Super Whites a Castel d'Ario

Tocai friulano, ribolla gialla, ramandolo e picolit: un excursus all'interno dei Colli Orientali del Friuli attraverso le serate della delegazioni Ais di Mantova

Andrea Bonesi e Monica Mirandola

In una calda serata di inizio estate l' Ais di Mantova ci ha riuniti presso il “Ristorante Edelweiss “di Castel d' Ario (Mn) per un ennesimo tour enologico, questa volta nella regione dove si producono Bianchi tra i migliori del nostro Paese, il FRIULI VENEZIA GIULIA.

Ci siamo concentrati su due vitigni autoctoni particolari ,vera espressione del terroir della zona dei Colli Orientali, il TOCAI e la RIBOLLA GIALLA , mettendo a confronto 3 versioni per ogni tipologia, per poi chiudere “ in dolcezza” con PICOLIT e RAMANDOLO,vini dolci tra i più blasonati d'Italia ed uniche due DOCG della regione.

La DOC COLLI ORIENTALI DEL FRIULI comprende la parte più classica ed apprezzata del vigneto friulano. Si tratta di rilievi di modesta altitudine (tra i 100 ed i 350 mt s.l.m.) che si distendono ai piedi delle Prealpi Giulie, in provincia di Udine,da Tarcento a Cividale del Friuli, poi più a sud fino a Buttrio e a Corno di Rosazzo , per un totale complessivo di più di 2000 ha di superficie vitata. I terreni terrazzati sono caratterizzati da un'alternanza di strati di marne (argille calcaree) ed arenarie (sabbie calcificate) dall'aspetto tipico ed adattissime per la viticoltura. La produzione è rigorosamente contenuta in termini quantitativi a favore di altissimi standard qualitativi e rispetto delle tradizioni e della secolare e felice interazione tra uomo-vitigno-territorio.

I vini in questa zona presentano importante struttura e spiccata mineralità e per queste caratteristiche sono apprezzati ovunque. Nelle degustazioni solitamente vengono serviti freschi , a 10°-12°C, ma secondo il nostro espertissimo delegato di Provincia Luigi Bortolotti in questo modo vengono esaltate le durezze in modo eccessivo a discapito del loro effettivo equilibrio che invece emergerebbe a temperature un po' più alte, intorno ai 14°C. Dopo averli assaggiati ci siamo trovati quasi tutti d'accordo, perchè è bastato solo qualche grado in più per farci apprezzare la morbidezza, l'equilibrio e l'armonia di questi grandissimi prodotti friulani.

Partiamo dal TOCAI FRIULANO, vino bandiera della regione, vitigno autoctono dalle origini antichissime. In realtà, a causa di una sentenza della Corte Europea ,il termine “Tocai “ non sarebbe più utilizzabile, ma in questa sede “informale” ci permettiamo di usare questo nome in virtù di 800 anni di storia comprovati da numerosi documenti del passato nei quali si fa esplicito riferimento a quest'uva.

  • VIGNA TRAVERSO 2006 - Prepotto (Ud). Tocai Friulano 100%,vinificato in acciaio a contatto con le bucce.T di servizio: 12-14° C. Gradazione: 13,5%.
    Aspetto: Brillante, giallo oro etrusco, buona consistenza.
    Esame olfattivo: immediata eleganza fruttata(melone,albicocca,ananas matura e pesca gialla) alla quale seguono subito le note floreali delicate di gelsomino e via via a seguire salvia e clorofilla.
    Esame gustativo: Al palato le sensazioni predominanti sono la mineralità (emergono le note calcaree tipiche del terreno) ed il finale ammandorlato, che in modo equilibrato si affiancano all' espressività alcolica, decisa ma non invadente.
    Note: Emerge la tipicità del vitigno. Valutazione:89-90 punti.

