I degustatori di AIS Lombardia a confronto con il mercato insieme a Michèle Shah

Degustatori AIS Lombardia
25 febbraio 2020

I degustatori di AIS Lombardia a confronto con il mercato insieme a Michèle Shah

Nella sede di AIS Lecco la nota esperta e consulente ha degustato una selezione di vini dell'Alto Adige e delle Marche. Un confronto importante per conoscere tendenze e richieste del mercato, nonché gusto e sistema di valutazione al di fuori del mondo dei degustatori di AIS Lombardia

Sara Missaglia

Una selezione di vini dell’Alto Adige e delle Marche per approfondire territori, sfumature degustative e coerenza con l’ambiente pedoclimatico di provenienza, insieme ad un ospite d'eccezione: Michèle Shah. Sono stati gli ingredienti del ricco menu andato in scena sabato 15 febbraio, presso la sede di AIS Lecco, per i degustatori di AIS Lombardia. 

Alla guida dei degustatori il Presidente di AIS Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyou, la padrona di casa e delegata di AIS Lecco Rossella Ronzoni, gli instancabili Sebastiano Baldinu e Luigi Bortolotti, rispettivamente curatore della Guida Viniplus di Lombardia e responsabile del gruppo di degustatori della nostra regione. Importantissimi i contributi tecnici di Luisito Perazzo, Artur Vaso e Andrea Montini.

Michèle Shah e Luigi BortolottiConsulente di marketing, giornalista enologico e consulente nel comparto wine & food, in particolare per l'export, Michele Shah è esperta nella selezione di acquirenti internazionali e organizza seminari per le più importanti manifestazioni fieristiche, ha una profonda conoscenza dei vini italiani e del nostro mercato, e nel tempo ha sviluppato e affinato capacità degustative di alto livello. Una professionista che rappresenta un punto di contatto tra la degustazione/valutazione tecnica dei vini e il consumatore finale, assumendo le vesti di una sorta di cartina di tornasole che vede nella comunicazione del vino un vero e proprio strumento di cultura. Un confronto importante, anche per conoscere tendenze, richieste, mode e sviluppi del mercato, e per meglio comprendere anche il gusto e il sistema di valutazione al di fuori del mondo dei degustatori AIS Lombardia. 

Per scaldare i palati il campione numero zero aveva le qualità organolettiche di un pinot bianco del Friuli, seguito da quattro luminosi e agilissimi pinot bianco dell’Alto Adige: una batteria entusiasmante, con punteggi di fascia alta. Livello qualitativo decisamente elevato anche per i cinque calici di verdicchio del Castello di Jesi, con sensazioni ricche e intense, di grande lunghezza, e tensione al palato sempre accompagnata da eleganza e slancio. A seguire due batterie sempre di cinque vini ciascuna: pinot nero dell’Alto Adige e Rosso Conero, con montepulciano e sangiovese in uvaggio. Realtà ed espressioni molto interessanti, che hanno trovato piena conferma nei punteggi assegnati da esperti e degustatori in sessione di training. 

Formativa e stimolante la modalità di valutazione e di assegnazione del punteggio sui singoli vini da parte di Michèle Shah, che non sempre si è trovata in linea con il rating attribuito dal parterre di “campioni” e dalla platea di degustatori: disallineamenti sempre motivati e raccontati, che in taluni casi hanno premiato calici su cui i sommelier di Lombardia avevano espresso un giudizio più contenuto.

Il driver più interessante in ottica di valutazione è quello legato alla bevibilità e al corretto bilanciamento tra avvolgenza e freschezza: il mercato, ha raccontato Michèle, sembra sempre più attento a una beva rinfrescante e diretta, autentica, immediata. Vini sempre più friendly, in cui la generosità al palato deve essere con-fusa con la piacevolezza di beva. 

Ascoltando si impara, grazie Michèle per essere stata con noi.