Sabato in Cantina. Nuovi incontri alla scoperta delle eccellenze valtellinesi

Il racconto dell'incontro con la Cantina Cooperativa di Villa di Tirano e Bianzone, Lia Roberto, l’ultimo bottaio valtellinese, Luca Gasparotti e Marcel Zanolari

Cristina Ferdinandi

Cantina Cooperativa di Villa di Tirano e BianzoneIl nostro percorso  “Sabato in Cantina, conosciamo i produttori di vini valtellinesi e….non solo” è ripreso lo scorso 23 marzo 2013 alle 9 e 30 presso la Cantina Cooperativa di Villa di Tirano e Bianzone. Ad accoglierci il presidente sig. Pietro Poletti che ha raccontato brevemente la storia della Cooperativa , costituita più di mezzo secolo fa per volontà di un gruppo di produttori che negli anni è cresciuto numericamente sempre di più, fino a raggiungere gli attuali 300 soci conferitori. Presso la Cantina Cooperativa di Villa di Tirano  e Bianzone ,vengono raccolte le uve  prodotte da piccoli produttori, da agrituristi  valtellinesi e non, che hanno accettato di aderire al progetto, partito nel 2007, dal titolo “Adotta un vigneto”, al fine di recuperare vigne ormai trasformate in boschi o roveti. La Cantina offre ai soci conferitori un supporto tecnico-logistico in ogni fase, dalla vinificazione all’imbottigliamento.

Al termine della visita alla cantina, abbiamo avuto il piacere di conoscere 3 produttori soci della Cantina: Benedetto De Campo della cantina “Fruviver”, il signor Busi per la cantina “Marchetti Maria Luisa” di Teglio e Cerasa Corrado, titolare dell’Agriturismo Cà Dei Baff ad Ardenno, conferitore delle uve raccolte nel vigneto adottato in zona di Ardenno.

La Fruviver, nata a Tirano nel 2003, produce vini a base nebbiolo a grappolo spargolo (clone CH34), ideale per l’appassimento, selezionato dalla Fondazione Foianini di Sondrio e vinifica in modo tradizionale, senza l’utilizzo di barrique. I vini degustati, Rosso di Valtellina “Gallo Doc” 2009 , Valtellina superiore “Sasso del Gallo” 2005 e Sforzato di Valtellina “Incanto“ 2004, rappresentano molto bene il nebbiolo  valtellinese e questi vini accompagnano nel miglio modo i piatti della tradizione.

L’azienda vitivinicola Marchetti Maria Luisa, con vigneti nel comune di Teglio, ha  proposto un Rosso di Valtellina Doc 2011 e un Valgella DOCG 2009. I vigneti di questa cantina, posti ad una quota altimetrica più elevata rispetto al fondo valle, riescono a conferire alle uve caratteristiche di maggior freschezza e piacevole sapidità, regalando finezza ai vini con una bella espressione olfattiva ed un bouquet gustativo tipico dei vini valtellinesi. I vini Proposti da Cerasa Corrado un Rosso di Valtellina ottenuto da una vigna in zona DOC del 2011 e del 2010.

Entrambi i vini presentano marcate note di sapidità, caratteristica particolarmente presente nei vini della sottozona Maroggia. Numerosi sono stati i vini proposti per la degustazione dal signor Poletti: abbiamo degustato Valtellina Superiore Riserva 2003 della Cantina di Villa, che nonostante i suoi anni e l’annata particolarmente calda, si è difeso egregiamente; Sforzato Cantina di Villa 2008 che , al di là della sua gioventù,lascia presagire buona evoluzione.
Abbiamo avuto il piacere di degustare anche i vini della giovane produttrice Chiara Poletti. Chiara, per scelta aziendale produce solamente vini IGT, che ben rappresentano il territorio, sia nella versione bianca, dove al nebbiolo vengono aggiunti i vitigni autoctoni come pignola e rossola vinificati in bianco, che nei rossi , come nel “ Chiro” .

Lia RobertoTerminata la visita alla Cantina di Villa Di Tirano e Bianzone , sempre a Villa di Tirano abbiamo incontrato il signor Lia Roberto, l’ultimo bottaio valtellinese.

Lia Roberto continua a tempo perso (lui infatti produce mobili e serramenti) l’antico mestiere tramandatogli dal padre. La sua passione è nata tanti anni fa quando poco più che bambino si aggirava curioso nel laboratorio del papà mentre questi realizzava le botti. Lia racconta che un tempo le botti  venivano costruite in legno di castagno, legno presente nei nostri boschi, mentre oggi il mercato le richiede in rovere. Il suo sistema di lavorazione é di tipo artigianale e si differenzia da quello industriale poiché le doghe piegate a vapore con il metodo industriale, vengono invece sagomate direttamente, dando loro forma arcuata; ciò conferisce alla botte una maggiore resistenza al tempo e alla sollecitazione effettuata dalla pressione del vino. Le botti artigianali inoltre vengono realizzate partendo da un ovale all’interno del quale vengono costruite le doghe assemblate dopo un raffinato lavoro di carpenteria che richiede esperienza, “occhio clinico” e ragionamento. Viene utilizzato del mastice enologico per l’assemblaggio. Le botti vengono quindi accuratamente lavate e disinfettate con acqua e soda caustica bollite. La creazione di una botte richiede pressappoco 70 ore di lavoro. Il nostro bottaio produce, sempre su richiesta , “brente”, tini, mastelli, zangole e compatibilmente con il suo tempo, si occupa della manutenzione di botti già in uso nelle case vinicole valtellinesi.

Marcel ZanolariDopo aver lasciato il signor Lia, che si é dimostrato veramente ospitale e disponibile,  ci siamo trasferiti a Tirano presso la Enoteca Contadi Gasparotti dove ci attendevano due nuovi produttori: Luca Gasparotti (che ci ha ospitato) della omonima cantina e Marcel Zanolari della Cantina San Siro di Bianzone .

La nostra giornata è proseguita con la degustazione di diverse tipologia di vino dei due produttori.

Aprono le danze due vini bianchi di Gasparotti, uno a base nebbiolo vinificato in bianco con aggiunte di rossola e brugnola autoctone ed un traminer aromatico, che da buoni risultati nella zona di Baruffini, ed a seguire il pinot bianco biologico di Zanolari. Intervellati dai ricchi piatti preparati dalla brava signora Anna (madre di Luca Gasparotti) i rossi di Marcel Zanolari a base pinot nero ed ancora i rossi di Luca nelle tre tipologie (rosso di Valtellina “Senza Fine”, Valtellina superiore “Graffio” e Sforzato “Genio”) .

Anche in questo caso è stato piacevole e sorprendente  conoscere ciò che i nostri giovani produttori sono in grado fare sfruttando ciò che il territorio offre.

Terminato il pranzo … tutti in vigna! In località San Siro nel comune di Bianzone, dove sono ubicati parte degli appezzamenti di Marcel Zanolari che da circa 10 anni in vigna coltiva l’uva utilizzando metodi biologici.

Un’esperienza particolare è stata quella di degustare i vini direttamente “dalle botti” e dalle “anfore di cemento ed argilla”; le ultime annate dei vini ancora in affinamento hanno  nomi originali quali “Vagabondo Bianco” e “Vagabondo Rosso”, “Bianco da Nero” che aspetteremo di degustare tra un po’ di tempo perché, come suggerisce Marcel «Ogni vino deve avere la possibilità di evolvere e far scoprire con il tempo ciò che veramente è».

Buon viaggio…

 

Fonti foto: laprovinciadisondrio.it, Francesco Vaninetti, ilgrigioneitaliano.ch

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