Cristina Carraro e Marco Citron - Enoteca Vino e Dintorni

Cristina Carraro e Marco Citron - Enoteca Vino e Dintorni

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
24 aprile 2014

Da sempre nel mondo del food and beverage, Marco Citron e Cristina Carraro, sposati con figli, aprono l’enoteca “Vino e dintorni” dopo un clamoroso colpo di fortuna, che fa trovare loro il “luogo giusto” proprio durante un corso Ais. Se questo non è destino

Cristina Carraro e Marco CitronCristina, galeotto fu il corso Ais per questa vostra attività.

Possiamo ben dirlo. In realtà è da tanti anni che lavoriamo nel settore, ma questa è la nostra prima enoteca, perché in precedenza abbiamo gestito dei bar. In seguito, con l'arrivo dei figli, sono tornata a lavorare presso uno studio di avvocati, una professione che mi stava stretta. Marco, nel frattempo, era già diventato sommelier, così decisi di pareggiare la formazione seguendo i corsi Aia, con l'obiettivo di trovare, in un futuro lontano, un'enoteca da gestire.

Ma "quel futuro lontano" si trasformò presto nel vostro presente.

Proprio così. Fu durante il secondo livello Aia che un amico mi disse d'aver visto in vendita un'enoteca accanto al suo bar. Non era nei nostri obiettivi imminenti aprire una nuova attività, ma l'occasione fu così allettante che decidemmo di prenderla al volo, tanto che nel giro di tre mesi l'enoteca divenne nostra.

Mentre lei, Marco, come si è avvicinato ad Ais?

Grazie a Otello Facchini, vicepresidente di Ais Piemonte, con cui ho collaborato negli anni Novanta quando gestivo un bar sul Lago Maggiore. È lui che mi ha fatto venire questa passione, facendomi capire che per migliorare la mia formazione avrei dovuto frequentare i corsi Ais.

Venendo al consumatore, che percezione ha della figura del sommelier secondo la sua esperienza?

Le persone hanno voglia di capire come bere e mangiare meglio, per questo ritengo che abbiano grande fiducia in una figura professionale specializzata come quella del sommelier. Sta a noi prenderli per mano e guidarli in una riscoperta sensoriale del gusto. Da questo punto di vista i nostri clienti ci stanno seguendo molto bene, tanto che ci siamo accorti che la cultura media è aumentata molto.

Cristina, trova che il cliente medio sia più indirizzato verso grandi nomi noti o desidera provare piccoli produttori di nicchia?

Quando entrano in enoteca hanno spesso un nome altisonante in mente, ma non ne rimangono prigionieri. Anzi, direi che si affidano con fiducia ai nostri consigli, che molto spesso vanno controtendenza e che non mirano esclusivamente a un tornaconto economico.

Ci racconti un caso esemplare.

Quello di un ragazzino che per festeggiare i diciott'anni ci ha ordinato due bottiglie di Champagne Cristal. Ci sembrava una richiesta piuttosto strana, data l'età e il prezzo delle bottiglie, così abbiamo cercato di capire meglio perché avesse scelto quel marchio. Quindi abbiamo scoperto, con nostro grande stupore, che il ragazzo non solo non aveva le idee molto chiare sulla scelta, ma soprattutto non aveva mai bevuto in vita sua una sola bottiglia di Champagne.

Quindi cosa avete fatto?

È stato Marco a sconsigliargli di acquistare le due bottiglie perché, data la sua totale inesperienza, non avrebbe potuto apprezzarle appieno. Quindi gli ha suggerito un compromesso: provare prima un altro produttore di buon livello e poi il Crystal, per cercare di avvicinarsi in maniera più consapevole al mondo dello Champagne.

Marco con la crisi è cambiata la vostra clientela?

Non direi, semmai l'età si è un po' alzata. All'inizio avevano principalmente giovani tra i 20-25 anni, che entravano in enoteca cercando qualcosa di alternativo al solito superalcolico. Oggi la clientela è più variegata. Arrivano famiglie e persone più in là negli anni che sono incuriosite da questo mondo.

Su cosa puntate?

Assolutamente sulla qualità e sul rapporto umano, due aspetti che ci contraddistinguono. Abbiamo creato un luogo conviviale, senza fronzoli, dove ognuno può sentirsi a suo agio, come in famiglia.     

Cosa la emoziona di più di questa professione?

La continua scoperta. Occorrerebbero non so quante vite per capire a fondo questo mondo meraviglioso.

E a lei, Cristina?

La soddisfazione della clientela. Sapere che ci sono clienti che ritornano perché abbiamo fatto fare loro bella figura per un dono, o si sono emozionati per una bottiglia, è la soddisfazione più grande. 

Cristina Carraro e Marco Citron - Enoteca Vino e DintorniIL VINO LOMBARDO PREFERITO

Cristina: Franciacorta Cascina San Pietro Teré dei Trici.

Marco: Clilele Buttafuoco di Giorgi.

CHI SONO

Marco Citron lavora nel settore del food and beverage dal 1988. Nel 1990 ha partecipato ai tre corsi AIBES. Nel 2003 diventa sommelier professionista Ais. Cristina Carraro lavora nel settore da oramai sedici anni. Consegue il diploma di sommelier nel gennaio 2010. La loro prima esperienza lavorativa nel food and beverage risale al 1995 con l'apertura di un bar gelateria a Laveno sul Lago Maggiore. Dal 1997 al 2007 gestiscono un bar a Desio. Hanno rilevato l'enoteca Vino e Dintorni nel giugno 2011 cambiando tutte le etichette e impostando il lavoro sul vino a 360 gradi.

ENOTECA VINO E DINTORNI

Via Volta n. 108- Cesano Maderno (MB). Tel. 0362 641701. Orari: martedì e mercoledì dalle 09.30 alle 19.30 continuato. Giovedì, venerdì e sabato dalle 09.30 alle 21.00 continuato. Chiusi domenica e lunedì. Email: enotecavinoedintorni@virgilio.it. Specialità: l'enoteca è in grado di offrire il vino in tutti i sui aspetti, dal consumo quotidiano con lo sfuso (24 referenze tra Piemonte, Oltrepò Pavese, Friuli, Toscana, Piacentino) alla vendita delle bottiglie con circa 500 etichette, alla mescita che vede in carta ogni settimana almeno 15 referenze. I "dintorni" sono prodotti di eccellenza ricercati attraverso importanti fornitori come Selecta e Longino & Cardenal.

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