I Gewürztraminer dell’Alto Adige e lo Speck Alto Adige IGP

Il racconto del seminario dedicato ai due prodotti altoatesini che ha animato il weekend (11-13) di ottobre del 2007 a Milano.

Hosam Eldin Abou Eleyoun

E’ stato definito un successo senza precedenti. Parliamo del weekend dell’Alto Adige a Milano, organizzato dall’11 al 13 ottobre scorso. L’evento è stato articolato in varie sedi e per diversi aspetti: c’erano banchi di degustazione all’Hotel Four Seasons con 33 aziende leader e degustazioni in 10 enoteche dove i nostri sommeliers hanno proposto e servito i vini, si sono tenuti anche tre seminari, due all’Hotel Four Seasons, ed uno al Westin Palace Hotel. E’ proprio quest’ultimo seminario che vi vorrei raccontare e che aveva per argomento “I Gewürztraminer dell’Alto Adige e lo Speck Alto Adige IGP”.

L’evento è stato prenotato subito da oltre cento persone ed in poche ore si è formata una lunga lista d’attesa soprattutto grazie all’eccellenza del relatore che avrebbe tenuto il seminario e che tutti volevano ascoltare e seguire nella degustazione: la d.ssa Rossella Romani.

La serata si è aperta con i saluti del nostro delegato Fiorenzo Detti che ha dato il benvenuto agli ospiti ed ai partecipanti ed ha passato la parola al direttore del Consorzio Speck IGP dott. Franz J. Mitterrutzner il quale ha spiegato l’importanza storica del prodotto e le numerose particolarità nel campo della sua lavorazione indicando anche delle note gustative per apprezzarne al meglio le qualità. Ha anticipato che tutti i vini in degustazione durante la serata sarebbero stati accompagnati dallo Speck in modo da valutare e commentare la gradevolezza di questo abbinamento.

La d.ssa Romani ha preso poi la parola ed ha spiegato ampiamente le origini storiche del vitigno, i metodi d’allevamento ed i cambiamenti apportati nel corso degli anni, la ricerca di una qualità elevata ed il rigore nelle fasi di lavorazione da parte dei produttori, sia soci di cooperative che indipendenti. Ha anche parlato del territorio, in particolare della composizione del terreno, dell’altitudine a cui si trovano i vigneti e del microclima, fattori che in ogni zona lasciano la loro impronta nei vini. Per questo la degustazione era divisa in tre coppie di vini secondo la provenienza.



La prima coppia viene dalla Valle Isarco e presenta:

“Aristos” Gewürztraminer annata 2006 con tit. alc. vol. 15% della Cantina Produttori Valle Isarco. Il vigneto è situato a 550 mt slm in un pendio esposto a Sud-Est, il sistema di coltivazione è guyot con produzione di 55 q/ha. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli; al naso buona intensità e complessità, note di rose e lilium, anche note speziate di chiodi di garofano e vaniglia, marcata frutta tropicale ma la sua aromaticità tipica regna sovrana. In bocca è caldo e morbido e la freschezza è ben presente.

“Praepositus” Gewürztraminer annata 2006 tit. alc. vol. 14,5%, produzione di Abbazia di Novacella. Il vigneto è situato a 600/650 mt slm esposto a Sud e Sud-Ovest, il terreno è ghiaia limosabbiosa, il sistema di coltivazione è guyot con una resa di 35 hl/ha. Giallo paglierino luminoso, i sentori di litchi e melone, sono i profumi di frutta che dominano, e c’è anche una nota di noce moscata e cannella, profumo di rosa molto elegante. In bocca rimane caldo, giusta freschezza e sapidità. Struttura imponente e una lunga persistenza.

Entrambi questi vini passano solo in acciaio.



La seconda coppia viene dalla zona di Caldaro:

“Atisis” Gewürztraminer annata 2006 tit. alc. vol. 14,5% della Cantina Produttori Colterenzio. I vigneti sono nella zona di Cornaiano e Appiano ad altitudine di 450/500 mt slm su terreno ghiaioso e sabbioso con depositi calcarei, resa di 45 hl/ha, il sistema di allevamento è a spalliera. Giallo paglierino con intensi profumi di rosa gialla, rosa canina, litchi, arance mature, noce moscata, leggera cannella e finale di miele. Un vino morbido e caldo con decisa freschezza e sapidità. Affinamento di 6 mesi sui lieviti in acciaio.

“Campaner” Gewürztraminer annata 2006 tit. alc. vol. 14,5% della Cantina di Caldaro. I sistemi di allevamento sono a guyot e a pergola, i due vigneti ben arieggiati e sono esposti a Sud e Sud-Est ad un’altitudine tra 450/550 mt slm, il terreno è argilloso, la zona è caratterizzata da molto sole di giorno e notti fredde durante il periodo di maturazione, resa di 50 hl/ha. Giallo paglierino intenso, naso complesso e intenso con profumi di frutta esotica, rosa gialla, salvia, cannella e garofano. Morbido e caldo, sostenuto da giusta freschezza e spiccata sapidità. Si ottiene da vendemmia tardiva e matura per 8 mesi sulle fecce fini in acciaio.



La terza coppia viene da Termeno:

“Kolbenhof” Gewürztraminer annata 2006 tit. alc. vol. 15% della Cantina J. Hofstätter. Il nome viene dalla tenuta di Kolbenhof, uno dei migliori cru altoatesini. Terreno d’argilla e ghiaia calcarea, maturazione di 6 mesi sui lieviti in acciaio. Hofstätter è un nome importante da cui è legittimo aspettarsi sempre prodotti eccellenti. Giallo paglierino molto carico, naso ampio e molto intenso, un bouquet incredibile di profumi: rosa, litchi, mango, frutto della passione, noce moscata, zafferano, agrumi canditi. Al gusto la morbidezza e il calore sono ben presenti con una marcata freschezza e grande finezza, lunga persistenza. È un vino armonico e molto elegante.

“Nussbaumer” Gewürztraminer annata 2006 tit. alc. vol. 14,5 della Cantina Produttori Termeno. I vigneti si estendono ad altitudini comprese fra 250 e 700 mt slm con escursione termica molto ampia, il terreno è ghiaioso ed argilloso, la resa è 40 hl/ha. Giallo paglierino intenso e luminoso, complessità ed intensità elevatissime, naso molto fine, note di petali di rosa, vaniglia, cannella, frutti tropicali, miele, fiori di zagara. Caldo e morbido, freschezza imponente, decisa la sapidità che sostiene bene l’elevato zucchero residuo, un vino equilibrato con lunga persistenza che riporta sempre i profumi delle spezie e della rosa. Un’armonia eccezionale.



L’abbinamento con lo Speck è stato più equilibrato con alcuni vini e meno con altri, ma nell’insieme dipende molto anche dal gusto personale. Sicuramente è più difficile l’abbinamento con la terza coppia a causa della loro complessità olfattiva e della loro lunga persistenza.

La serata è terminata con un lungo applauso e dei fiori per la d.ssa Romani che come sempre rende questi incontri molto piacevoli con la sua grande competenza e professionalità.

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