Simone Vanoli - Le 5 Case

Simone Vanoli - Le 5 Case

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
29 settembre 2016

Vincitore del Concorso Bonaventura Maschio 2013, il trentatreenne Simone Vanoli è il sommelier dell’Albergo Ristorante Le 5 Case di Gera Lario in provincia di Como, un’attività di famiglia che gestisce con passione e cura certosina nell’accoglienza dei suoi ospiti.

Simone Vanoli«È un Albergo Ristorante nato circa cinquant’anni fa quasi dal nulla, grazie alla lungimiranza e all’infaticabile lavoro svolto da mio padre e da mia madre - spiega Simone con orgoglio -. Per me è importantissimo riconoscere loro il merito di aver creato da soli e con fatica, questa bella attività di famiglia, alla quale ho iniziato ad appassionarmi nel 2011, dopo un periodo lavorativo passato in Nestlé”. Un cambio di rotta nella vita di Simone Vanoli, che dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione e un lavoro in un’importante multinazionale, ha deciso di tornare sul lago di Como, occupandosi del ristorante di famiglia e diventando sommelier. L’albergo ha meno di venti stanze, oltre duecento, invece, i coperti del ristorante, ideale per ricevimenti e matrimoni e una suggestiva vista sul lago di Como.

A distanza di qualche anno, come giudica il suo ritorno all’attività di famiglia?

Una scelta felice, non c’è dubbio. Non rinnego il periodo passato in Nestlé, tutt’altro, ma sento che quella che ho scelto è la strada giusta per me, e di questa consapevolezza devo ringraziare in parte anche l’AIS.

Come mai?

Perché frequentando i tre livelli AIS mi si è aperto un universo di opportunità che non potevo immaginare, tanto che in breve tempo ho avuto la certezza di aver fatto la scelta giusta per il mio futuro. Ammetto che all’inizio scegliere di tornare a casa non è stato facile, anche se quella della nostra attività di famiglia era una porta che non si era mai del tutto chiusa. Quando ho preso la decisione, dunque, ho avuto bisogno di ricavarmi un posto tutto mio, portando delle innovazioni e un valore aggiunto al nostro ristorante. È da questa consapevolezza che è nata la decisone di frequentare i corsi AIS a Sondrio. Ricordo che già dopo la prima lezione, nella quale c’era anche il Presidente Fiorenzo Detti, sono tornato a casa completamente innamorato sia dell’Associazione che del mondo del vino.

Un affetto ben riposto anche nella delegazione di Sondrio?

Senza ombra di dubbio. Ho scelto la delegazione di Sondrio perché ci troviamo a nord del lago, quindi sono decisamente più vicino alla loro sede rispetto a Como, ma quella che è stata una scelta casuale, si è trasformata in una grande opportunità. Nella delegazione di Sondrio ho trovato una grande famiglia che mi ha insegnato molto. È una piccola realtà molto vivace che organizza numerosi eventi e serate, grazie a tutto il team di lavoro e alla brava delegata, Elia Bolandrini, che si spende moltissimo per tutti noi. Oltre a Sondrio, ad onor del vero, frequento molto spesso anche la delegazione milanese, dal momento che Hosam è un instancabile vulcano di idee e che la mia fidanzata Cristina vive a Milano. Come vede, quindi, sono molto legato all’Associazione da mille punti di vista.

Ci racconti della sua esperienza al Concorso Bonaventura Maschio, dove è stato incoronato campione nell’edizione 2013

Innanzitutto non immaginavo mi chiamassero a partecipare ad un concorso, quindi per me è stata un’avventura davvero emozionante. Mi sono preparato studiando tantissimo, cercando di trovare il tempo nelle poche pause lavorative che avevo a disposizione, ma devo dire che non è stato faticoso: quando qualcosa piace tutto diventa facile. Ricordo ancora quando, la sera prima del Concorso, ho chiamato i miei cari pieno di preoccupazioni, pensando che gli altri avversari mi “avrebbero mangiato vivo”, e invece ho vinto io! È stata una soddisfazione incredibile, ma in generale tutta la manifestazione è stata meravigliosa, partendo dalla famiglia Maschio che ci ha messo a nostro completo agio, sino ai ragazzi conosciuti lì, coi quali ho instaurato un’amicizia duratura.

Venendo al suo lavoro di sommelier, cosa ama di questa professione?

Il contatto con le persone, soprattutto quando abbiamo degli stranieri, spesso svizzeri o tedeschi, ai quali posso offrire qualche chicca imperdibile proveniente dal nostro stivale. Spesso si tratta di clientela molto informata e appassionata sulla produzione vinicola italiana, che desidera provare qualcosa di diverso dal solito, a cui posso proporre le piccole aziende che ho selezionato durante questi anni.

Come ha selezionato la carta dei vini?

Ho fatto scelte che potessero accontentare il pubblico più classico, tenendo alcune etichette molto note, senza dimenticare la clientela più curiosa, per la quale ho selezionato una serie di piccoli produttori dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Durante ogni stagione parte dei vini cambiano, grazie anche a ciò che provo durante le serate organizzate da AIS o alle fiere di settore, in modo che chi torna da noi abbia sempre la possibilità di trovare qualche novità interessante.

Da ultimo, cosa significa essere un buon sommelier oggi?

Vuol dire saper interpretare in pochi istanti i desideri degli ospiti, avendo la sensibilità di capire se è bene essere presenti oppure più discreti e defilati. Per essere un buon sommelier, quindi, occorre saper dosare un mix di abilità, che vanno dalla conoscenza della materia, alla degustazione e comunicazione di una bottiglia, all’accoglienza e al servizio, sino all’essere un po’ psicologi. Un lavoro bello e difficile, nel quale mai ci sia annoia e che amo infinitamente.

Chi è

Simone Vanoli è laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano. Dal 2009 al 2011 ha lavorato presso la filiale italiana di Nestlé, nella Divisione Dolciaria Baci Perugina. Dal 2011 è il sommelier dell’Albergo Ristorante Le 5 Case di Gera Lario in provincia di Como. Nel 2012 si iscrive ai corsi AIS, presso la delegazione di Sondrio. Nel 2013 si aggiudica il Concorso Bonaventura Maschio.

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Sforzato di Valtellina Fruttaio Ca’ Rizzieri Rainoldi

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Albergo Ristorante Le 5 Case

via 5 case 107/109 - 22010 Gera Lario (CO) Tel. 034484119

Cuochi: Luca Manzi e Zaccaria Barutta | www.le5case.com | www.albergo@le5case.com

Apertura: tutti i giorni. Orari: 12.00-14.30 19.00-21.30

Specialità: ristorante con circa 300 referenze di vino italiano. Carta in continuo divenire, che può cambiare sensibilmente in base alla stagione. Cucina semplice e famigliare, con specialità di paste fresche fatte in casa e pesci di lago.

 

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