Filippo Gastaldi. Enoteca Un mondo DiVino

Filippo Gastaldi. Enoteca Un mondo DiVino

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
19 marzo 2015

Sembra un paradosso, ma Filippo Gastaldi, Miglior Sommelier professionista della Lombardia nel 2014 e uno dei titolari dell’enoteca “Un mondo DiVino” di Orzinuovi, non ha sempre voluto lavorare in questo settore. Gli obiettivi erano altri, come quello di laurearsi in Economia per intraprendere una strada diversa da quella tracciata dal padre Lino e dal nonno, fondatori della storica enoteca di famiglia nel 1953

Filippo GastaldiGaleotta fu quella tesi universitaria sulla "Tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli", che in qualche modo gli cambiò la vita. "Mi si è aperto un mondo del tutto nuovo, grazie a quella tesina -racconta Filippo-. Rimasi talmente affascinato dal settore agroalimentare, da decidere di non iniziare la specializzazione in Economia per intraprendere un nuovo corso di studi alla facoltà di Enologia". Oggi quel "mondo del tutto nuovo" l'ha portato a seguire le orme paterne, nella storica enoteca di famiglia. 

Cosa ama del suo lavoro?

Comunicare il vino senza troppi paroloni, ma trasmettendo la storia e la passione che ho sentito in questi anni dai produttori che ho frequentato. Se esiste, infatti, un limite nella figura del sommelier è il lessico troppo specialistico che rischia di allontanare la gente dal mondo del vino. È chiaro che certi tecnicismi siano necessari quando si parla di vino tra addetti ai lavori, ma se dovessi utilizzare lo stesso lessico nella mia enoteca, so che potrei creare qualche piccolo imbarazzo tra i miei clienti. 

Quindi come comunica il vino?

Cerco di essere il più semplice e chiaro possibile, perché il vino diventi alla portata di tutti senza, tuttavia, mai banalizzare l'argomento. Noto che tra gli appassionati c'è spesso la paura di non essere all'altezza, quando si parla di vino. 

C'è una frase ricorrente che le dicono in enoteca?

La maggior parte afferma di non capire niente di vino. Io rispondo loro che non è vero e che, semmai, dovrebbero lasciarsi guidare dal proprio gusto che è superiore a qualunque altra cosa. Non si deve per forza sapere tutto sulla Mosella, ad esempio, per apprezzarne i vini. È ovvio che più si approfondiscono gli innumerevoli argomenti che ruotano attorno al mondo del vino, e più si possono intuire le sfumature tra un vino e un altro, o tra territori diversi, ma in realtà è il gusto che, in ultima battuta, la fa da padrone. 

Qual è il miglior modo per degustare un vino?

Dico spesso che un vino va bevuto ad occhi chiusi, senza guardare l'etichetta o badare troppo alle guide. Un vino non dev'essere necessariamente più buono di un altro solo perché ha preso un premio. Le guide di settore non sono la Bibbia, ma dovrebbero servire esclusivamente per avere delle informazioni di carattere generale sui produttori, i vini e le tendenze del mercato. Tutto qui. Ritorniamo sempre al principio che quel che conta di più è il proprio gusto personale.  

Cosa la emoziona maggiormente?

Quando in enoteca ritornano soddisfatti dei clienti particolarmente esigenti, o che avevano manifestato una certa malcelata perplessità sulle competenze di un giovane trentenne quale sono, e che si affidano totalmente a me per un regalo o una cena importante. È un segno di fiducia e stima che mi inorgoglisce, spingendomi a dare sempre il massimo. 

La miglior esperienza formativa per un sommelier?

Nel mio caso si è trattato di uno stage fatto nel 2008 in Sicilia, presso l'azienda Spadafora. Dopo quell'esperienza estremamente formativa, che mi ha permesso di vedere questo settore attraverso gli occhi di un produttore attaccato alla propria terra e che ama profondamente quello che fa, ho deciso che questo sarebbe stato il settore della mia vita.  

Venendo al suo titolo di Miglior Sommelier di Lombardia, come si è preparato per il concorso?

Ho studiato molto, cercando di fare i conti col poco tempo a mia disposizione. Se ho cominciato con i concorsi devo ringraziare Nicola Bonera, che mi ha spronato a mettermi in gioco. 

Da ultimo, un consiglio proprio per chi volesse cimentarsi con i concorsi. 

Di prenderla seriamente, ma senza credere che sia un traguardo irraggiungibile. Molti giovani non ci provano neppure perché non si sentono all'altezza delle prove, mentre occorre solo un po' di studio e determinazione per riuscire a farcela. Io ho la fortuna di lavorare nel settore, quindi volente o nolente mi cimento tutti i giorni col mondo del vino. Nonostante il mio titolo, tuttavia, non mi sento un super professionista del vino. 

Enoteca Un Mondo DiVIno

 

CHI È

Filippo Gastaldi, classe 1983, vanta due lauree triennali, una in Economia Internazionale e l'altra in Enologia. Dal 2007 al 2011 lavora come aiuto-enologo nel periodo vendemmiale in alcune aziende vitivinicole. Nel 2008 diventa sommelier professionista, cimentandosi per la prima volta nei concorsi quattro anni dopo, nel 2012, diplomandosi vicecampione del concorso Migliore Sommelier di Lombardia. Dal 2012 è consigliere di Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane. Nel 2014 vince il titolo di Migliore Sommelier di Lombardia e arriva quinto al concorso di ambasciatore del metodo classico.

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Igt Benaco bresciano - Notte a San Martino - Famiglia Olivini 

 

UN MONDO DIVINO

Viale ADUA n.30/A, ORZINUOVI (BS), Tel: 030-941140 

Emailenoteca.gastaldi@gmail.com | https://www.facebook.com/ENOTECA.GASTALDI  

Orari: 9.00-12.30 /15.00- 19.30. Giorno di chiusura: lunedì mattino e domenica pomeriggio.  Specialità: enoteca con 950 etichette da tutto il mondo, di cui 50 di birre artigianali, 200 tra distillati e liquori, oltre a 200 prodotti selezionati di gastronomia italiana, francese e spagnola. L'enoteca offre degustazioni gratuite a tutte le ore, serate enogastronomiche esclusivamente con i produttori e visite in azienda. L'enoteca fa parte dell'associazione Vinarius.

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