Degustatori AIS Lombardia, formazione continua

Degustatori AIS Lombardia
24 ottobre 2025

Degustatori AIS Lombardia, formazione continua

L’azienda Barone Pizzini in Franciacorta ha ospitato il Gruppo Degustatori AIS Lombardia, per un’intensa giornata di approfondimento sulla tecnica della degustazione e sul corretto utilizzo delle schede di valutazione, sotto la guida di Artur Vaso, curatore della Guida ViniPlus di Lombardia.

Alessia Di Domenico

Sono state le aristocratiche, cremose, finissime e seducenti bollicine del Satèn 2021 di Barone Pizzini a dare il benvenuto, lo scorso sabato 4 ottobre, al gruppo dei Degustatori AIS Lombardia a Provaglio d’Iseo, in provincia di Brescia.

Un calice nitido nei suoi profumi e nelle sue setose e raffinate sensazioni gustative, giocate sull’integrità del frutto e sulla sapidità marcata, quello con cui il padrone di casa, Silvano Brescianini, ha voluto accogliere i Degustatori lombardi, che si sono riuniti in Franciacorta per una mattinata di studio e di confronto. L’obiettivo? Affinare la tecnica della degustazione e allenarsi al corretto utilizzo della scheda punteggio e di quella analitico-descrittiva, in preparazione alle prossime sessioni della Guida Vitae 2027.

A guidarli, il responsabile Luigi Bortolotti, coadiuvato dal suo vice, Simone Bevilacqua e, come già in altre occasioni, dal curatore della Guida ViniPlus ® di Lombardia, nonché vice-campione Nazionale 2024 e Miglior Sommelier di Lombardia 2017, Artur Vaso.

La giornata si è aperta coi saluti di Silvano Brescianini, presidente uscente del Consorzio Franciacorta, che ha espresso la sua soddisfazione per l’annata 2025, che ha beneficiato di un andamento climatico unico, costante e mai sopra le righe, che già prelude a vini di assoluta eccellenza. A dare il benvenuto ai Degustatori Lombardi, anche il delegato di Brescia, Alessandro Caccia e il Presidente di AIS Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyoun.

La Degustazione

La giornata ha previsto l’assaggio di 13 vini tra Lombardia e Piemonte, proposti con un rigoroso e sfidante metodo alla cieca e suddivisi in 4 batterie:  Lugana DOC, Franciacorta DOCG, Oltrepò Pavese DOCG Pinot Nero Cruasé e Franciacorta DOCG Rosé, Barbera d’Asti DOCG e Valtellina Superiore DOCG Sassella.

L’intento dei responsabili del gruppo Degustatori AIS Lombardia per questa giornata è stato quello di contenere, per quanto possibile, l’influenza di preferenze soggettive e di eventuali pregiudizi personali nella fase di valutazione dei campioni assaggiati.

Prima batteria

  • Lugana DOC – Montunal – 2023 – Montonale
  • Lugana DOC  – 2023 – Bulgarini
  • Lugana DOC – Scapuscià – 2023 – Sguardi di Terra

Con i suoi 2600 ettari vitati, la DOC interregionale Lugana, si estende su quattro comuni bresciani (Desenzano sul Garda, Pozzolengo, Sirmione, Lonato del Garda) e uno veronese, Peschiera sul Garda, e ha visto un incremento della superficie vitata di circa il 270% dagli anni Duemila. La vitivinicoltura nella zona fu praticata fin dall’epoca romana: qui da sempre si coltiva una particolare varietà locale di trebbiano, chiamata “turbiana”, che si avvale sia del benefico microclima temperato del lago, sia dei particolari terreni ricchi di argille bianche e calcare. Il vino che si ricava presenta un corredo aromatico che rimanda ai fiori bianchi, agli agrumi maturi e alle erbe aromatiche, con una serbevolezza e una struttura che lo rendono uno dei vini bianchi di maggior successo in Italia e all’estero.

Il primo campione della giornata è il Lugana DOC Montunal 2023 di Montonale: un turbiana in purezza affinato per 6 mesi sulle fecce nobili, che al naso esprime note floreali di ginestra e fruttate di frutta tropicale, con qualche accenno vegetale ed aromatico di timo. In bocca svela una pronunciata freschezza e una caratteristica e piacevole sapidità minerale, tipica del Lugana, che dona persistenza al finale ed equilibra il sorso.

