Va in scena la prima...e che prima!

Sabato 20 gennaio apertura alla grande per la delegazione AIS di Bergamo: la prima degustazione del 2018 ha visto come protagonista il Brunello di Montalcino

Laura Rubini e Federico Bovarini

Una occasione davvero da non perdere cui ha risposto con entusiasmo un nutrito gruppo di Soci e appassionati, così come entusiastica è stata la risposta dei produttori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che hanno schierato ben 12 bottiglie dell’annata 2012, “costringendo” così la delegata Roberta Agnelli a trasformare quella che doveva essere una semplice serata in un seminario ricco ed articolato, per la soddisfazione di tutti.  

Roberta Agnelli e Massimo Castellani

Relatore d’eccezione Massimo Castellani, delegato AIS di Firenze, docente di Enografia Nazionale al Corso Superiore di Sommellerie e Master Sommelier ALMA-AIS, che ha condotto magistralmente la mattinata, tra introduzione teorica e degustazione pratica, riuscendo ad incantare la platea ed accompagnare i presenti fino al dodicesimo vino ancora consapevoli e capaci di apprezzarne le sfumature.  

Affascinanti le notizie storiche su un territorio, oggi patrimonio dell’Unesco, passato da periodi di grande splendore come caposaldo della via Francigena e punto di controllo militare per Siena a terra quasi dimenticata quando la costruzione dell’Autostrada del Sole ha deviato i percorsi principali attraverso Firenze.

Fondamentali le informazioni di carattere geografico e geologico per ritrovare nel bicchiere i caratteri distintivi dovuti al terroir:

  • maggior potenza, colore e profumo per le vigne di Nord-Est, caratterizzate da terreni ricchi, ferroso- tufacei e stagioni nette 
  • freschezza e tannini potenti ad Est con vigneti su crete miste a sabbia, calcare ed arenaria, temperature più fredde, influenzate dalla vicinanza con il monte Amiata e la corona degli Appennini
  • forza alcoolica e maturazioni anticipata nelle vigne più a sud, dove le piogge sono meno frequenti, le temperature più calde, il terreno con sabbie e scheletro 
  • mineralità, salinità, espressione più lenta per i vini ad Ovest, nord-Ovest, con i terreni esposti verso il mare, terra grossolana e galestro, clima caldo e ventilato 

Riconoscenza per le figure che hanno creduto e creato il "brand" ed il "mercato" del Brunello, da Giorgio e Clemente Santi a Tito Costanti, da Ferruccio a Tancredi e Franco Biondi Santi, da Riccardo Paccagnini a Giovanni Colombini e alla famiglia Mariani, proprietari delle tenute Banfi. 

Una annata la 2012 molto calda, con una raccolta scarsa ed una vendemmia molto selezionata, di altissimo livello, di cui ci si accorge già a partire dal primo vino, consapevoli che Brunello è sinonimo di longevità e che le impressioni di oggi sapranno evolvere e migliorare nel tempo. 

Brunello di Montalcino 2012

È ora di degustazione e, per non togliere gusto di ricerca e sorpresa ad altri, solo un flash per ogni vino assaporato:

  • Paradisone – (località Colle degli Angeli – Nord Est): grande integrità   
  • Sasso di Sole (località Torronieri - Nord est): vibrante 
  • Solaria – Patrizia Cencioni (lato sud-orientale della collina di Montalcino): verticale   
  • Il Colle ( lato sud-orientale della collina di Montalcino) :  materico
  • Palazzo (località Palazzo – sud-est): calore e piacevolezza 
  • Barbi   (località Pordernovi- sud-est ): di sussulto, pretende attesa
  • Carpineto (località Rogarelli – Sud Ovest): morbido
  • Castello del Romitorio (località Romitorio – Ovest): elegante 
  • San Carlo (località San Carlo – Sud Ovest): galoppante 
  • Camigliano (località Camigliano- Sud): soave (morbido e sapido) 
  • Poggio alla mura – Banfi (castello di poggio alle mura – Sud) : scattante 
  • Mastrojanni (località Castelnuovo dell’Abate- Sud est) : raffinato

 

A fare da cornice la sala ricca di opere pittoriche e sculture dell’hotel Settecento a Presezzo: arte alla pareti e poesia nel bicchiere, un binomio che gli appassionati di Bergamo ricorderanno a lungo!  

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