Augusto Nervetti - Ristorante Hotel San Rocco

Augusto Nervetti - Ristorante Hotel San Rocco

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
11 aprile 2013

Il clima familiare del Ristorante Hotel San Rocco di Sant’Angelo Lodigiano, si respira sin dall’inizio, da quando varcata la soglia si viene accolti dalla famiglia Nervetti e, poco dopo, si sente nell’aria il soave profumo dei ravioli di brasato di mamma Fernanda. Terza generazione di ristoratori, Augusto Nervetti, sommelier iscritto all’AIS dal 1996, gestisce l’attività col fratello Antonio e con lo zio Carlo, nel rispetto dell’antica tradizione di famiglia, un must che li ha portati al traguardo dei 100 anni di attività. Un nuovo punto di partenza, più che d’arrivo.

Augusto NervettiQuest’anno festeggerete i cento anni di attività, un traguardo importante.

Senza dubbio. Quest’attività è cambiata molto negli anni, ma nella sostanza abbiamo cercato di mantenere sia lo spirito familiare, tanto apprezzato dai nostri clienti, che le antiche ricette di nonna Maria, oggi interpretate nel rispetto della tradizione da mamma Fernanda.

Quali sono stati i cambiamenti più significativi?

Nel ’90, dopo un’importante ristrutturazione, abbiamo ampliato il ristorante e la parte ricettiva (hotel tre stelle, con sedici camere, ndr). Fu in quegli anni che sentii la necessità di migliorare la mia conoscenza sul mondo del vino, così nel ’96 cominciai il primo corso AIS a San Colombano al Lambro.

Come ricorda quel periodo?

Con grande entusiasmo, perché con l’associazione mi si aprì un mondo nuovo, che tuttora mi appassiona.

Lei è stato tra i fondatori della delegazione di Lodi. Com’è nata idea?

Proprio dopo essere diventato sommelier nel ’98, pensai assieme a Giacomo Biancardi e a Fabio Gallorini, due amici conosciuti durante i corsi AIS, che i tempi fossero diventati maturi per aprire una delegazione nella provincia di Lodi. Sino ad allora, infatti, ci si appoggiava alla delegazione di Cremona per le serate di degustazione.

Come venne accolta la nuova delegazione?

Molto bene, il gruppo crebbe in fretta. Per noi quello fu un periodo di incessante lavoro, di degustazioni, viaggi e cene, dove potemmo maturare molto all’interno del gruppo di lavoro.

Venendo al suo ristorante, quali vini accosterebbe ai piatti della vostra tradizione?

Ai ravioli di brasato, abbino volentieri un San Colombano DOC, leggermente frizzante, mentre per il brasato con polenta, spesso suggerisco un Oltrepò Pavese Rosso fermo, che crea una buona armonia di abbinamento.

Come sceglie i vini della sua cantina?

Prediligo quelli del nostro territorio perché la mia clientela, per lo più del milanese, desidera conoscere da vicino la produzione della zona. Questo mi consente non solo di introdurre il vino al tavolo, ma anche di spiegare il nostro territorio, cosa che spesso incuriosisce a tal punto i miei ospiti da spingerli ad andare, in seguito, a visitare qualche cantina.

Come ha selezionato i produttori?

La nostra è una piccola zona, quindi ho scelto di avere i migliori vini di ciascun produttore, dal buon rapporto qualità-prezzo. Oggi, con questa crisi, è necessario saper selezionare con lungimiranza la propria cantina, anche se a incidere nel consumo del vino al tavolo non è solo il prezzo.

Ristorante Hotel San RoccoCos’altro incide?

I limiti del tasso alcolemico, tanto che molti clienti preferiscono, durante la pausa pranzo, indirizzarsi verso un vino a bicchiere o una bottiglia da 0,375, piuttosto che su una intera.

Lei è sempre stato iscritto all’associazione, tanto da meritarsi nel 2006, l’attestato di fedeltà. Cosa vuole dire in conclusione su AIS?

Se non l’ho mai lasciata, rinnovando in tutti questi anni la mia quota associativa, è perché in AIS ho trovato sempre un punto di riferimento importante per la mia preparazione e per il mio lavoro. Un affetto, d’altra parte, che sento ricambiato.

Chi è?

Augusto Nervetti, nasce a San Angelo Lodigiano, il 3 agosto 1959. Terza generazione di ristoratori, si occupa con la famiglia del Ristorante San Rocco, con l’annessa parte ricettiva (hotel 3 stelle ampliato a 16 stanze). Nel 1996 si iscrive al primo corso da sommelier, diplomandosi nel ’98. L’anno successivo, con Giacomo Biancardi e Fabio Gallorini, fonda la delegazione di Lodi. Nel 2001 diventa sommelier professionista, mentre nel 2006 gli viene riconosciuto l’attestato di fedeltà AIS.

VINO LOMBARDO PREFERITO

Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero

ALBERGO RISTORANTE SAN ROCCO

Via Cavour, 19 Sant’Angelo Lodigiano (LO) Tel. 037190729 Fax. 371210242 - www.sanroccoristhotel.it info@sanroccoristhotel.it Chef: Fernanda Poletti Giorno di chiusura: domenica sera ed il lunedì (intera giornata) Specialità: cucina tradizionale. Il ristorante ha ricevuto il riconoscimento del “Marchio di qualità” Ospitalità Italiana 2012 ISNART, conferito dalla Camera di Commercio di Lodi. Altre referenze: T.C.I. Touring Club Italiano 2012, Guida Michelin 2012, La Gola in tasca 2012, Menù Business 2012. Carta dei vini con 110 referenze locali

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