Il secondo vino proposto in degustazione è prodotto dall’azienda Bulgarini, situata nel suggestivo borgo medievale di Pozzolengo, un luogo ricco di storia e tradizione, dove la cantina è custode di una lunga arte vinicola, che si tramanda da generazioni, e infonde carattere e autenticità ai suoi vini. Pesca gialla matura, ananas, pompelmo rosa, impreziosita da salvia e timo, delineano un profilo olfattivo generoso e d’impatto. L’assaggio è fresco e sapido, di coerente linearità ed armonia.

Una tonalità più satura dei precedenti contraddistingue il terzo calice, il Lugana DOC  Scapuscià 2023 di Sguardi di Terra, un’azienda nata del 2015 dalla passione di un interior designer che, nelle terre uniche di Lonato del Garda, coltiva in biologico i propri vigneti di turbiana. Il vino che se ne ottiene prende il nome dalla parola “inciampo” in dialetto locale e profuma di agrumi, mela verde, pesca e fiori bianchi. Al palato si presenta con verve fresco-sapida e con un ottimo equilibrio, che invita continuamente al riassaggio.

Seconda batteria

  • Franciacorta DOCG – Extra Brut – Millesimato 2020 – Romantica
  • Franciacorta DOCG – Extra Brut Riserva del Giglio Millesimato – 2015 – Vigna Dorata
  • Franciacorta DOCG – Dos Zero – 2013 – Bosio

Con la seconda batteria si torna sulle bollicine di Franciacorta. I Degustatori AIS Lombardia si esercitano così nell’assaggio e valutazione degli spumanti franciacortini, che hanno sostato a lungo sui lieviti.

Il primo campione ci porta a Passirano, dove su suoli di origine morenica, Romantica, un’azienda vitivinicola di proprietà della storica famiglia Avanzi - famosi vitivinicoltori gardesani - conduce 10 ettari: 9 di Chardonnay e uno di Pinot Nero. Il loro Franciacorta DOCG Extra-Brut Millesimato 2020 nasce da un assemblaggio di chardonnay al 95% e pinot nero al 5% ed affina sui lieviti per 30 mesi.  Al naso è intenso e di grande finezza: presenta sentori floreali tipici di acacia e leggere note di frutta a guscio, come la nocciola. Uno spumante nel complesso di buona fattura che viene valutato con un punteggio di “Distinto”.

Il secondo campione, il Franciacorta DOCG Extra Brut Riserva del Giglio Millesimato 2015 di Vigna Dorata, è stato premiato sulla Guida Vitae 2025 con il riconoscimento delle Quattro Viti. Espressivo e di grande equilibrio, profuma di fiori d’arancio, acacia, ananas, pesca bianca, vaniglia e prodotti di pasticceria, e si mostra raffinato ed armonico al gusto.

Chiude la batteria il Franciacorta DOCG Dosaggio Zero 2013 della cantina Bosio, composto per il 50% da Chardonnay e per il restante 50% da Pinot Noir. Si tratta del campione più apprezzato dalla platea. Anch’esso vincitore delle Quattro Viti sulla Guida Vitae 2025, si imprime al naso con note di fiori di tiglio, albicocca matura, erbe di campo e nocciola tostata e, nonostante il millesimo lontano nel tempo, mostra ancora un’intatta e corroborante freschezza, sostenuta da spiccata sapidità.

Terza batteria

  • Oltrepò Pavese DOCG – Pinot Nero Cruasè – [s.a.] – Pietro Torti
  • Oltrepò Pavese DOCG – Brut Rosé Pinot Nero Cruasé – 2020 – Rebollini
  • Franciacorta DOCG – Rosé – 2020 – Romantica

Le bollicine di pinot nero, prodotte in diversi areali della Lombardia, sono le protagoniste della terza batteria.

Il primo campione in degustazione nasce da un vigneto a Montecalvo Versiggia, a 360 metri sul livello del mare e affina per 36 mesi sui lieviti, conseguendo così un perlage finissimo e persistente. Nel calice ha un colore ramato e caratteristiche note floreali di rosa canina e di piccoli frutti rossi come ribes, fragolina e lampone. Il gusto è intenso, integro di frutto, di struttura piena, anche se con qualche tratto leggermente rustico.

Più complesso il bouquet del secondo Cruasé, contraddistinto da richiami di rosa, fragolina di bosco, lampone, crosta di pane, accanto a una certa “terrosità” e ad inattese suggestioni di caffè e liquirizia. Di buona corrispondenza gusto-olfattiva, come rimarcato da Artur Vaso, si fa apprezzare per l’invitante freschezza e la gustosa sapidità.