  • LIVIO FELLUGA 2006 - Brazzano di Cormòns (Go). Tocai Friulano 100%, fermentazione in acciaio inox, affinamento sui lieviti in acciaio per 6 mesi prima dell'imbottigliamento. Temperatura di servizio:12-14 °C. Gradazione : 14%
    Aspetto:Straordinario, sempre brillante ma sono meno intensi i bagliori dorati rispetto al Vigna Traverso.
    Esame olfattivo: Naso meno immediato del Vigna Traverso, ma più delicato ed elegante:tutte le note sono piu' contenute, sia quelle fruttata di pesca bianca che quella di mandorla.
    Esame gustativo: Palato meno rotondo e morbido del Vigna Traverso ma più fine ed elegante. Anche la struttura nel confronto risulta inferiore
    Note: Non emerge la tipicità del vitigno,il vino è la risultante di un microclima che prevede evidenti escursioni termiche:sembra un “Alto Adige”più che un vino carsico!
    Valutazione:87-88 punti

  • LE VIGNE DI ZAMO' 2006 - Manzano-loc. Rosazzo (Ud). L'enologo è Franco Bernabei. Tocai friulano 100%. Temperatura di servizio: 12 °C. Gradazione 14%

    Aspetto: Giallo dorato, intenso e luminoso.
    Esame olfattivo: Olfatto interessante ma meno elegante degli altri due vini menzionati. La complessità va ricercata ma, più che altro, escono le note fruttate, agrumate.
    Esame gustativo: Qualche punto in più a questo esame rispetto all'olfattivo:esce una buona mineralità e il sentore di pasta di mandorla, di scorza d'arancia.
    Note: Emerge, come per il “Vigna Traverso”, la tipicità del vitigno. Valutazione:87-88 punti.

    Il Tocai come un po' tutti i vini friulani,esprime il massimo non al momento della singola degustazione ma in abbinamento, per via della sua struttura importante che permette di abbinarlo ,oltre che col pesce, anche con carni e secondi piatti sostanziosi. Noi però abbiamo avuto modo di sperimentare il più idilliaco degli abbinamenti:con un eccellente prosciutto SAN DANIELE RISERVA PICARUN. L'aromaticità, la complessità e la lunghissima persistenza che emergono sovrastano addirittura questi grandi vini ,ma la loro spiccata mineralità contrasta ottimamente con la tendenza dolce del prosciutto e del melone che lo accompagna. Ottimo abbinamento.

    La RIBOLLA GIALLA è un vitigno autoctono il cui nome è dovuto al sostanzioso contenuto negli acini di acido malico che nel passato portava il vino a “ribollire”nelle damigiane. Fino a qualche anno fa quest'uva veniva raccolta molto matura e spesso subiva l'affinamento in barrique , mentre oggi la tendenza è quella di vinificare senza la malolattica e di non usare il legno ,per un vino elegante, giocato su profumi freschi e varietali, non piu' quelli “classici” di melone e zucca dolce.

    Con un delizioso RISO PICON AGLI ASPARAGI DI CAMPO reinterpretato dallo chef Matteo con l'aggiunta di carne, secondo un'antica ricetta già proposta nel mantovano,mettiamo a confronto i prodotti che seguono:

  • LA VIARTE 2006 - Prepotto (Ud). Ribolla gialla 100%,vinificazione in bianco con spremitura soffice e fermentazione in acciaio a 18°;riposa 7 mesi sulle fecce in acciaio, poi 1 mese in bottiglia. Temperatura di servizio: 10-12°C
    Aspetto: Ottimo, colore paglierino brillante, dovuto ad adeguate tecniche di cantine ed all'utilizzo di anidride solforosa
    Esame olfattivo: Emerge come prima nota quella di salvia,seguita poi da quella di fiore bianco delicato e via via sentori di frutta, agrumi maturi, pompelmo, pesca e melone
    Esame gustativo: Morbidezza, ottima freschezza, eleganza che si esprime a massimi livelli soprattutto nella Pai.
    Note: Eleganza “da vino francese”, sensazioni tutte friulane che non derivano quindi dall'utilizzo di uve sovramature. Valutazione: 88-89 punti.

