Concorso Miglior Sommelier non professionista di Lombardia

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01 ottobre 2006

Concorso Miglior Sommelier non professionista di Lombardia

Assegnato a Davide Bonassi il primo titolo durante il tradizionale premio Ais Cremona

Maurizio Beretta

Dopo giorni di pioggia autunnale, un bel caldo sole si affaccia su Villa Toscanini a Ripalta Guerina (CR) dove si sta svolgendo una grande festa che comprende 2 momenti ben distinti, ma integrati tra loro, il VI Premio AIS Cremona con annesso il Concorso per il Miglior Sommelier non Professionista della Lombardia e il decennale della Delegazione di Cremona.

Sotto l’accurata regia della Delegata Delfina Piana già alle 16.00 un nutrito drappello di Sommelier, amici, cultori ed estimatori del buon vino hanno iniziato a frequentare i banchi di assaggio delle 70 cantine che hanno presentato oltre 150 vini che costituiscono “La carta dei vini dei corsi AIS della Lombardia”, un ambizioso progetto voluto dall’AIS regione Lombardia per cercare di offrire in tutti i corsi di qualificazione svolti nella nostra regione, una uniformità di opportunità per diventare Sommelier.

Fuori nel giardino il presidente dell’AIS Regione Lombardia, Luca Bandirali, nel salutare tutti i partecipanti alla giornata, e ringraziare i delegati provinciali intervenuti, chiamava a sé i giudici ed i finalisti del Concorso per il Miglior Sommelier non Professionista della Lombardia, concorso voluto per offrire una opportunità di “conoscersi e mettersi in gioco” a circa l’80% dei sommelier iscritti in Lombardia, “quelli che non lo fanno di mestiere”.

A giudicarli, oltra a Luca, c’erano il referente lombardo alla didattica, Fiorenzo Detti, la referente nazionale per la didattica e vice presidente dell’AIS nazionale, nonché, ci ha tenuto a sottolineare, sommelier non professionista, Rossella Romani, il responsabile per i concorsi Nicola Bonera, la miglior sommelier della Lombardia Sabrina Rosola.

I 5 finalisti, i migliori delle prove di selezione eseguite a Pandino 15 giorni fa, sono stati sottoposti ad una serie di prove, comprendenti la degustazione di 2 vini, il riconoscimento di un distillato, una prova di abbinamento di un menù con vini lombardi e vini della zona di provenienza del piatto, la correzione di una carta dei vini ed una prova di accoglienza in una cantina.

I 5 finalisti si sono susseguiti per un periodo di 2 ore, dimostrando una buona preparazione culturale enogastronomia, ma anche tanta emozione, che in qualche caso ha tradito la sicurezza e la preparazione. Chi più, chi meno, ma tutti, anche il vincitore, al termine della propria performance non erano particolarmente soddisfatti della prova.

Chi ha seguito i finalisti ha apprezzato la loro voglia di mettersi in gioco, il desiderio della conoscenza, il desiderio di valorizzare il vino lombardo, l’interpretazione del piatto, la ricerca della perfezione dell’abbinamento enogastronomico: prestazioni interessanti, che lasciavano traspirare le tradizioni delle zone di provenienza dei candidati.

A far da cornice nel giardino del ristorante, facevano bella mostra di sé le 5 vetture spider degli anni ’50, linde, deterse, colorate, perfette nei particolari, e, quando poi in serata se ne sono andate, anche rombanti.

All’interno dei 2 piani del ristorante numerosi convenuti, armati di bicchiere da degustazione, si aggiravano per i banchi d’assaggio: a pian terreno spumanti, vini bianchi ed un piccolo banchetto con i vini bianchi stranieri circondavano un grande tavolo dove venivano tagliati in continuazione fette di saporito salame cremonese e pezzi del caratteristico formaggio locale: uno stupendo, saporito e consistente “Salva” cremasco, che poi abbiamo ritrovato in qualche preparazione degli chef intervenuti.

Al piano superiore lunghissimi banchi per i rossi, ed un fornito banco per i vini dolci e passiti facevano da cornice ad un enorme tavolo, che camerieri e chef stavano allestendo per allietare gli ospiti con le loro preparazioni.