A concludere gli assaggi di questa batteria, il Franciacorta DOCG Rosé Millesimato 2020 di Romantica: uno spumante che ha suscitato qualche piccola discussione per la differenza di punteggio attribuito dai partecipanti, più generosi nella sua valutazione, rispetto alla commissione tecnica. Fragrante ed elegante al naso, con note di miele d’acacia, piccola pasticceria, mora, ribes e lampone, ha infatti grande struttura e persistenza. 

Quarta Batteria

  • Barbera d’Asti DOCG – 2022 – Podere dei Bricchi Astigiani
  • Barbera d’Asti DOCG – Bricco Preje – 2021 – Podere dei Bricchi Astigiani
  • Valtellina Superiore Sassella DOCG – 2021 – Colombo Sormani
  • Barbera d’Asti DOCG – Da Sul – 2017 – Lajolo Reginin

La quarta batteria ha un ritmo più rock ed è invece dedicata ai vini rossi, con tre campioni di Barbera d’Asti DOCG e un campione di Valtellina Superiore DOCG, proveniente dalla sottozona Sassella.

Si è trattato della batteria più difficile da valutare e al tempo stesso più controversa.

Il primo vino, il Barbera d’Asti DOCG 2022 di Podere dei Bricchi Astigiani ha mostrato fin da subito numerose imperfezioni, segno di una vinificazione certamente migliorabile, con a tratti, accenni di sentore di tappo o muffa, un’accentuata volatile, una certe disarmonia tra le componenti gustative che ne hanno chiaramente penalizzato il punteggio, al di sotto della soglia del “buono”.

Della stessa cantina, anche il secondo Barbera d’Asti DOCG: il Bricco Preje 2021. In questo caso i Degustatori Lombardi sono riusciti ad apprezzarne maggiormente il profilo olfattivo, più nitido e puro del precedente e caratterizzato da belle sfumature floreali, suggestioni di spezie dolci e piccoli frutti rossi. All’assaggio è un vino dall’acidità pronunciata e dalla buona struttura.

Si passa quindi ad un campione di Valtellina Superiore Sassella DOCG, prodotto dalla cantina Colombo Sormani.  Affina per circa 12 mesi in botti di rovere (francese e di Slavonia) e si presenta con un manto rubino dai riflessi granati, un corredo olfattivo non particolarmente variegato, caratterizzato da profumi di tè nero, erbe aromatiche, e accenni leggermente terrosi. Al palato ha tannini setosi, buona acidità e un finale persistente e sapido. Anche in questo caso i giudizi sono stati discordanti.

Chiude la degustazione, il Barbera d’Asti Superiore DOCG Da Sul 2017 di Lajolo Reginin. L’azienda, a conduzione familiare, pratica agricoltura biologica nello spettacolare terroir tra Langhe e Monferrato e in vinificazione utilizza solo lieviti indigeni e lunghe fermentazioni spontanee. Il Da Sul, in dialetto piemontese “Da Solo”, è stato ottenuto senza avvalersi dell’apporto di enologi ed è, a detta del produttore, il vino più rappresentativo della cantina. Affina per sei mesi in tonneaux da 700 litri e mostra maggiore concentrazione, complessità olfattiva e generosità all’assaggio rispetto agli altri Barbera d’Asti proposti. Fresco, tannico, sapido, ha al tempo stesso un carattere schietto, immediato, rustico.

La giornata di approfondimento sulla tecnica della degustazione giunge così al termine. I Degustatori AIS della Lombardia hanno potuto riflettere anche sui vini non necessariamente meritevoli dell’eccellenza e che spesso sono i più difficili da valutare. La modalità di gestione della mattinata ha permesso loro di contenere, per quanto possibile, eventuali preferenze o pregiudizi personali, rispetto a determinate denominazioni ed è stata una sfidante, ma graditissima “palestra”.   

Ringraziamo tutti i produttori che hanno contribuito alla giornata coi loro vini, la squadra servizi di AIS di Brescia per la sapiente gestione delle temperature di servizio, Artur Vaso per la sua disponibilità e per il sempre costruttivo confronto didattico, l’azienda Barone Pizzini che ha ospitato l’evento, Luigi Bortolotti e Simone Bevilacqua per l’ottima organizzazione.