Champagne: nuove frontiere e vecchie tradizioni

Champagne: nuove frontiere e vecchie tradizioni

Venerdì 13 maggio 2022 in compagnia di Nicola Bonera percorreremo un bellissimo viaggio con sei vini di altissimo livello.

INFORMAZIONI

Como

venerdì 13 maggio 2022

Cernobbio (Co), Cernobbioshed, Via Alessandro Manzoni 1

Costo
50,00 EUR soci in regola

Orario
dalle 21:00

Per informazioni
E-mail: eventi@aiscomo.it
Sito: aiscomo.it/2022/04/14/champagne-nuove-frontiere-e-vecchie-tradizioni/
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Territorio che incarna il mito dell'effervescenza, con 34,000 ettari vitati e oltre 320 milioni di bottiglie vendute nel 2021, sembrerebbe non aver bisogno di presentazioni e tantomeno di deviazioni dalla via maestra, che ha garantito il successo degli ultimi decenni. Nonostante ciò in molti si mettono in gioco, proponendo nuovi approcci produttivi, in vigna come in cantina. Questo incontro vuole porre l'accento su alcune tipologie di Champagne che utilizzano vitigni minoritari, oppure tecniche produttive che strizzano l'occhio a quelle classicamente utilizzate altrove, o ancora la valorizzazione di territori diversi dai tre classici che hanno contribuito alla creazione del mito Champagne.

Vini in degustazione

  • Marie Copinet Blanc de Blancs Brut
    A Montegnost nella Côte de Sézanne
  • Jean Vesselle Demi-Sec
    Bouzy nella Montagne de Reims
  • Couche Père et Fils Chloé Nature Solera
    Buxeuil nella Côte des Bar
  • Vazart Coquart Blanc de Blancs Cuvée 82/15 Solera Natur G. C
    Chouilly nella Côte des Blancs
  • Petit Camusat Pinot Blanc brut
    Noé-les-Mallets nella Côte des Bar
  • Nathalie Falmet Oeil de Perdrix Brut
    Rouvres-les-Vignes nella Côte des Bar

Conduce la serata

Sarà Nicola Bonera, millesimo 1979, in AIS dal 1997, diplomato sommelier professionista nel 1999, fin dall’inizio fa parte del consiglio direttivo della delegazione AIS di Brescia. Già nel 1999 tenta per la prima volta il concorso per decretare il miglior sommelier della Lombardia, giungendo sul podio, esperienza che replicherà negli anni seguenti fino al successo nel 2002. L’esperienza nell’ambito dei concorsi è talmente stimolante da non riuscire più a farne a meno, tenta più volte il concorso per il miglior sommelier d’Italia, conquistandolo nel 2010 durante il congresso di Perugia, dopo
due combattute finali, nel 2004 e nel 2007; partecipa anche ai vari master, vincendo quello sul sangiovese nel 2006, quello sul metodo
classico nel 2012, sul nebbiolo nel 2013 e sul vermentino nel 2014; nel frattempo AIS e Villa Sandi gli conferiscono il premio “innovazione
nella professione” nel 2005 e nel 2015 è il miglior professionista dell’anno “Solidus”.
Tutta questa esperienza non cade nel vuoto, viene messa a frutto acquisendo, già dal 2003, diverse abilitazioni per lezioni di tutti i livelli del corso.
Ama i vini passisti-scalatori, vini che appena introdotti al palato non fanno percepire ciò che arriverà in seguito, vini che al primo sorso non lasciano presagire ciò che saranno in grado di fare sulle grandi e lunghissime salite, vini che non abbandonano più la lingua per freschezza e persistenza, proprio come il suo amato riesling, il vitigno che grazie agli idrocarburi più alimenta il cuore ed il cervello dell’appassionato di vino. Negli anni recenti ha ampliato il raggio d’azione, comunicando il vino e tutto ciò che vi ruota attorno, conservando la passione per le LEGO, per il Riesling e per le tavolate di amici. Ci racconterà come interpretare questi Champagne "speciali".