Già, perché il premio AIS Cremona, non è solo un evento enologico, ma anche e soprattutto gastronomico. E qui Delfina (Piana) è riuscita ad ottenere il massimo degli chef della provincia di Cremona, non solo perché amici, ma soprattutto perché sono Sommelier, che con la loro professione hanno saputo interpretare al meglio la conoscenza ed il piacere dell’abbinamento.

Infatti alle 19.00, puntuali, nei saloni sono arrivati gli chef portando meravigliose monoporzioni in micro luccicanti vassoietti in polistirene, per dar luogo all’Isola degli spumanti, all’Isola dei bianchi, dei rossi e dei dolci.

I nostri chef cremonesi e cremaschi, che qui ricordo in rigoroso ordine alfabetico, Luciano Alberini, Antonio Bonetti, Gianni e Clemi Bolzoni, Paolo Finocchio, Marco e Roberto Magnani, Achille Mazzini, Carlo Alberto Vailati, Graziano Vanni, Edgardo Volpi hanno prodotto prelibatezze che hanno saputo deliziare i palati dei partecipanti alla kermesse, che hanno stimolato i sommelier e gli altri ospiti ad informarsi, a parlare, a confrontarsi, a cercare soluzioni di abbinamento classiche e moderne.

Va senz’altro qui ricordato l’impegno dei Sommelier che erano addetti al servizio: impeccabili, professionali, sorridenti e cordiali, sotto l’attento e discreto coordinamento di Angela Morani hanno profuso energia ed entusiasmo in tutto il pomeriggio ed serata, riuscendo anche loro a beneficiare dei piaceri dell’evento.

E alle 21.00 finalmente nel giardino del ristorante Villa Toscanini si è consumato il rito dei festeggiamenti.

Alla presenza di personalità della Provincia di Cremona e di giornalisti della carta stampata, Delfina Piana ha proclamato i vincitori del VI premio AIS Cremona, accomunati da grande professionalità ed enorme passione nei loro rispettivi ruoli, lo chef Carlo Alberto Vailati ed il giornalista wine – Reporter Daniel Thomases, due veri capisaldi nella cultura enogastronomia di qualità della Provincia di Cremona.

Al presidente dell’AIS della Regione Lombardia Luca Bandirali è spettato invece il compito di proclamare il vincitore del 1° Concorso per il miglior Sommelier non professionista: si tratta di Davide Bonassi, giovane sommelier della delegazione di Brescia, da tempo impegnato nella vita associativa, che con soddisfazione ha ricevuto gli applausi di tutti i partecipanti alla vita della Delegazione, promettendo a sua volta una sempre maggior attenzione al “mondo del vino” ed un approfondimento delle proprie conoscenze. Una menzione speciale allo sfortunato Tiziano Agazzi della delegazione di Cremona, dietro al vincitore per soli 5 punti sui circa 1000 a disposizione dei giurati.

Ed infine una enorme torta con 10 candeline è stata al centro del compleanno della Delegazione di Cremona, su cui hanno soffiato i Sommelier guidati da Delfina, e che è stata offerta a tutti gli intervenuti.

Sicuramente nella mente di Delfina c’è la prossima edizione del concorso AIS di Cremona: con il suo spirito di osservazione e di iniziativa ha saputo cogliere le idee per stupirci nel prossimo settembre 2007.

Una particolare attenzione sarà prestata al 2° Concorso per il miglior sommelier non professionista della Lombardia: la strada è aperta, le possibilità di crescere sono molte, si tratterà di sensibilizzare al massimo le delegazioni lombarde ad inviare i propri concorrenti – candidati, per un occasione di crescita e professionalità con spirito gioioso.

E mentre ci si apprestava ala sciare la serata, molti si interrogavano sulle ragioni di un tale successo: disponibilità, cultura, spirito organizzativo, coinvolgimento, esperienza, sono alcune delle qualità che si ritrovano in un Leader: altri, con malcelata invidia, rimpiangono di non avere, ancora, le possibilità per proporre un evento di tale levatura, altri confidano in una nuova edizione per poter degustare i vini proposto ai frequentatori dei corsi AIS.

Che dire dei vini degustati nella serata?! Qualità elevata, apprezzata sempre a temperatura idonea, hanno allietato i presenti, ed hanno lasciato che le menti vagassero nei vigneti della nostra Italia in attesa di ritrovarci in massa qui per scoprire le nuove meraviglie del 2007.

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