine ma certamente è solo l'inizio della conoscenza dei vini di Alois Lageder. Vorrei terminare con l'immagine più poetica che Alois Lageder ci ha regalato durante questa serata: la sua consapevolezza che le sue vigne siano avvolte da un manto di armonia che governa il trascorrere del tempo tra i filari.

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