  • MARCO FELLUGA 2006 - Gradisca d'Isonzo (Go) . Ribolla Gialla 100%, fermentazione in vasche d' acciao, affinamento di circa 6 mesi prima dell'imbottigliamento. T di servizio: 10-12°C.
    Aspetto: Aspetto sempre perfetto, vale quanto indicato per il La Viarte, solo la consistenza risulta maggiore.
    Esame olfattivo: Componente fruttata e foreale che sposa ottimamente la spiccata mineralità e le note di erbe officinali. Notevole la complessità olfattiva.
    Esame gustativo: In bocca è morbido,molto equilibrato, la Pai leggermente meno marcata del La Viarte. Gradevole la componente alcolica,importante la struttura.
    Note: Meno elegante del La Viarte ma più espressivo. Eccellente l' abbinamento tradizionale con il risotto agli asparagi. Valutazione:88-89 punti.

  • GIROLAMO DORIGO 2006 - Buttrio (Ud). Ribolla Gialla 100%,fermentazione in acciao inox, affinamento su lieviti per 5 mesi. T di servizio: 10-12°C
    Aspetto: Luminosissimo, giallo paglierino brillante.
    Esame olfattivo: La nota floreale di mughetto è predominante, rispetto agli altri presenta anche lievi profumi vegetali.
    Esame gustativo: Sapidità ed acidità marcate ma ben equilibrate.
    Note: Valutazione: 88-89 punti.

    Bortolotti elogia il buon lavoro dei sommelier in sala, velocissimi e professionali, e si aggira tra i tavoli per rilevare opinioni,gusti,preferenze dei commensali che si distribuiscono in egual modo tra tutti i prodotti in degustazione. Grande soddisfazione generale dovuta all'altissimo livello dei vini proposti... ed il meglio forse deve ancora arrivare!

    A questo punto vengono serviti un “FORMAGGIO MORLACCO” di media stagionatura e la torta “SBRISOLONA” mantovana, ma nei calici brillano due vini che sicuramente vanno apprezzati da soli come “vini da meditazione e contemplazione ”, vere e rare gemme nel panorama enologico italiano:

  • Ramandolo Ronc de Madeleine 2004 - I COMELLI-Nimis (Ud). Verduzzo 100%
    Aspetto: Brillante, color oro antico,tendente all'ambrato. Grande consistenza
    Esame olfattivo: Le note percepite sono sfumate, ricordano la rosa,il giglio. La frutta è esotica,matura e mielosa.
    Esame gustativo: Esplosione di eleganza, uva passa, fichi secchi,datteri, note balsamiche sfumate di tamarindo. Pai interminabile delle note caramellate ma non stucchevoli
    Note: Valutazione: 90-91 punti

  • COF Picolit 2005 Paolo Rodaro - Spessa di Cividale (Ud). PICOLIT 100%. Vendemmia tardiva e appassimento,poi acciao per la vinificazione e rovere nuovo per la maturazione.
    Aspetto: Giallo dorato con sfumature ambrate, brillante, consistente.
    Esame olfattivo: Fine al naso con note floreali, di frutto(fichi secchi,albicocca matura,giuggiola) e di torrone giocate sull'eleganza.
    Esame gustativo: Delizioso, si scioglie come una caramella. Persistente, cremoso, concentrato.
    Note: Nel Picolit l'aborto floreale porta a fatica a maturazione 10-15 piccoli acini sul grappolo che porteranno ad un nettare d'uva sensazionale ed insuparebile in purezza. Candidato all' “OSCAR” DEL VINO 2007. Valutazione: 91-92 punti.

    Ancora una volta si tocca l'eccellenza nella scelta dei vini. Grande capacità di analisi e di scelta da parte di Bortolotti.
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