Simone Rossi e Roberto Meneghinello - Nonsolobollicine

Simone Rossi e Roberto Meneghinello - Nonsolobollicine

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
28 marzo 2012

L’amore per le bollicine li ha spinti a fare il grande salto aprendo un’enoteca che, solo in apparenza nel nome, sembra il paradosso di quella passione. Nonsolobollicine, infatti, per Roberto Meneghinello e Simone Rossi, legati nella vita da un’amicizia fraterna, racchiude un progetto ben preciso che, grazie alla nuova sede con mescita, si è trasformato, oggi, in un’opportunità concreta. La cittadina in cui lavorano, Vigevano, dalla sublime bellezza architettonica, è un luogo ideale per ciò che desiderano realizzare.

Simone Rossi e Roberto Meneghinello“Vigevano è una piccola realtà in cui il consumo del vino è diminuito – spiegano entrambi – ma dov’è cresciuta la consapevolezza dell’appassionato, che tende a indirizzarsi, sempre più spesso, verso prodotti di qualità”. Ecco, allora, il progetto: fare da traino a questa nuova consapevolezza, in special modo con le “bollicine” che loro amano tanto, ma non solo. Perché se i consumi si abbassano, ma si alza la qualità, Roberto e Simone sono pronti a fare da apripista a quei prodotti che valgono davvero.

Roberto, com’è nata questa passione?

C’è sempre stata, ma prima lavoravo nel settore calzaturiero, che disgraziatamente non mi dava sbocchi per il futuro, così pochi mesi dopo essere diventato sommelier, nell’ottobre del 2005, ho aperto col mio socio, la nostra enoteca.

E per lei, Simone?

La storia è diversa perché gestisco un bar con mia moglie, da circa 26 anni, che si chiama “Bollicine”, dove però, nonostante il nome, non riesco a portare avanti, pienamente, la mia passione per il vino. Per questo, io e Roberto abbiamo cominciato questa nuova attività che ci riempie di orgoglio.

“Bollicine”, “Nonsolobollicine”. Simone, vedo che amate il genere.

Senza dubbio la nostra passione è indirizzata verso il Metodo Champenois. Abbiamo circa 500 referenze, con oltre 40 etichette di Champagne, ma “non solo”, proprio come dice il nome dell’enoteca!

Simone, come mai avete cambiato sede?

Perché adesso abbiamo lo spazio per fare anche la mescita. All’inizio, infatti, il mio bar faceva un po’ da traino per l’enoteca, ma ora che ci siamo trasferiti, possiamo far degustare i vini che riteniamo più interessanti.

Roberto, lei che ha iniziato questa professione da circa sei anni, ha notato dei cambiamenti nel settore?

Direi di sì. In pochi anni, l’ho notato chiaramente, i consumi del vino si sono abbassati e le persone sono diventate molto più esigenti.

Simone, cosa ne pensa il consumatore della figura del sommelier?

Trovo che ne abbia una buona opinione. Appena un cliente scopre che, oltre ad avere un’enoteca, sei anche sommelier, noto che si fida di più, riconoscendone, evidentemente, l’alta professionalità.

Roberto, secondo lei, oggi, il cliente medio è più indirizzato verso grandi nomi noti o desidera sperimentare i piccoli produttori?

Il cliente medio, in particolar modo quello che viene da noi per un regalo, si indirizza facilmente verso prodotti che ha visto pubblicizzati in televisione o sui giornali.

Enoteca NonsolobollicineQualche esempio?

Durante i mesi della messa in onda di Masterchef, c’era chi ci chiedeva il vino di Joe Bastianich o, qualche mese fa, è arrivato qualcuno chiedendoci il vino dei Cesaroni.

Quindi, Simone, è un dato di fatto che la comunicazione sappia, oggi più che mai, indirizzare i gusti del consumatore?

Fino a un certo punto, perché è proprio la competenza del sommelier che dovrebbe intervenire facendo un po’ di chiarezza nel consumatore. Questo è un obiettivo che abbiamo sempre ben presente quando arriva un cliente, quasi un progetto che ci siamo messi in testa.

In che termini?

Be’, se i consumi del vino sono diminuiti, e l’appassionato è sempre più attento alla qualità, occorre fargli capire qual è la tanto decantata qualità, senza andare necessariamente verso un nome di grido, dal costo proibitivo.

Dunque, Roberto, in che modo lavorate?

Oggi, con la nuova sede in cui possiamo fare mescita, si sono aperte nuove potenzialità per noi. Possiamo far provare i prodotti che riteniamo di qualità, spiegando al cliente cosa aspettarsi da un vitigno o da un passaggio in legno.

Simone? Cosa aggiungere di più?

Siamo qui, sul campo, per spiegare all’appassionato tutto quel che vuole sapere su questo mondo. La competenza del sommelier si esprime soprattutto in questo.

Enoteca NonsolobollicineChi sono?

Simone Rossi, classe 1965, è sommelier dal 2005. Con la moglie Manuela gestisce, da ventisei anni, il Bar “Bollicine” a Vigevano. Roberto Meneghinello, classe 1966, prima di diventare sommelier nel 2005, si occupava di stampi per calzature. Appassionati del Metodo Champenois, aprono l’enoteca “Nonsolobollicine” nell’ottobre del 2005. Nel 2011 si ingrandiscono inaugurando una nuova sede che consente loro di fare anche mescita.

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Per Roberto Meneghinello: Valtellina Superiore Vigneto Fracia, Nino Negri Per Simone Rossi: Oltrepò Pavese Pinot Nero Noir, Tenuta Mazzolino

NON SOLO BOLLICINE

Corso Genova, 20 – Vigevano (PV) - Tel. 0381.20035, 0381.641144 - Chiusura settimanale: domenica e il lunedì pomeriggio - Enoteca con 500 referenze, con oltre 40 etichette di Champagne

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