Impariamo a conoscere i Vini Naturali e i Biodinamici

Racconti dalle delegazioni
23 novembre 2011

Impariamo a conoscere i Vini Naturali e i Biodinamici

Il resoconto del banco di assaggio organizzato da Ais Sondrio il 16 novembre 2011 presso il Grand Hotel della Posta di Sondrio

Antonio Tonola

  • Vini NaturaliRudolf Steiner, sloveno classe 1861, inventore dell’antroposofia, idea filosofica che vede l’uomo al centro di tutte le sue attività, rivolse le sue attenzioni scientifiche anche nel campo agricolo dando nel 1924 le basi alla biodinamica ed al suo ente di controllo (Demeter)
  • Gunter Schwarz, classe 1941, famoso enologo e viticoltore del Palatinato, massimo estimatore e valorizzatore del lavoro degli agricoltori. Suoi  i motti :  “Die Traube in Glas”, il grappolo nel bicchiere  e “ Qualität kommt von quälen”  la qualità viene dallo sforzo, dalla sofferenza, non riferendosi solo alla sofferenza della vite, anch’essa necessaria  per ottenere grandi vini, ma al lavoro  in campagna che è fatica e non solo uno slogan pubblicitario!
  • Nicolas Joly, nato nel 1945 , noto produttore e viticoltore della regione della Loira è considerato il guru della biodinamica moderna. “ Testa, forza ,volontà e cuore “ Questi i requisiti necessari a parer suo per approcciarsi a questa filosofia di vita e lavoro
  • Fabio Luglio, anima in Velier con il suo titolare Luca Gargano delle Triple A , acronimo di Agricoltori, Artigiani e Artisti. Azienda genovese  che seleziona e commercializza vini prodotti da viticoltori che si riconoscono in un protocollo molto naturale, fornitrice  di buona parte dei vini in degustazione
  • Francesco Mondora, valtellinese di Berbenno ,componente del Consiglio nazionale dell’Associazione Italiana Biodinamici.
  • Sonia Torretta della Cascina degli Ulivi, viticoltrice  a Novi Ligure
  • Ernesto Cattel dell’Azienda Costadilà nel Trevigiano
  • Marcel Zanolari  viticoltore a Bianzone
  • Stefan Keller della I Vinautori di Campascio nel Poschiavino.

Ecco i personaggi che con il loro studio e lavoro ci hanno fornito il materiale da cui abbiamo preso ispirazione e l’elenco dei produttori che hanno animato le sale dell’accogliente ed elegante Grand Hotel della Posta di Sondrio mercoledi 16 novembre 2011.

Un evento organizzato dalla Delegazione AIS di Sondrio, che ha coinvolto molti associati e, grazie alla sponsorizzazione di AIS Lombardia, ha offerto la possibilità di accedere al banco d’assaggio per degustare gratuitamente tutti i 17 vini presenti, genuine espressioni del terroir di molte zone vinicole italiane particolarmente vocate, dalla nostra Valtellina, al Friuli, al cuore del Prosecco, dal basso Piemonte alla Langa, sino a giungere in Sicilia, passando dal grossetano a Montalcino e dall’Abruzzo di Emidio Pepe.

Più vini sono risultati da subito piacevoli, alcuni molto buoni, altri di più difficile comprensione,  ed hanno permesso a molti dei partecipanti di confrontarsi per la prima volta con le loro peculiarità organolettiche, magari difficili, ma sicuramente salubri , data la totale esclusione di additivi o coadiuvanti in vinificazione ed il basso contenuto di solforosa.  Vini ambasciatori di territori che meritano di essere conosciuti, accuditi e salvaguardati. Territori collinari a volte scoscesi che con la vite riescono a  trarre le energie necessarie per mantenersi gradevoli paesaggisticamente e anche stabili. Le tristi notizie di quest’ultime settimane ci riportano quanto possa essere tragica , la forza della natura quando viene violata e abbandonata dall’incuria.

Toccanti le testimonianze dei produttori, che a cuore aperto si sono confrontati con i convenuti che hanno riempito la sala del Grand Hotel della Posta, evidenziando quello che è ormai sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono guardare e capire.       

La vitivinicoltura convenzionale, quella dei tanti trattamenti fitosanitari fatti in maniera indiscriminata nei vigneti, come di tutti gli interventi su mosti e vini in cantina, sta sempre più mostrando i suoi limiti, e moralmente per sempre più agricoltori risulta impossibile perseguire questa strada senza iniziare a pensare di percorrerne delle altre a minor impatto ambientale, e rispettose del terroir .

Tre ottimi piatti cucinati con cura dallo chef Aurelio della Torre, hanno piacevolmente accompagnato  gli ultimi  tre vini della serata, il Frappato di Arianna Occhipinti , il Brunello di Montalcino di Florio Guerrini ed il Moscato d’Asti della famiglia Bera.

Coccolati dal personale di sala del lussuoso Hotel, presi dall’effluvio di cibi e vini pregiati, abbiamo tutti passato una piacevolissima serata, anche spensierata,  che però penso abbia lasciato in tutti noi la gratificante sensazione di aver goduto del lavoro di chi per noi, si applicato con amorevole dedizione.

Non è certamente poco!

 

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